Lucifer Vol. 3 – Sangue sulle Strade | Recensione

Pubblicato il 18 Febbraio 2018 alle 10:00

Si concludono le drammatiche vicende di Lucifero! Cosa succederà quando la Stella del Mattino si scontrerà con suo padre? Ce lo rivelano Holly Black e Richard Kadrey nell’ultimo straordinario capitolo della nuova serie dedicata al personaggio creato da Neil Gaiman!

Quando Neil Gaiman scrisse le vicende di Sandman, ebbe modo di creare un vasto pantheon di personaggi che nel corso degli anni avrebbero fatto la fortuna della Vertigo. Tra essi ci fu Lucifero, l’angelo ribelle che regnava all’inferno e che in seguito, dopo aver abbandonato il mondo dei dannati, divenne protagonista di una serie acclamata almeno quanto quella del Dio dei Sogni Morfeo.

L’autore fu l’inglese Mike Carey che dopo essersi collegato, almeno in principio, alle vicende narrate da Gaiman, percorse personali strade narrative che fecero di Lucifer una delle collane di punta della divisione editoriale adulta della DC. Anche lui, comunque, ideò numerosi character e si concentrò sul dissidio tra l’angelo caduto e Dio. La serie giunse poi alla sua conclusione in maniera spiazzante. Dopo un intenso e profondo colloquio con suo padre, infatti, Lucifero abbandonava l’universo, nonché il mondo che lui stesso aveva creato.

Di recente, però, è stata varata una nuova serie che con questo terzo volume giunge ora a conclusione. La prima story-line del comic-book è stata affidata alla scrittrice fantasy Holly Black, molto nota per la trilogia Fate delle Tenebre, che non ha fatto certo rimpiangere Carey. L’autrice ha anzi dimostrato di conoscere benissimo le psicologie dei protagonisti e l’universo narrativo immaginato dallo sceneggiatore inglese. All’inizio della sua gestione, si scopre che Lucifero è tornato nel nostro mondo e gestisce un locale, l’Ex Lux, frequentato da angeli, creature magiche e gente dedita all’occulto.

Ma anche Dio, che in precedenza aveva lasciato il Paradiso, è riapparso e questo evento ha dato vita a una serie di complesse macchinazioni che coinvolgono l’inferno, gestito da Mazikeen, ex amante di Lucifero, ed entità provenienti da varie dimensioni. Tra queste spiccano la spietata Izanami, che ha parecchi motivi di rancore nei confronti della Stella del Mattino, e Takehiko, figlio suo e di Lucifero. Holly Black ha utilizzato creazioni di Carey e altre di sua invenzione, costruendo un intrigante mosaico narrativo ricco di sottotrame.

In questo volume che include i nn. 13-19 della testata originale tutti i nodi vengono al pettine. La Black, però, si ferma al n. 13 per cedere il posto al provocatorio Richard Kadrey, romanziere coinvolto nel movimento cyberpunk e occasionalmente autore di fumetti, al quale spetta l’ingrato compito di chiudere in maniera pressoché definitiva la storia di Lucifero. Ci riesce egregiamente, dimostrando, come nel caso di Holly Black, di avere un’ottima conoscenza del personaggio e dei suoi comprimari.

Dio è dunque tornato ma non c’è nulla di celestiale e benefico in lui. Sembra che gli sia accaduto qualcosa di terribile e forse è contaminato da energia malefica. In ogni caso, la sua presenza rappresenta un pericolo per l’intera esistenza e Lucifero intende sconfiggerlo una volta per tutte. Non sarà facile, considerando che Izanami ha architettato un piano infido ai suoi danni e la fidata Mazikeen, d’altro canto, avrà molti problemi da risolvere e non è detto che sarà propensa ad aiutarlo.

Ma un essere amorale e calcolatore come Lucifero potrà mai essere preso in contropiede? Kadrey ci fornisce la risposta, mixando horror, thriller e fantasy in modo convincente, e scrivendo testi e dialoghi profondi e riflessivi, non privi di sarcasmo e ironia. Gioca con angeli, demoni, ragazzine dai poteri magici, e introduce una detective dell’occulto, Arabelle Crane, che avrà un ruolo importante nella trama. Seguendo l’esempio di Carey e della Black, descrive un mondo popolato da esseri moralmente ambigui che non possono essere inseriti nelle classiche definizioni di buono e cattivo. E’ senz’altro questo l’aspetto più interessante di Lucifer.

Un episodio è illustrato dal bravissimo Marco Rudy, artista dal tratto pittorico che si concede lay-out suggestivi, e dall’ottimo Ben Templesmith, dotato di uno stile contorto, adatto ai toni horror della serie. I restanti capitoli sono invece disegnati da Lee Garbett. Le sue matite sono oscure, ombrose, sporche, e altamente espressive. Garbett sa caratterizzare ogni personaggio, è abile nelle sequenze più tranquille e riflessive e forse meno entusiasmante in quelle d’azione. Ma il suo lavoro, nel complesso, è di qualità.

In definitiva, la nuova serie di Lucifero va annoverata tra le migliori della recente produzione Vertigo.

 

 

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