Lucifer Vol. 1 & 2 | Recensione

Pubblicato il 30 Dicembre 2017 alle 17:00

Torna Lucifero! Uno dei personaggi più intriganti creati da Neil Gaiman è il protagonista di una nuova splendida serie Vertigo scritta dall’incisiva Holly Black e disegnata dall’ombroso Lee Garbett! Lucifero è di nuovo tra noi e niente sarà più lo stesso!

Quando Neil Gaiman iniziò a delineare le vicende di Sandman creò un vasto pantheon di personaggi che fece la fortuna della serie del Dio dei Sogni Morfeo. Tra essi, uno dei più suggestivi e carismatici fu Lucifero, detto Stella del Mattino, l’angelo che si era ribellato a Dio ed era stato condannato a regnare all’Inferno. Nel corso di un’importante story-line, Lucifero si ribellava di nuovo, decidendo di abbandonare il reame infernale e di vivere per conto suo tra i mortali.

Partendo da questo dettaglio, l’inglese Mike Carey incominciò a scrivere una serie che ben presto, al pari di Sandman, divenne uno dei mensili di punta della Vertigo. In principio Carey cercò di collegarsi allo stile di Gaiman ma poi intraprese strade narrative più personali, creando a sua volta un universo popolato da personaggi intriganti e coinvolgenti. Il comic-book, comunque, si concluse con Lucifero che, dopo un intenso e profondo confronto con suo padre, abbandonava il mondo che aveva creato, affidandololo a una ragazzina di origine divina, Elaine Belloc. Dopodiché non si era più saputo nulla sul suo conto.

Ora le cose cambiano con la nuova serie di Lucifero, sempre proposta dalla Vertigo e scritta da Holly Black, romanziera fantasy nota per la trilogia Fate delle Tenebre, al suo esordio nel campo dei comics. Lion ha pubblicato due volumi che includono i primi dodici episodi della testata. Si tratta di una sequenza che ripropone, appunto, il personaggio. Per una serie di ragioni, Lucifero non ha tenuto fede al suo impegno ed è tornato tra i mortali. Ha aperto un locale, l’Ex Lux, e tutto ciò che vuole, a quanto si intuisce, è starsene per i fatti suoi. Ma la situazione per l’intera esistenza è preoccupante.

La sua ex amante Mazikeen, figlia della terribile Lilith, è l’attuale reggente dell’Inferno e nutre rancore nei confronti di Lucifero, e il Paradiso è scosso da un evento terribile: qualcuno ha ucciso Dio e questo crimine sta provocando una serie di disastri. Chi è l’assassino? Sulla base di alcuni indizi, potrebbe essere lo stesso Lucifero. Ma per uccidere il Creatore è necessario avere un potere enorme e Lucifero non si trova in buone condizioni (ha perso le ali e la scheggia di un’arma mistica conficcata nel corpo lo indebolisce). E se l’omicida fosse un angelo? E che ruolo hanno altri inquietanti personaggi?

Holly Black gioca con i protagonisti della serie precedente, Elaine Belloc, i Basanos, la letale Izanami (altra ex amante di Lucifero), e ne crea di nuovi come, per esempio, Medjine, una ragazzina orfana che rimane implicata nelle macchinazioni delle varie entità infernali e divine; Lorin, un adolescente gay che diventa il boyfriend dell’Arcangelo Raffaele; e l’inquietante Takehiko, figlio di Lucifero e di Izanami, fidanzato con la figlia di due satanisti. Quest’ultimo avrà un ruolo importante nelle trame e potrebbe costituire un’autentica minaccia per la Stella del Mattino.

Holly Black dimostra di conoscere bene i trascorsi dei vari protagonisti e racconta storie avvincenti che richiamano lo stile di Carey e, in generale, quello Vertigo dei momenti migliori. Ci sono anche riusciti rimandi a Sandman e i testi e i dialoghi sono intensi e profondi, a volte lirici. Lucifer è un affascinante mix di fantasy e horror, incentrato su esseri divini e demoniaci che, in molte circostanze, sembrano decisamente umani nei comportamenti e nelle reazioni.

Anche l’aspetto grafico di Lucifer è pregevole. Il penciler regolare è Lee Garbett che forse alcuni conoscono per Batgirl. Il suo tratto è oscuro, ombroso, sporco, nonché perfetto per una collana dark come questa e altamente espressivo. Garbett caratterizza in maniera efficace ogni personaggio ed è abile nelle sequenze più tranquille e riflessive e forse meno entusiasmante in quelle d’azione. Ma il suo lavoro, nel complesso, è di buon livello. L’episodio del n. 6, con la prima apparizione del figlio di Lucifero, è impreziosito dall’arte pittorica della bravissima Stephanie Hans e costituisce l’ennesimo elemento che fa di questa serie una proposta davvero interessante.

Se c’è un difetto è magari quello di avere eccessivi collegamenti con la vecchia serie e coloro che non hanno avuto modo di leggerla rischiano di non comprendere certi riferimenti. Ciò non toglie, tuttavia, che Lucifer sia una collana degna di essere messa sullo stesso piano di tanti capolavori Vertigo del passato. Da provare.

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