4 Hoods 1 – Il Castello di Ghiaccio | Recensione

Pubblicato il 8 Marzo 2018 alle 10:00

Inizia ufficialmente l’era dell’eroismo, della magia e dell’avventura!

Sergio Bonelli Editore, in seno a quel profondo clima di rinnovamento che la sta attraversando ormai da qualche tempo, si sta evidentemente muovendo secondo due coordinate precise e diametralmente opposte. Da un lato produzioni indirizzate ad un pubblico adulto non solo nei contenuti ma anche nella forma – con una maggiore presenza in libreria e fumetteria con cartonati e volumi – dall’altra con una serie di iniziative volte a coinvolgere i lettori più giovani con titoli che in ambiente anglosassone sono definiti all-ages cioè pensati per un pubblico giovane ma capaci di attirare l’attenzione anche dei più grandi se non degli stessi adulti.

Fra le proposte di questa nuova linea editoriale spicca senz’altro 4 Hoods di cui avevamo già avuto un assaggio lo scorso autunno con un numero zero uscito in concomitanza con Lucca Comics & Games 2017 – la nostra recensione qui – che aveva sorpreso per la sua freschezza e per la sua immediatezza tuffando il lettore subito nell’azione e nell’umorismo dei quattro protagonisti rigorosamente incappucciati.

E questo primo numero, intitolato Il Castello di Ghiaccio, riprende esattamente da loro, dai 4 Hoods – Verde, l’arciere stratega, Viola, ladro e assassino, Rosso, la maga e incantatrice e il guerriero e distruttore Barba – ai quali viene assegnata dal Grande Avventuriero, capo del Club dell’Avventura, una importante missione: salvare la Principessa Coraggio caduta prigioniera sul Monte Piccone di un gigante di ghiaccio.

Il party accetta senza indugio la missione ma prima di giungere sul Monte Piccone dovrà affrontare un’orda di orchi e poi scoprire il fato – tutt’altro triste – della Principessa che è sana e salva in quanto custode di un segreto che il gigante deve necessariamente preservare.

La formula vincente adottata nel numero zero a base di azione e umorismo viene ripetuta con successo anche in questo numero uno che però beneficia di una maggior costruzione con la quest dei personaggi che viene introdotta dal Grande Avventuriero ed i 4 Hoods che fanno il loro ingresso sulla scena in maniera esplosiva. Sempre rispetto al numero zero c’è una maggiore interazione fra i 4 protagonisti e i personaggi secondari introdotti – il Grande Avventuriero, la Prima Avventuriera d’Acciaio e soprattutto la Principessa Coraggio vera show stealer dell’albo – il plot si fa così un po’ più sciolto, più “classicamente narrativo” e meno strutturato come il livello di un videogame senza però rinunciare né all’umorismo – le continue punzecchiature fra i 4 eroi e il non-sense di Barba non stancano mai – né all’azione sempre sopra le righe con le ottime “coreografie” che si concentrano nell’evidenziare la spettacolarità delle gesta di ogni singolo Hood.

E’ una storia pensata per i più piccoli ma è impossibile non notare i doppi sensi, i giochi di parole ed i rimandi ai lettori più grandicelli – la citazione di Mad Max: Fury Road è davvero una chicca – in una amalgama che in 64 pagine ci fa vivere una avventura senza pensieri ma non priva di profondità.

Federico Rossi Edrighi infatti inizia a disseminare preziosi indizi sul futuro della serie che vivrà sì di avventure “autoconclusive” ma pare voler anche volersi strutturare con una trama a lungo respiro dando così profondità alla serie e attirando sia i lettori più esperti e grandicelli che quelli più giovani che saranno incuriositi e vorranno “tornare” il mese prossimo per saperne di più.

Dal punto di vista grafico a farla da padrone è la stilizzazione accattivante di Riccardo Torti smorzato solo dal tratto spigoloso di Federico Rossi Edrighi con le sequenze flashback con protagonista la Principessa. Come sempre brillanti i colori di Annalisa Leoni, Gabriele Bagnoli, Federico Rossi Edrighi che donano vitalità agli ambienti e alle creature. Curatissimo il lettering di Marina Sanfelice, completa l’albo l’evocativa copertina di Cristiano Spadoni & Roberto Recchioni che sembra quasi sfondare la quarta parete per invitare il lettore all’avventura!

4 Hoods 1 – Il Castello di Ghiaccio mantiene le promesse generate dal numero zero di qualche mese fa: parlare ad un pubblico vastissimo partendo dai più giovani anteponendo l’immediatezza e la freschezza alla eccessiva spesso eccessiva auto-referenzialità di una certa parte dell’intrattenimento moderno.

Assolutamente strepitosa la cura editoriale: l’albo, oltre l’eccellente cura carto-tecnica, è da segnalarsi per gli ottimi editoriali in cui gli autori introducono il mondo del fantasy ai lettori più giovani con consigli su letture, film e giochi. In regalo inoltre con questo numero 1 c’è anche un bellissimo poster e, immancabile per ogni saga fantasy che si rispetti, la mappa del mondo dove i 4 Hoods vivono le loro avventure… che dire se non: alla pugna!

Da segnalare la riproposizione in coda all’albo di Tunnel & Troll la storia apparsa proprio sul numero zero!

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