Shade La Ragazza Cangiante Vol. 1 | Recensione
Pubblicato il 7 Febbraio 2018 alle 17:30
Un’aliena arriva sulla Terra e sceglie un corpo che appartiene ad una persona la cui vita non è proprio facile da gestire…
Loma Shade è una aliena Avian del pianeta Meta che ha abbandonato gli studi universitari. È inoltre ossessionata dal poeta Rac Shade, noto per il suo soggiorno sulla Terra e i suoi trascorsi con la Follia, e dalla serie televisiva terrestre Vita con Honey, che ha per protagonista una giovane sposa, Honey, che vive a Los Alamos, New Mexico, con suo marito che fa il fisico nucleare. Lo show è noto anche su Meta perché il suo segnale ha viaggiato nello spazio, come molti altri show. Per questo motivo, il pianeta Terra è stato di moda su Meta, ma Loma Shade è rimasta fissata con la Terra anche molto dopo che la moda era passata.
In un incontro fortuito con il mantello della follia, Loma è riuscita a ottenere un passaggio verso la Terra, dove sta attualmente possedendo una ragazza umana, Megan Boyer, di sedici anni, odiata da tutti coloro che la conoscevano, compresi i suoi genitori. Impreparata per il suo viaggio sulla Terra, sta facendo esperienza delle conseguenze di una vita che non ha vissuto e al contempo fa i conti con la crescente influenza della follia che l’ha portata lì.
Shade La Ragazza Cangiante è un titolo del 2016 che fa parte della DC Young Animal, una etichetta nata in collaborazione con Gerard Way, musicista e autore di fumetti noto per The Umbrella Academy. Il nome richiama l’originale Shade, creato da Steve Ditko nel 1977, il cui vero nome è Rac Shade (ovvero il poeta ammirato dalla nostra protagonista).
In questo primo volume tutta l’attenzione è rivolta alla nostra Loma Shade, alle sue difficoltà ad inserirsi in un ambiente diverso; come se questo non fosse sufficiente, l’ambiente è anche ostile nei suoi confronti in quanto la ragazza di cui prende il corpo era una vera bulla non solo nei confronti dei compagni di classe, ma anche nei confronti dei genitori, che infatti hanno un atteggiamento distaccato e timoroso nei confronti della figlia. Il primo volume è dunque il viaggio di Loma per inserirsi nella sua nuova vita e capire come fare per instaurare nuovi rapporti con chi la circonda su nuove basi. Per ora i personaggi secondari sono solo abbozzati, anche se comunque già delineati nella loro essenza e, tuttavia, essenziali per il cammino di crescita della protagonista.
Certo l’opera non è originale in quanto a tematiche di base, mischiando un certo filone teen drama e il solito alieno che arriva nel nostro mondo, si mischia tra noi, ma non capisce come funzioni la società terrestre. Tuttavia non si disdegna di inserire una parte di giallo in una vicenda del passato. Insomma, Cecil Castellucci dimostra una grande abilità nel mischiare i generi, condendoli con una ricca dose di ironia; il tutto a favore della storia, che ha un buon ritmo e tiene incollato il lettore, aiutato anche dall’impostazione delle pagine che spesso si dividono in tre fasce, che permettono al lettore di non perdersi in un fumetto che spazia dalla Terra allo spazio, dalla realtà alla pazzia, in un miscuglio di surrealismo e dramma.
Surrealismo perfettamente portato su tavola da Marley Zircone che fonde realtà e fantasia, distorcendo il tutto e inserendo elementi soprannaturali nella vita quotidiana degli abitanti di una piccola cittadina americana. Particolarmente apprezzabile il charadesign dei personaggi frutto della pazzia.
Una nota di merito alla colorista Kelly Fitzpatrick per la scelta dei colori che valorizzano la già buona prova della Zarcone.
L’edizione italiana RW-Lion oltre alle immagini delle cover e delle variant contiene anche alcune storie brevi di cui sinceramente, per la maggior parte, non si sentiva la necessità, non aggiungendo nulla alla validità del volume. Come extra anche le schede dei personaggi e alcuni disegni preparatori di Marley Zarcone.