5 fumetti da leggere (e regalare) a Natale
Pubblicato il 19 Dicembre 2017 alle 12:00
Cosa c’è di più rilassante di una bella lettura natalizia, con tanto di balloon? Ben poche cose, e noi di MangaForever lo sappiamo bene: per questo vi consigliamo 5 fumetti da leggere (o da regalare, perché no) il 25 dicembre!
Dopo il classico cenone natalizio, non andate subito a pisolare: mettetevi comodi e leggete almeno uno di questi “racconti di Natale”, che vi consigliamo di recuperare o di rileggere per le feste!
5. Canto di Natale Zombi, Jim McCann e David Baldeon
Anche senza gli zombi e la loro abitudine di mangiare carne umana, “Canto di Natale” è una storia dell’orrore. Spettri, catene, sospiri e macabre riflessioni sulla brevità della vita non bastano a rendere più liberatorio il finale, in cui l’edificante redenzione di Scrooge – il secondo avaro della letteratura mondiale (il primo è quello de “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare) – riunisce i protagonisti in un canto interclassista. Charles Dickens è stato uno dei primi cronisti del capitalismo moderno. Da ragazzo andò in prigione per debiti (del padre, per la precisione), e l’esperienza lo segnò per tutta la vita, peraltro piuttosto agiata e benedetta dal successo. “Canto di Natale” ci fa intravedere una società dura in cui lo sfruttamento del lavoro minorile è la norma e il darwinismo imperante rende plausibile definire i poveri “popolazione in eccesso”. Questa versione a fumetti proposta dalla Marvel unisce due metafore, quella dickensiana di “Canto di Natale” e quella del film “Zombi” di George A. Romero, in cui i morti viventi rappresentano la classe operaia americana. Ne esce una metafora forse più potente. Nell’era di Occupy e della crisi economica globale cos’è la Morte Famelica se non la Rivoluzione, il peggior incubo capitalista fin dai tempi di Dickens? Il vecchio Scrooge si salva in extremis, fa ammenda di tutta una vita sacrificata al profitto e chiude gli occhi sereno in un mondo pacificato. Faranno altrettanto gli Scrooge moderni?
–
4. Dylan Dog n° 196 – Chi ha ucciso Babbo Natale?, Pasquale Ruju e Giampiero Casertano
Ai tempi delle spade e delle furiose battaglie corpo a corpo erano considerati quasi degli eroi, guerrieri indomiti e feroci che nulla e nessuno avrebbe potuto fermare. Ma ora, nella Norvegia dei nostri tempi, gli individui segnati dalla maledizione dell’orso sono soltanto una vergogna da nascondere. Roald Thornsen è uno di questi sventurati, ospitati in una sorta di ospedale-prigione, nella regione di Helgeland, ma qualcuno decide di mandargli una lettera per Natale. Una lettera dall’Inghilterra, che condurrà il povero guerriero-orso a incrociare la sua strada con quella di Dylan Dog!
–
3. Paperino e il Canto di Natale, Guido Martina e José Colomer Fonts
Interpretazione disneyana del ben noto classico firmato Dickens!
–
2. Batman: Noel, Lee Bermejo
Lee Bermejo è entrato di diritto nella cerchia dei disegnatori più innovativi del momento, capace di portare un tratto autoriale e ricercato nelle opere più mainstream del fumetto contemporaneo. In questo volume che ne celebra l’arte con due dei suoi lavori più significativi, Batman/Deathblow: Fuoco Incrociato E Batman: Noel, possiamo vederlo quindi all’opera in una miniserie che lo ha portato all’attenzione dei lettori della DC, ai primi passi della sua carriera nell’etichetta Wildstorm, mettendo le proprie matite al servizio di quel Batman che ne ha poi consacrato il successo. Personaggio che ritroviamo poi nella sua prima prova come autore completo, ai testi e ai disegni, in una rilettura del “Canto di Natale” di Dickens con protagonista il Crociato Incappucciato.
–
1. Il Natale di Marguerite, India Desjardins e Pascal Blanchet
Marguerite ha ottantadue anni e poca voglia di festeggiare. I figli sono ormai lontani, già grandi, e lei ha paura di tutto ciò che si trova oltre la porta di casa sua. Questo Natale, però, sarà diverso. Premiato con il Premio Ragazzi 2014 alla Fiera di Bologna, questo prezioso volume che viene dal Québec tocca temi inusitati per le storie di festività, e lo fa in modo delicato e profondo al tempo stesso, con illustrazioni assolutamente memorabili. I testi di India Desjardins e le illustrazioni di Pascal Blanchet creano un connubio magico, indimenticabile.