La Gazzetta della BD – 11 gennaio 2018 –
Pubblicato il 11 Gennaio 2018 alle 16:30
Tutto quello che succede ad Angoulême, ma anche in Francia, a tema BD
Una nuova iniziativa dell’editore Kazé fonde mondo manga e mondo BD.
Una serie classica della BD torna con un nuovo volume nel 2018.
Cominciamo poi ad avvicinarci ad Angoulême ed al suo Festival presentando tutte le vincitrici del premio Artémisia e due mostre che potrete visitare al Festival tra poche settimane.
05 – L’editore di manga Kazé lancia l’operazione Rediscover: 4 celebri autori del fumetto franco-belga disegneranno quattro copertine per collezionisti di 4 titoli di punta della casa editrice
Se le variant cover sono molto popolari nel mondo dei comics, invece nel mercato della BD sono un fenomeno piuttosto raro. Questo rende ancora più particolare l’iniziativa dell’editore di manga Kazé, che ha dato carta bianca a quattro disegnatori franco-belgi per coprire quattro titoli principali del suo catalogo.
Benjamin Lacombe firma la copertina del primo volume di The promise neverland, il fiore all’occhiello del 2018. Patrick Sobral rivisita la copertina del primo volume di Black Clover. Didier Tarquin si occupa di Fire Punch. Infine, Bernard (o Bernar) Yslaire reinventa la copertina di Platinum End, il celebre manga dagli autori di Death Note, uscito recentemente anche in Italia per Planet Manga.
Kazé ha dato a Bernard Yslaire, dunque, l’opportunità di “trovare freschezza e semplicità” in questo nuovo impegno.
In una lunga intervista nella sezione BD del quotidiano francese Le Figaro il disegnatore, autore di Sambre, spiega che tutto è successo in un modo molto semplice, in quanto Kazé Manga lo ha contattato per e-mail, presentando il loro progetto per le cover e dicendogli che pensavano che il suo stile si adattasse bene con l’universo di Platinum End. Poiché la proposta arrivava in un ottimo momento in termini di pianificazione e a Yslaire piacevano molto i manga come Death Note, Video Girl Ai, Monster, Akira …, il gioco era presto fatto, anche se lui stesso confessa che non conosceva ancora Platinum End.-
04 – Un nuovo volume della saga di Blueberry, firmato Sfar e Blain, apparirà alla fine del 2018 per Dargaud
L’ultimo volume della serie è datato 2012 e la morte di Jean Giraud sembrava averne definitivamente decretato almeno la sospensione. Ma ora il duo formato da Joann Sfar e Christophe Blain prende in carico il celebre fumetto. L’album sarà pubblicato in autunno.
Sembra dunque che l’evento nel mondo del fumetto francese per quest’anno sia già stato deciso: Christophe Blain e Joann Sfar pubblicheranno quest’autunno per i tipi di Dargaud il primo dei due volumi di una nuova avventura di Blueberry.
La serie è stata creata da Jean-Michel Charlier (testi) e Jean Giraud (disegni) e pubblicata da Dargaud. Dopo ventisei albi, e dopo la morte di Charlier, Giraud si occupò di testi e disegni e ora la serie prosegue con François Corteggiani (nella serie La giovinezza) con Colin Wilson, William Vance, Michel Rouge e Michel Blanc-Dumont nei disegni. In Italia è stata portato da vari editori, tra cui Aurea e RCS per i suoi quotidiani.
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03 – Vi abbiamo già informati che Gipi è stato inserito tra i dieci finalisti per la vittoria del miglior album del Festival di Angoulême
Julia Billet e Claire Fauvel ricevono il Premio Artémisia per la narrativa storica per il loro album La guerre de Catherine pubblicato da Rue de Sèvres, storia di una adolescente ebrea durante la guerra, con la sua vita quotidiana, le sue paure, i suoi incontri, ma anche i bei momenti.
Aude Picault riceve il Prix Artémisia Humor per il suo album Idéal Standard pubblicato da Dargaud, che affronta con grazia e intelligenza i temi della vita delle donne oggi: l’importanza del ruolo sociale e del lavoro, la necessità di amare, la ricerca di se stessi, il desiderio condiviso.
Cécile Bidault riceve il Prix Artémisia Avenir per il suo album L’écorce des choses, pubblicato da Warum, in cui affronta la sordità di una bambina in un album in cui i dialoghi lasciano il posto ai disegni.
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02 – Un’eccezionale retrospettiva, la prima del genere in Europa, viene presentata ad Angoulême per salutare il mitico mangaka, uno dei fumettisti più prolifici di tutti i tempi…
Osamu Tezuka, considerato il fondatore del manga moderno, nacque ad Osaka nel 1928. Il padre amante del cinema gli mostrò molti film stranieri, mentre sua madre, amante del teatro, lo portava regolarmente a vedere spettacoli di Takarazuka, un tipo di teatro composto esclusivamente da donne che interpretano anche ruoli maschili.
La Seconda Guerra Mondiale scoppiò durante la sua adolescenza e l’aspirante mangaka si convinse che era necessario predicare a tutti i costi la pace e il rispetto. Alla fine della guerra, il suo appassionato umanesimo diventa il motore di un lavoro che esplorerà costantemente tutti i generi di fumetti e conquisterà tutte le età.
Osamu Tezuka non è mai stato oggetto di una vera retrospettiva in Francia. La mostra presentata dal Festival traccerà il percorso del suo lavoro con una selezione eccezionale di 200 originali. Sarà anche un tributo ad un autore che è arrivato al Festival nel 1982 in relativo anonimato, alcuni anni prima che il fumetto giapponese arrivasse in tutto il mondo.
La mostra Osamu Tezuka manga no kamisama si tiene al Museo cittadino nel periodo 25-28 gennaio 2018 con il supporto di Tezuka Productions.
-01 – Gran Maestro della suspense, Naoki Urasawa è uno dei mangaka contemporanei più eccitanti. La mostra dedicata al suo lavoro è presentata ad Angoulême, poi a Parigi
Le serie 20th Century Boys, Monster, Pluto o più recentemente Billy Bat sono state elogiate per la loro epica, la trama complessa ed il grande cast di personaggi.
Nei suoi manga, Urasawa inserisce atmosfere soffocanti e affascinanti, collocandosi tra Alfred Hitchcock e Brian De Palma.
Questa mostra retrospettiva propone molti originali e ritorna ai motivi delle sue opere: l’arte come forma superiore di aspirazione umana, il dialogo tra l’Oriente e l’Occidente o la paura della rinascita di dittature sanguinarie.
Nonostante il suo innato talento e il suo precoce riconoscimento, ha iniziato la sua carriera quasi per caso, grazie a un concorso lanciato dalla casa editrice Shogakukan, che ha vinto all’età di 22 anni.
È allora che Urasawa si rende conto che la sua creatività insaziabile può dar luogo a opere che sono profonde e accessibili a tutti.
Divenne uno dei primi autori giapponesi a reclamare l’influenza del fumetto franco-belga.
Già riconosciuto per due volte a Angoulême (premio per la migliore serie nel 2004 per 20th Century Boys, Premio Intergenerazionale nel 2011 per Pluto), la città francese avrà l’onore della sua presenza al festival, che ospita due incontri esclusivi con l’autore.
La mostra L’Art de Naoki Urasawa sarà visitabile all’Espace Franquin – salle Iribe il 25-28 gennaio 2018 e presso il Municipio di Parigi – Espace Paris Rendez-Vous nel periodo 13 febbraio – 31 marzo.