Gli 8 migliori anime sugli hikikomori

Pubblicato il 16 Gennaio 2018 alle 12:00

Il termine inglese NEET, che è stato adottato anche dal dizionario italiano, è un acronimo per definire una persona che non è impegnata nello studio, né nel lavoro, né nella formazione.

Apparentemente, quindi, può essere o un perditempo o una persona che rimane rintanata in casa a fare ciò che vuole, rifuggendo dal mondo esterno. Nel paese del Sol Levante individui che hanno questo rifiuto verso la società vengono anche definiti hikikomori.

Disprezzati dalla società, sono trattati al pari di malati che vanno curati e “riabilitati”. I motivi per cui una persona può decidere di rifugiarsi in casa e smettere di avere contatti con il mondo esterno possono esseri vari: traumi passati, frustrazione lavorativa e molto altro.

Gli anime di seguito presentati trattano come argomenti gli hikikomori o i NEET, approfondendo la tematica dell’isolamento sociale.

8 – Net-juu no susume

Net-juu no susume

Cominciamo con una serie recente, uscita durante la stagione autunnale 2017 appena trascorsa. Moriko Morioka, trent’anni, single, si è appena licenziata dal suo lavoro di impiegata diventando, per scelta, una NEET. Passa le sue giornate giocando online, dove trova consolazione e supporto dagli altri utenti.

La gilda di cui è entrata a far parte, però, è ben più di un gruppo di utenti che si ritrovano in rete per passare il tempo. Tra incontri reali e nella realtà virtuale, sarà forse il gioco stesso a farla uscire dal suo stato di abbandono della società.

7 – Tsuritama

Tsuritama

Il protagonista, Yuki Sanada, vive con la nonna e a causa del suo lavoro viaggia per tutto il Giappone, motivo per cui non riesce mai a farsi degli amici. Quando prova a parlare con i nuovi compagni di classe è troppo agitato e combina sempre dei casini, finendo per essere frainteso.

Arrivato sull’isola di Enoshima, Yuki è pronto a fare l’ennesima brutta figura con i suoi compagni di classe, ma dovrà ricredersi. Sull’isola ci sono ragazzi anche più strani di lui con i quali riesce a parlare e ad instaurare una forte amicizia.

6 – Sangatsu no lion

Sangatsu no lion

Lo shogi è l’unica cosa che tiene unito Rei al mondo esterno. Un’infanzia tormentata e un presente difficile hanno fatto isolare il giovane scacchista sempre più dal mondo esterno. Senza amici, privo di genitori e tormentato dai sensi di colpa vive un’esistenza piatta e infelice.

Gli unici raggi di sole sono le eccentriche sorelle che vivono vicino a lui. Solo in loro compagnia Rei riesce a sorridere, grazie alla loro compagnia può andare avanti e rincorrere quei sogni che credeva di non poter raggiungere.

5 – Aoi Bungaku

Aoi bungaku

I primi quattro episodi della serie Aoi Bungaku che, nonostante il cast stellare, non è riuscito ad ottenere il successo meritato, presentano sotto diversi punti di vista il tema della solitudine.

Le puntate dell’anime sono adattamenti animati di altrettanti popolari romanzi della letteratura giapponese. Una pagina di alta animazione che merita di essere vista, soprattutto perché non cade nella banalità ma cerca di affrontare temi spinosi come, appunto, quello della solitudine e della disperazione ad essa legata.

4 – The world only god knows

The world only god knows

Il Dio della conquista è un nome che online tutti conoscono. Un individuo dal fascino irresistibile nessuna donzella può resistergli… purché questa sia in 2D.

Il diciassettenne Keima è il Dio della conquista, specializzato nei simulatori di appuntamenti, al suo attivo ha centinaia di conquiste. Le sue prodezze, però, non sono ben viste nel mondo reale, difatti a scuola viene preso in giro e tormentato dagli altri ragazzi.

Le cose cambiano drasticamente quando una bellissima demone con cui Keima ha stretto un contratto lo obbligherà a conquistare ragazze in carne ed ossa. Impresa ben diversa da quella di un date sim.

3 – Yahari

Yahari

Antisociale, pessimista, cinico e pragmatico. La visione orribile che Hachiman Hikigaya ha della vita lo porta a restare sempre da solo, in disparte da tutto e tutti. La svolta decisiva per lui avviene dopo un ordine datogli dalla sua insegnante: iscriversi al club di volontariato della scuola.

Obbligato a venire in contatto con altre persone e a risolvere richieste tra le più disparate, Hachiman è costretto a fare relazione. Come può un pessimista convinto, certo che l’umanità è feccia della peggior spece ad iutare gli altri?

2 – Watamote

Watamote

Se ci fossero gli oscar come migliore hikikomori della storia, Tomoko sarebbe una delle candidate alla vittoria. Il suo desiderio di diventare popolare alle superiori è pura utopia, l’etichetta di otaku incallita non può abbandonarla.

Un anime che non lascia molte speranze, presenta in modo crudo, seppur contornando il tutto con sketch e gag comiche, una realtà che molti preferiscono non affrontare. Tra serietà e umorismo, l’anime conosciuto con l’abbreviazione di Watamote obbliga a riflettere su temi spinosi.

1 – Welcome to the NHK

No, la NHK non è l’emittente televisiva, ma l’acronimo di una organizzazione segreta che impedisce ai giovani hikikomori di tornare a far parte della società. Questo il delirio (ma sarà veramente così?), di Tatsuhiro Sato, giovane NEET chiuso in casa da diversi anni.

Con le sue sole forze non sarebbe in grado di ottenere nulla, dopotutto le forze complottistiche glielo impediscono, ma con l’aiuto di personale esterno forse la sua situazione potrebbe cambiare.

Una storia di riabilitazione, forza interiore e desiderio di cambiare. La strada per non essere più un hikikomori è lunga e difficile, non ci sono scappatoie. Per poter risorgere bisogna toccare il fondo, tuttavia questo non basta, per iniziare la riabilitazione Sato avrà bisogno di qualcuno che sia lì per dargli una mano ad iniziare la risalita verso il mondo.

Benvenuti alla NHK!

Fonte: Goboiano

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