X Files 11×02 – This | Recensione
Pubblicato il 15 Gennaio 2018 alle 15:00
Dopo un primo episodio legato alla mitologia di X Files, My Struggle III, l’undicesima stagione di questa storica serie creata da Chris Carter torna a deliziare i suoi fan con una storia avvincente, ricca di colpi scena e distopica come un episodio di Black Mirror.
L’ultima stagione di X Files si sta rivelando un prodotto davvero di ottima qualità, in particolare grazie a questo avvincente secondo episodio.
This contiene tutti gli elementi che hanno spinto milioni di fan ad appassionarsi a questa serie: colpi di scena, complotti, enigmi da risolvere, inseguimenti, misteri, Ramones, il tutto scritto e diretto in maniera magistrale da Glen Morgan.
- I want to believe
Anche in questo caso, la tagline iniziale, “I Want to Believe”, è stata sostituita: questa volta, la frase recita: “Accuse your enemies of the crimes of which you are guilty” (“Accusa i tuoi nemici dei crimini di cui sei colpevole”).
L’episodio si apre con la colonna sonora di California Sun, brano della band punk Ramones:
Tre individui misteriosi sono interessati a impossessarsi dello smartphone dell’agente Fox Mulder, che si sta comportando in maniera piuttosto bizzarra: Richard Langly, deceduto ormai da 16 anni, sta infatti usando il dispositivo per mettersi in contatto con il suo vecchio amico…
- Voci dall’aldilà
Come può Richard Langly essere ancora vivo? E come riesce ad hackerare lo smartphone di Fox Mulder? Chi sono gli uomini che non vogliono che questo accada, e quale terribile segreto nascondono? Quale ruolo ha in questa storia Walter Skinner, e da che parte sta?
Per rispondere a queste e ad altre domande, i nostri eroi dovranno lavorare insieme e cercare di risolvere alcuni enigmi, seguendo le briciole di pane lasciate da Langly alla scoperta di ciò che sta succedendo.
- Un classico sempre attuale
La forza di questa undicesima stagione di X Files sta nel saper unire il feeling classico a cui sono abituati i fan storici della serie a un sapiente impiego delle tecnologie più moderne, dimostrando ancora una volta che questa serie è perfettamente in grado di stare al passo con i tempi.
Infatti, è lo stesso Skinner a dichiarare che ormai il mondo è cambiato, ma sia gli agenti Mulder e Scully che Chris Carter sono perfettamente in grado di seguire questi cambiamenti.
Del resto, X Files negli anni ha fatto scuola, divenendo una delle serie fantascientifiche più celebri e amate di sempre, grazie alla sua inimitabile miscela di azione, complotti a livello globale e mistero. In This non manca nemmeno un certo senso dell’umorismo, tratto ormai distintivo di un brillante Fox Mulder.
- Black Files
Come un cane che si morde la coda, This ricorda molto da vicino alcuni episodi di Black Mirror, serie i cui creatori non sono certo estranei al fascino di X Files.
In questo episodio, infatti, Glen Morgan ci mostra un gelido scenario futuristico e distopico, in cui le cose non sono sempre come sembrano.
- Una storia in bilico
Mentre My Struggle III è un episodio dichiaratamente legato alla mitologia di X Files e strettamente collegato agli eventi con cui si era conclusa la decima stagione della serie, This è un episodio a metà strada.
Da una parte, il ritorno di un personaggio come Langly fa pensare che si tratti di un episodio dedicato alla mitologia di X Files, ma dall’altro, man mano che si prosegue nella visione dell’episodio, si evince che si tratta anche di un episodio a se stante.
Una sapiente miscela di elementi, un’ottima regia, attori di cui conosciamo bene le qualità e una storia dalla struttura solida e avvincente sono tutti elementi che fanno di This un ottimo secondo episodio per questa undicesima stagione di X Files, che di certo non deluderà le aspettative del suo esigente pubblico, soprattutto dopo una decima stagione non troppo brillante.