Io Sono Pantera Nera | Recensione
Pubblicato il 15 Febbraio 2018 alle 17:00
Arriva un mastodontico volume dedicato al primo supereroe nero della storia dei comics: la Pantera Nera! Scoprite o riscoprite i più importanti momenti della sua vita editoriale, narrati dai più grandi maestri del fumetto americano!
La Pantera Nera è un personaggio fondamentale non solo della Marvel ma del fumetto statunitense in generale. E’ stato infatti il primo supereroe nero, creato dagli immortali Stan Lee e Jack Kirby in uno storico episodio di Fantastic Four. Non si trattò di un fatto scontato. Per molto tempo nei comic-book a stelle e strisce fu infatti impossibile vedere un personaggio di colore, poiché gli editori temevano che la loro presenza potesse offendere i lettori bianchi. Già in un episodio di Avengers, incentrato sullo scontro tra i Vendicatori e il gruppo razzista dei Figli del Serpente, era apparso un nero, suscitando le ire di molti.
Lee e Kiirby decisero di sfidare i pregiudizi e idearono T’Challa, re del regno africano Wakanda, caratterizzato da un livello tecnologico elevatissimo e nello stesso tempo dal rispetto delle tradizioni ancestrali. Panini Comics propone ora un volume che include le storie più significative del personaggio. Si apre ovviamente con i nn. 52/53 di Fantastic Four che segnano l’esordio di Pantera Nera. A tanti anni di distanza, la storia rimane coinvolgente ed emozionante, impreziosita dai testi ridondanti ma efficaci del Sorridente e dai disegni del leggendario Kirby. In questi episodi ci sono già gli elementi tipici di T’Challa, il coraggio, il carisma da leader e l’attaccamento al suo regno, evidenti nella sua lotta contro colui che diventerà il suo arcinemico, il terribile Klaw.
Roy Thomas e Sal Buscema riprendono il tema delle origini di Pantera nel n. 87 di Avengers. Qui Roy approfondisce i motivi dell’odio esistente tra T’Challa e Klaw, ponendo il re del Wakanda al centro della narrazione, con i Vendicatori sullo sfondo. La storia è godibile sia per i testi di Thomas sia per il tratto stilizzato e fluido del bravo Sal Buscema. Si procede poi con il n. 6 di Jungle Action, la migliore tra le serie dedicate alla Pantera. Ai testi c’è il bravissimo Don McGregor che usò il personaggio come pretesto per affrontare tematiche sociopolitiche e adulte e scrisse testi lirici e profondi che anticiparono, a detta di molti, la prosa ricercata di Alan Moore.
In questa avventura Pantera deve vedersela con lo spaventoso Killmonger, uno dei criminali più inquietanti mai apparsi in un albo Marvel, visualizzato dal bravo Rich Buckler. C’è poi il n. 1 di Black Panther, comic-book scritto e disegnato da Jack Kirby che purtroppo ignorò la profondità dell’opera di McGregor e propose storie dai classici toni supereroici, un po’ ingenue, sebbene piacevoli. In questo albo, T’Challa si scontra con un alieno e deve vedersela pure con le macchinazioni dell’infida Principessa Zanda. Si tratta comunque di un buon esempio di scrittura e arte kirbyana.
Il n. 100 di Marvel Team-Up presenta invece una breve storia scritta dal magico duo di Uncanny X-Men, Chris Claremont e John Byrne. Non è trascurabile poiché ha come co-protagonista l’affascinante Tempesta, destinata a diventare la consorte ufficiale del Re del Wakanda. E’, anzi, questo episodio a creare le premesse della storia d’amore tra i due eroi e va tenuta d’occhio per i testi riflessivi di Claremont e gli splendidi, plastici disegni di Byrne.
Ci sono poi alcuni estratti dalla serie di Pantera Nera del 1998, uscita per la divisione Marvel Knights. Il primo numero è scritto da Christopher Priest che propone un T’Challa più estremo e aggressivo del solito, inserito in contesti narrativi inusuali che implicano la presenza del demoniaco Mefisto. I disegni spettacolari di Mark Texeira fanno poi la differenza. I nn. 57/58 sono invece scritti da J. Torres e illustrati da Ryan Bodenhaim e sono più convenzionali.
Si passa poi al n. 18 della serie uscita nel 2005. Reginald Hudlin, coadiuvato dagli ottimi Scot Eaton e Kaare Andrews, presentano il matrimonio di Pantera Nera e Tempesta. L’episodio ha più che altro un’importanza storica ma è valido. I nn. 39/41, firmati dall’ottimo Jason Aaron e abbelliti dallo stile nervoso di Jefte Palo rientrano nell’ambito della saga Secret Invasion e riguardano Pantera e Tempesta alle prese con i mutaforma Skrull.
Il n. 3 di A + X, sempre scritto da Aaron e disegnato dall’incisivo Pasqual Ferry, propone una bella storia di Pantera e Tempesta impegnati a sventare uno dei piani dell’A.I.M. E il libro si conclude con il n. 1 dell’attuale, acclamata serie di T’Challa firmata dal romanziere e attivista Ta-Nehisi Coates. L’autore si concentra sulle tematiche politiche già affrontate da McGregor e narra di una ribellione avvenuta nel regno di Wakanda. I testi sono profondi e il tratto essenziale di Brian Steelfreeze rende giustizia allo script.
In definitiva, il volume è imperdibile per i fan di Pantera Nera ma rappresenta anche un buon inizio per coloro che ancora non lo conoscono. Leggendolo, avrete l’opportunità di scoprire un eroe di grande fascino e di comprendere la sua evoluzione nel corso dei decenni. Da provare.