Elric Vol. 3 Il Lupo Bianco – Prima 18 | Recensione
Pubblicato il 30 Gennaio 2018 alle 17:00
Arriva il terzo volume di Elric scritto da Julien Blondel e Jean-Luc Cano! Cosa succede quando l’imperatore di Melniboné abbandona il suo regno? Di tutto, come scoprirete in questa proposta targata Mondadori Comics!
Michael Moorcock è uno dei nomi più importanti della narrativa fantasy contemporanea e il suo talento poliedrico si è espresso pure negli ambiti della science-fiction, del romanzo mainstream, della musica e, last but not least, dei fumetti. Il successo lo deve certamente all’acclamata saga di Elric di Melniboné, il suo personaggio più apprezzato e conosciuto. Partendo dalle convenzioni sword & sorcery, Moorcock scrisse una serie di romanzi più estremi, violenti ed eversivi di quelli di Robert E. Howard e altri autori.
L’albino Elric è un guerriero coraggioso e spietato ma non privo di malinconia, dettaglio che lo differenzia, per esempio, da Conan. Il rapporto instaurato con la spada Tempestosa, avida di sangue e di anime umane, è inoltre un elemento peculiare della narrazione. Il protagonista, infine, agisce in un universo vasto e complesso e a volte le storie sono ambientate in epoche e dimensioni differenti, pretesto che ha dato modo a Moorcock di giocare con svariate idee mutuate dalla filosofia, la fisica quantistica e l’esoterismo.
Elric non poteva non affascinare il mondo del fumetto e nel corso degli anni non sono mancate serie di comic-book su di lui. In tempi recenti la francese Glénat ha deciso di dedicargli una bella miniserie, affidandola agli sceneggiatori Julien Blondel e Jean-Luc Cano. I due autori hanno adattato in maniera personale la saga di Elric, rispettando l’attitudine eversiva e provocatoria di Moorcock e firmando un piccolo gioiello fantasy che piacerà agli estimatori del genere.
In seguito agli eventi raccontati nei due precedenti volumi, Elric ha abbandonato il suo regno e ora vaga tra i mondi facendosi chiamare Lupo Bianco. Ovviamente, la spada Tempestosa cerca sempre di spingerlo a uccidere, malgrado le sue resistenze, e ciò avviene quando l’eroe si imbatte in un gruppo di schiavisti. Dopo un’aspra battaglia, Elric salva un marinaio che era stato imprigionato e insieme a lui giunge in una città maestosa ed entra in contatto con una fascinosa principessa.
Quest’ultima gli chiede un favore. Intende recarsi in un luogo in cui si trova un passaggio dimensionale per poi attraversarlo e ricongiungersi con il suo amato. Benché Elric nutra qualche perplessità, l’accontenta e, come è facile intuire, il viaggio non sarà privo di pericoli. Blondel e Cano delineano una trama avvincente, dal ritmo serrato, basata su universi cupi e inquietanti, esseri demoniaci, draghi e tutto ciò che di solito ci si può aspettare da una storia fantasy.
Testi e dialoghi sono curati e dotati di un’eleganza introspettiva che ben si addice alla visione oscura e inquietante dell’immaginario di Moorcock. Anche i disegni sono di ottimo livello. Il volume è illustrato da Julien Telo e Robin Recht che optano per uno stile naturalistico e un lay-out inventivo. Si concedono inquadrature minuscole con i primi piani dei personaggi e altre di grandi dimensioni, dettagliatissime, che hanno il merito di evidenziare le ambientazioni intimidenti popolate da maghi e creature mostruose.
I colori foschi e crepuscolari di Jean Bastide e Luc Perdriset contribuiscono a rendere ulteriormente suggestivo l’aspetto grafico del volume. Il lettore ha la sensazione di venire catapultato in universi desolati e infernali, in pratica quelli scaturiti dalla fantasia sfrenata di Moorcock. Va tenuta d’occhio altresì la bella introduzione di Neil Gaiman, il deus ex machina di Sandman, che descrive e contestualizza la portata rivoluzionaria e innovativa della saga di Elric. Insomma, questa è una proposta editoriale imperdibile, specialmente per un fan del fantasy degno di questo nome.