I 9 Anime di cui non vedremo mai il finale
Pubblicato il 20 Febbraio 2018 alle 12:00
Un minuto di silenzio… rivolgiamo un pensiero a tutti quegli anime che abbiamo amato e che, purtroppo, non avranno mai una fine.
Chi ha detto per la prima volta che tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine si sbagliava. O, meglio, una fine è presente ma non è affatto quella che dovrebbe avere. Un’accoglienza scarsa, un autore lento nel suo lavoro, petizioni dei genitori o semplici decisioni dettate dal budget, i motivi che possono portare un anime, anche di successo, a finire sono tantissimi.
Qualunque sia la motivazione il risultato è il medesimo: lacrime amare da parte di tutti i fan. Per questo oggi rivolgiamo un pensiero a tutti quegli anime che abbiamo amato e di cui, purtroppo, non sarà mai trasmessa la fine originale.
Quel surrogato di episodio deciso a tavolino dai produttori degli studi di animazione non può soddisfare del tutto. Il pensiero e i desideri degli autori originali della serie erano ben altri.
9 – Gantz
Toni molto dark e nudismo abbondante per un anime che sa come catturare il pubblico. I 26 episodi di cui si compone la prima serie trattano solo una parte della storia, al momento dell’uscita il manga era ben lontano dalla conclusione.
Le uscite irregolari dei capitoli hanno portato i produttori a realizzare un arco finale che non segue l’opera originale. Nonostante siano passati tanti anni dalla fine di Gantz un nuovo adattamento anime non è stato ancora annunciato. Forse le scene eccessivamente splatter spaventano anche le più innovative tra le case di produzione?
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8 – Rave Master
Prima del grande successo di Fairy Tail, l’autore Hiro Mashima lavorava a Rave Master. Per quanto le due serie abbiano molte cose in comune, a livello di storia e personaggi, il primo è stato un fiasco totale mentre il secondo cavalca ancora adesso l’onda.
L’adattamento anime di Rave Master, nonostante il manga vendesse discretamente, è stato cancellato dopo 51 episodi. A nulla sono servite le puntate di crossover con Fairy Tail.
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7 – Bobobo bo bo-bobo
Sembra impossibile eppure Bobobo è l’esempio eccellente di anime troppo stano persino per gli standard degli amici del Sol Levante. Le gag demenziali, il senso dell’umorismo più che stravagante e i combattimenti con i peli del naso sono veramente oltre.
Anche se l’anime, ha avuto una più che modesta accoglienza una petizione, nonostante alcune gag si siano perse a causa delle differenze culturali tra paesi orientali e occidentali, i genitori giapponesi non erano soddisfatti della serie. Una petizione ha fatto cancellare l’anime.
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6 – Ranma 1/2
Ranma 1/2 è uno degli anime di maggior successo nella storia dell’animazione. Un successo mondiale che ha, ovviamente, portato la serie di Rumiko Takahashi ad una lunga trasposizione anime. Purtroppo non sempre una storia troppo lunga è un bene.
La fine di Ranma 1/2 sembrava troppo lontana ecco perché lo studio di animazione, dopo oltre 100 episodi trasmessi, ha deciso di terminare la serie, nonostante il manga continuasse con regolarità le sue uscite. Una scelta coraggiosa ma forse non tra le migliore.
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5 – High school of the dead
High school of the dead ha fatto parlare a lungo di sé. Un anime che come pochi è riuscito a dividere pesantemente il pubblico. A livello grafico sia il manga che le animazioni avevano una buona qualità, ma per quanto riguarda la trama… beh il dibattito è aperto.
Purtroppo è ufficiale che nessuno potrà mai vedere la fine della serie poiché l’autore Daisuke Sato è scomparso prematuramente nel marzo 2017.
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4 – Berserk
Gatto di Schrodinger, non si può definire in altro modo la cometa Berserk. Anime che sa creare tanto scalpore quanta delusione. L’autore del manga da cui è tratta l’opera, Kentaro Miura, è definito uno dei 4 grandi imperatori della pausa.
Da anni il manga non ha un’uscita regolare e nonostante gli oltre 300 capitoli usciti la serie è ben lontana dalla conclusione. Come se non bastasse anche l’anime è agli sgoccioli per quanto riguarda scene da animare. Senza nuovo materiale un’altra serie è improbabile e nessuno sa quanto tempo potrebbe passare prima che la storia prosegua. Speriamo solo che la recente pubblicazione dei nuovi capitoli non sia solo un’illusione.
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3 – Shaman King
Finito prematuramente per volontà dell’autore, Shaman King ha chiuso i battenti perché, un bel giorno, il mangaka non era più contento di scrivere la storia; la sentiva non più sua, andava avanti solo per conformarsi ai desideri del suo pubblico.
Questa epifania gli ha fatto decidere di terminare poco prima della fine dell’ultimo arco narrativo la sua serie più importante. Nonostante gli ultimi capitoli del manga siano stati pubblicati lo stesso non è successo per l’anime che non ha portato sullo schermo l’intera saga.
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2 – Slam Dunk
Sia l’anime che il manga di Slam Dunk hanno quello che si può definire un finale, entrambe dei quali è possibile definire discutibile, ma il come terminare un’opera è a descrizione del solo autore. La serie animata di Slam Dunk non termina allo stesso modo del manga, bensì prima.
Lascia un finale aperto che non è come quello del manga, nonostante prima della vera fine mancasse poco. Un peccato senza pari.
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1 – Deadman wonderland
Capitolo dopo capitolo la trama di Deadman Wonderland si fa sempre più intrigante e, anche se ci sono punti in cui si hanno momenti di sbandamento, sa bene come tenere incollato il lettore alle pagine. La serie anime ha avuto la brillante idea di non seguire fedelmente l’opera originale. Alcuni importanti personaggi sono stati tolti e anche la trama ha lasciato diversi punti in sospeso, le ottime animazioni, soprattutto nei combattimenti, non sono bastate per salvare l’anime.
Dopo appena 12 puntate le speranze sono morte, facendo cadere nel dimenticatoio una storia che aveva tutte le carte in regola per coinvolgere e appassionare molti più fan. L’anime termina senza una fine vera e propria, si capisce benissimo che c’è molto altro da raccontare. Tuttavia a meno di un miracolo o di una casa di produzione lungimirante che decida di rifare tutto da capo, non ci sarà possibilità di vedere il resto di Deadman Wonderland.
Fonte: Goboiano