The Looming Tower: la serie pre-11 settembre di Hulu e Amazon | Recensione in anteprima
Pubblicato il 20 Febbraio 2018 alle 11:30
Abbiamo visto per voi in anteprima i primi due episodi del telefilm prodotto da Legendary TV in arrivo il 28 febbraio negli Usa e il 9 marzo in Italia.
Film, telefilm e documentari si sono spesso preoccupati di raccontare le tragiche ore di una data che è entrata – purtroppo – nella storia: 11 settembre 2001, con l’attentato alle Torri Gemelle di New York. Oppure delle conseguenze con tutti i vari prodotti etichettati come “post 11 settembre”. Che succederebbe se invece si volesse indagare sui mesi antecedenti quella fatidica data sul calendario e cercare di capire come si sia arrivati a quel triste epilogo? O ancor meglio, se lo stesso poteva essere evitato? E’ ciò che è balenato nella testa prima del Premio Pulitzer Lawrence Wright e poi nella Legendary TV che ha deciso di trasporne The Looming Tower una miniserie in 10 episodi in arrivo il 28 febbraio negli Usa su HULU e il 9 marzo in Italia su Amazon Prime Video con una puntata a settimana.
Sapientemente adattamento di Dan Futterman (Foxcatcher, Capote), nominato a un premio Oscar, la miniserie vede nel proprio cast anche Bill Camp, Michael Stuhlbarg, Virginia Kull, Sullivan Jones, Wrenn Schmidt e Alec Baldwin.
I primi due episodi gettano molto bene le basi per far capire ciò che questa miniserie è (un punto di vista nuovo e accattivante su una storia, bisogna dirlo, oramai trita e ritrita) e ciò che cerca di non essere (retorica e già vista).
Il Premio Emmy Jeff Daniels giganteggia e gigioneggia in un ruolo à là Will McAvoy ma meno donchisciottesco. The Looming Tower ha lo stesso impegno “etico” di The Newsroom ma meno ingenuità e carattere utopistico nel raccontare la propria storia. Eppure possiede un non so che di “romantico”. Molto interessante è mettere al centro della vicenda lo scontrarsi continuo fra l’FBI e la CIA con i rispettivi segreti che di solito la fanno da padrone e qui invece divengono l’ostacolo da sorpassare e, addirittura, la possibile causa che ha aver portato inavvertitamente all’11 settembre e alla guerra in Iraq. Gli stessi segreti rappresentati dalle emblematiche molteplici “vite” vissute dal personaggio di Daniels.
La storia della crescente minaccia di Osama Bin Laden e Al-Qaeda, condita di video di repertorio, non dà l’aspetto di un documentario nonostante i precedenti del Premio Oscar Alex Gibney (Going Clear: Scientology and The Prison of Belief, Taxi to the Dark Side, We Steal Secrets: The Story of Wikileaks) anzi l’assetto internazionale da spy drama rende il ritmo e la fotografia molto dinamici: si passa da un lato all’altro del globo senza tanti complimenti, tenendo alta l’attenzione dello spettatore e facendo crescere in lui la curiosità di conoscere quali siano i molteplici eventi che hanno portato all’11 settembre. Proprio come nella prima stagione di Homeland ci si chiedeva disperatamente se il personaggio di Brody fosse o meno passato “dall’altra parte”.
Una visione sempre americana quella di The Looming Tower ma che cerca di “guardare oltre”. Una visione controversa per una serie ricca di punti di vista e di sfaccettature. Come quello del giovane agente nonché uno dei pochi traduttori dall’arabo alla fine degli anni ’90 interpretato da Tahar Rahim oppure quello del cocciuto e combattuto personaggio di Peter Sarsgaard.
Ora resta da chiedersi cosa ha in serbo il telefilm nei rimanenti 8 episodi e quale quadro riuscirà a dipingere alla fine dell’intricata tela. Noi saremo lì a guardare.