Scarlet 1: Recensione
Pubblicato il 29 Dicembre 2011 alle 11:39
In Italia una serie Icon imperniata su un’inquietante ragazza punk in cerca di vendetta, protagonista di una vicenda dai forti toni noir, creata dal duo di Daredevil: Brian Michael Bendis e Alex Maleev!
100% Panini Comics – Scarlet 1
Autori: Brian Michael Bendis (testi), Alex Maleev (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 13,00, 17 x 26, pp. 144, col.
Data di pubblicazione: ottobre 2011
Brian Michael Bendis non è il mio autore preferito e non ne ho mai fatto mistero. Riconosco all’attuale deus ex machina del Marvel Universe buone capacità di scrittura, specialmente per quanto riguarda i dialoghi, ma in genere le sue storie non mi fanno impazzire. Non apprezzo la sua tendenza a dilatare in maniera a mio parere eccessiva certe story-line, facendo uso di flashback e flashforward non sempre funzionali ai fini narrativi.
L’altra cosa che non gradisco di Bendis è la sua noncuranza nei confronti della continuity e delle psicologie di molti personaggi storici che finiscono nelle sue mani così come non mi sono piaciuti i mutamenti delle atmosfere delle storie dei Vendicatori. Nel complesso, a parte poche eccezioni (come Alias), ho la sensazione che Bendis abbia contribuito a distruggere l’Universo Marvel, ‘ultimizzando’ parecchi comic-book della Casa delle Idee.
La sua acclamata gestione di Daredevil riassume i difetti che imputo al suo stile di scrittura. Tuttavia, è innegabile che Bendis a molti piaccia ed è senza dubbio l’autore di punta dell’etichetta statunitense. E bisogna pure ammettere che lo scrittore si trova a suo agio in contesti noir e hard-boiled e lo provano The Pulse, il già citato Alias e la più recente serie di Spider-Woman. Inoltre, quando è in coppia con Alex Maleev, l’eccezionale penciler bulgaro, Bendis è capace di realizzare opere interessanti.
Ed è il caso di Scarlet che non è un comic-book sulla celebre strega mutante dei Vendicatori ma un mensile inserito nella linea editoriale Icon, dedicata a produzioni più sofisticate, non necessariamente imperniate sui supereroi. E in effetti qui i buffoni in calzamaglia non esistono e la story-line si concentra su Scarlet, appunto, una bella ragazza punk dai capelli rossi che, a prima vista, non sembra diversa dalle coetanee che bazzicano gli ambienti alternativi.
Vive a Portland (città in cui peraltro risiede lo stesso Bendis) e ha un ragazzo e una vita normali. Ma di colpo arriva la tragedia. Un giorno un poliziotto si avvicina a Scarlet, al suo ragazzo e a un comune amico, intenti a farsi gli affari propri. Per una serie di motivi poco chiari, l’agente pretende di perquisirli, senza che i tre abbiano fatto nulla di male. Presto la situazione degenera e il ragazzo di Scarlet viene ucciso.
Il brutale omicidio di un giovane incensurato è la molla che spinge Scarlet a un’azione di vendetta. Ma la protagonista non è solo motivata da questo. Ciò che più le preme è denunciare la corruzione di elementi deviati delle forze dell’ordine, in un’atmosfera di spiazzante ambiguità. Quest’ultima, infatti, permea l’intera trama. In principio, il lettore segue Scarlet mentre commette un efferato omicidio. È un’assassina, dunque; ma fino a che punto? E i poliziotti sono integerrimi tutori dell’ordine? Oppure sono peggiori dei criminali che dovrebbero fermare? E ciò vale per tutti i poliziotti o per una minoranza? E se la corruzione e il marciume dilagano chi ne è responsabile? Solo i potenti o anche i tranquilli cittadini che, tacitamente, accettano compromessi?
Con il pretesto di un fumetto all action, Bendis affronta tematiche non di poco conto, descrivendo una società statunitense ossessionata dalla paranoia e dal sospetto e intrisa di violenza insensata. E lo fa utilizzando una scrittura secca, veloce, con dialoghi cinematografici, tipici di un crime drama di qualità, a volte ricorrendo a efficaci stilemi meta-narrativi, cominciando con la stessa Scarlet che si rivolge a più riprese al lettore per spiegare le sue motivazioni e i suoi punti di vista. Bendis, però, non dimentica di narrare una vicenda carica di suspense in cui, lo si intuisce subito, niente è scontato e addirittura arriva a collegarsi alle teorie della Legge di Attrazione di Rhonda Byrne (leggete il suo ‘The Secret’ o vedete il dvd omonimo che ne illustra le caratteristiche se non la conoscete).
Malgrado il personaggio della ragazza tosta e pericolosa non sia originale, Scarlet funziona ed è un’ottima prova d’autore, anche perché ad illustrarla c’è Alex Maleev che, con i suoi chiaroscuri, l’impostazione creativa della tavola e suggestivi esperimenti pittorici, impreziosisce il comic-book. Con qualche influsso di Sienkiewicz, Maleev usa lo splendido stile di Spider-Woman e non mancherà di piacere ai suoi fans. Questo tp che include i primi cinque numeri di Scarlet fa ben sperare e penso che concederò una chance al volume successivo. E se lo scrive uno che, in fondo, non ama più di tanto Brian Michael Bendis, qualcosa significherà.