Giappominchia di Giulia Marino: Recensione

Pubblicato il 21 Dicembre 2011 alle 10:30

Sono tra noi. Mettono a dura prova la pazienza e la credibilità  dei veri appassionati di Giappone con i loro vaneggiamenti sulla meravigliosa patria dei manga. Sono i giappominchia, e non sanno di esserlo…

Giappominchia

Autore: Giulia Marino

Editore: Kappa Edizioni

Provenienza: Italia, 2011

Formato: 15×21, 128 pag., b/n

Prezzo: € 9,50

Anno di pubblicazione: 2011

Trovano il loro habitat naturale sul web. Si autodefiniscono amanti del Giappone, ed è lì che vorrebbero vivere, perché sarebbe come diventare il protagonista di un anime. Condiscono il loro incerto italiano con termini giapponesi usati a casaccio. Idolatrano, anche facendoselo piacere a forza, tutto ciò che proviene dal Sol Levante, indistintamente, senza tuttavia sapere nulla di concreto su questo Paese e la sua cultura millenaria.

Sono i c.d. giappominchia, per lo più giovanissimi che con il loro fanatismo nippofilo oltranzista irritano i veri appassionati di Giappone, siano essi otaku o nipponisti, e con i quali rischiano di essere confusi. Riconoscerli è facile, e se per caso voleste approfondire la conoscenza di un fenomeno dilagante ed evitare il contagio, non vi resta che leggere questo divertente saggio di Giulia Marino dall’eloquente titolo “Giappomincchia – Studio semiserio sul fanatismo nippofilo”.

Dopo il successo ottenuto sul web, l’autrice riordina e implementa il suo studio sul fenomeno dei giappominchia, arricchendolo con le esilaranti illustrazioni di Fedini, che ben rendono la natura fastidiosa di questi soggetti.

Con linguaggio sempre scorrevole, Giulia Marino articola la sua analisi in tredici capitoli che individuano caratteristiche e abitudini dei giappominchia, classificandoli per categorie e riportandone comportamenti tipici e manifestazioni evidenti, dall’amore incondizionato e terribilmente ignorante per il Giappone e tutto ciò che ruota intorno ad esso, passando per il fanatismo invasato delle yaoiste, fino ad arrivare ai cosplayer.

Uno studio divertito e divertente che si preoccupa anche di dimostrare che è possibile guarire dalla giappominchiosità ed evolvere persino in autentici amanti della cultura nipponica a 360°, corredato inoltre da un pratico test che può spazzare via ogni incertezza se mai, leggendo, vi dovesse sorgere il dubbio di rientrare nell’imbarazzante gruppo di questi giapporimbambiti. Perché, sia chiaro, un giappominchia non sa assolutamente di esserlo…

L’edizione curata da Kappa Edizioni è ben confezionata, per un libretto agevole e ben scritto nel complesso, per un rapporto qualità-prezzo proporzionato.

Una simpatica lettura che fa ridere senza mai cadere nell’offesa, anche perché volenti o nolenti sembra proprio che tutti siamo stati in origine un po’ giappominchia. Un libro gradevole e riuscito, per conoscere gli aspetti meno edificanti della Japan-mania e contrastarli con la giusta consapevolezza e una buona dose di ironia.

VOTO: 7,5

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