Intervista a Il Signor Distruggere

Pubblicato il 24 Marzo 2018 alle 17:00

Qualche domanda al blogger che ha sdoganato il fenomeno delle “mammine pancine”, Vincenzo Maisto alias Il Signor Distruggere.

Un fenomeno del web, che ha portato a galla dai meandri più oscuri dei gruppi segreti presenti su Facebook donne dalle tradizioni e dai costumi alquanto differenti dai nostri. Si divulgano misteriose ricette di fluidi d’amore, collane per la fertilità a forma di assorbente e racconti di momenti “hot” (o almeno li definiscono tali quei racconti dove l’innocente “fiorella” della donna viene posseduta dal marito). Vincenzo Maisto, in arte Signor Distruggere, ha scoperto e portato a galla questi lati oscuri di un mondo che viviamo costantemente ogni giorno e del quale, fortunatamente, siamo solo osservatori e non protagonisti.

Il suo successo è dovuto alla sua pagina Facebook, tramite la quale condivide episodi molto particolari trovati nei meandri oscuri del web, e al suo blog, all’interno del quale sono presenti varie saghe, dalle “Mamme vegane contro l’invidia” (di cui lo scorso anno è uscito un e-book) alle mamme che trattano le bambole reborn come se fossero veri neonati.

Abbiamo avuto occasione di porre qualche domanda a Maisto, in occasione dell’uscita del suo libro Le pancine d’amore, uscito il 6 marzo per Rizzoli.

MF: Grazie mille per la disponibilità! Nel tuo blog e sulla tua pagina Facebook, i cossidetti “soggetti trattati” sono svariati e diversi tra di loro. Tra tutti i personaggi che hai condiviso finora, quale ti è rimasto particolarmente nel cuore?

VM: Tra i miei preferiti c’è sicuramente la signora Ornella, che, con la saga Timidamente Amore, ci sta appassionando da mesi. La storia è partita da un suo racconto hot, dove ci narra di un suo fugace incontro di passione con il marito, dopo del quale lei corre in bagno in ciabatte per togliere le tracce del “mielino” dal non-si-sa-bene-cosa. Anche perché usa solo metafore floreali, quindi il suo racconto diventa di difficile interpretazione.

MF: Invece, qual è stato l’episodio più assurdo o surreale che hai ricondiviso con gli utenti della tua pagina, Il Signor Distruggere?

VM: Indubbiamente l’episodio del gatto omosessualizzante. La narrazione è davvero assurda: quando la signora si accorse che il proprio gatto maschio dava i bacini a suo figlio, maschio anch’egli, per evitare che il gatto facesse diventare gay suo figlio, propose di trasferire il gatto a casa della sorella. Le più tristi, invece, sono quelle dove le donne si sentono schiave del proprio marito e gli devono mandare la posizione GPS tramite Whatsapp, per giustificare i loro spostamenti, dato che, a quanto pare, si considerano una proprietà del loro uomo.

MF: Quali altri figure sociali hai trovato in giro che ti hanno incuriosito e di cui non hai ancora parlato?

VM: Ci sono altre cose di cui sto facendo ricerca. Il primo tema che affronterò riguarderà gli uomini, poi vedremo come si evolverà il blog.

MF: Durante le tue apparizioni pubbliche, hai mai incontrato qualche “mamma pancina” che ti ha insultato dal vivo?

VM: No. Ma una volta, al Salone del Libro di Torino, una signora chiese di me allo stand. Io non c’ero (fortunatamente!) perché venne fuori una scena surreale: lei chiese il mio numero alla mia editrice, Susanna della Ekos edizioni. Lei ovviamente non glielo diede e la signora, di tutta risposta, le lanciò un libro addosso. Questo tipo di “fan al contrario” ancora non le ho incontrate in prima persona.

MF: Che cambi di registro dovremo aspettarci nelle prossime settimane?

VM: In realtà ci sono già stati dei grossi cambi, soprattutto per quanto riguarda le fonti. Rispetto ai classici screenshot pubblicati in passato, stavolta il post stesso sarà condiviso direttamente dalla fonte, in maniera da renderlo sempre verificabile. Gli utenti possono cliccare direttamente sul post e leggerlo sulla pagina o sul gruppo originale.

MF: Per quanto riguarda prodotti editoriali?

VM: Il 6 marzo è uscito il libro per Rizzoli, Le pancine d’amore. Subito dopo, è iniziato il tour di presentazione del libro e le prime tappe sono state Salerno, Roma, Milano e Urbino, ma in seguito ci saranno altre date in Italia (e anche fuori) fino a giugno.

MF: A quali autori si ispira il tuo stile di scrittura?

VM: Mi diverte molto lo stile ironico di Vincenzo De Luca, il presidente della Regione Campania. Lo stile è praticamente comico, nonostante lui sia un politico serio. Poi altre ispirazioni arrivano da Twitter: controllo determinati argomenti e vedo come sono discussi dagli altri utenti (se sono tabù o meno, se ci si può giocare senza che venga male interpretato).

MF: Invece lo stile del tuo e-book, Mamme vegane contro l’invidia, è stato creato ad hoc oppure hai semplicemente seguito la scia degli eventi?

VM: Quello nasce principalmente dal mio blog. In realta, gli avvenimenti avvennero nell’arco di pochi giorni, durante la primavera del 2016. Decisi di “distribuirli” a puntate, per appassionare chi mi seguiva all’epoca (mi seguivano molte meno persone rispetto a ora). Mamme vegane aveva preso una piega più letteraria, infatti solo successivamente decisi di farne un e-book. Non escludo la possibilità di pubblicarlo anche in cartaceo, in futuro sicuramente non prossimo.

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