The Post di Steven Spielberg – Anatomia di una Scena
Pubblicato il 2 Febbraio 2018 alle 14:30
In Anatomia di una Scena, vengono analizzate per voi le scene più emblematiche dei migliori film in uscita.
The Post
Regia: Steven Spielberg
Sceneggiatura: Liz Hannah, Josh Singer
Per un’ora e quaranta Steven Spielberg danza con gli spettatori seguendo le vicende personali dei protagonisti e flirta con il genere di riferimento – il thriller investigativo d’inchiesta – con fare elegante e persuasivo, senza mai essere diretto, come il più galante dei seduttori: il regista ci sta parlando di politica ed etica, di femminismo e libertà di espressione, libertà di stampa, di giornalismo … ma sotto sotto vuole enfatizzare la potenza comunicativa della sua arte, quella delle immagini cinematografiche, e appena la sceneggiatura glielo consente, nel momento esatto in cui bisogna passare dalle maniere galanti all’azione vera e propria, Spielberg sprigiona tutto l’amore di cui è capace e proietta la sua metafora: il climax cinematografico della sceneggiatura diventa puro godimento quando, finalmente, dopo tutto il sudore e la fatica, i giornali vengono mandati alle stampe, il corteggiamento sfocia nell’atto sessuale, l’eccitazione dell’attesa si trasforma in gioia fisica.
Le rotatorie sembrano enormi falli metallici, la carta dei giornali pellicola cinematografica sulla quale scorre tutta la potenza dell’atto. Climax narrativo associato a flusso di goduria.
La goduria è talmente esagerata che scuote ogni cosa: il seduttore e la sua amata sono in rotta di collisione e i loro corpi iniziano a vibrare. Dettaglio sulla lampadina che trema, come per un terremoto (come tremolava il bicchiere di Jurassic Park) …
… Ma non si tratta di un terremoto: è la forza sconvolgente del raggiungimento del proprio scopo, è la potenza del cinema che è in grado di sconquassare il mondo. Il personaggio di Bob Odenkirk interrompe la stesura del suo articolo quando l’intera scrivania inizia a vibrare seguendo il ritmo del palazzo, che si agita per la forza motrice delle rotatorie in funzione. Tutto parte del basso per salire fino ai piani alti.
E alla fine la carta viene filmata come fosse liquida, riportata al suo stato di cellulosa e associata ancora una volta alla pellicola cinematografica. Il godimento arriva a conclusione quando i giornali defluiscono nel mondo.
The Post è attualmente in programmazione nei cinema italiani.