X-Men Blu 2 | Recensione

Pubblicato il 17 Dicembre 2017 alle 10:00

Cosa succederà a Jean Grey quando scoprirà che la Fenice Nera sta per tornare? Scopritelo nella sua serie personale che Panini Comics inizia a pubblicare in questo secondo numero di X-Men Blu, imperdibile per tutti fan dei mutanti!

A volte, quando si iniziano a leggere determinate serie, non si hanno molte aspettative. Io non le avevo nel caso di X-Men Blue, comic-book incentrato sugli X-Men originali, giunti dal passato nel nostro presente. E la loro collana si sta invece rivelando una lieta sorpresa. Recensendo il primo numero di questa nuova testata Panini, avevo specificato che X-Men Blue era interessante e aveva parecchie potenzialità. Dopo la seconda uscita, non posso fare altro che confermare le sensazioni positive.

Lo sceneggiatore Cullen Bunn, infatti, sta impostando una trama di ampio respiro, dimostrando di conoscere bene l’universo narrativo dei mutanti Marvel. Nella sua ottica, gli X-Men originali sono adolescenti confusi che agiscono in un mondo e in un contesto temporale a loro sconosciuto, cercando di fare del proprio meglio. Nello stesso tempo, però, l’autore ce li presenta in una versione meno solare ed edulcorata di quella del periodo classico, senza tuttavia eccedere con la drammaticità e le tragedie stile anni ottanta che compromettono, per esempio, X-Men Gold.

Nelle storie tratte dai nn. 2-3 della collana originale, i mutanti dovranno vedersela con un tipo artigliato e aggressivo ben noto a tutti i fan. Non si tratta, però, del compianto Wolverine ma del figlio Jimmy Hudson, proveniente dall’Universo Ultimate. Bunn, quindi, riprende alcuni concetti di quel contesto e delinea una trama coinvolgente. Vi appaiono pure i nuovi Marauder, composti da personaggi anch’essi provenienti dalla dimensione Ultimate, controllati e manipolati dalla perfida Sinistra.

Bunn costruisce un ottimo plot, pieno di azione, pathos e misteri che, presumibilmente, saranno approfonditi nei prossimi episodi, e fa di X-Men Blue una testata godibile e appassionante. I disegni sono di Julian Lopez e Cory Smith che svolgono un buon lavoro, realizzando versioni plastiche ed eleganti dei character e impostando tavole dotate di dinamismo. Nel complesso, quindi, X-Men Blue è una delle proposte Marvel più interessanti attualmente in corso di pubblicazione.

Nell’albo sono poi inclusi i primi due episodi di Jean Grey, serie dedicata, come è facile intuire, alla splendida rossa telepate da sempre considerata il cuore della squadra. Dennis Hopeless in principio inserisce la protagonista in una rissa con la Squadra di Demolizione e tutto sembra piuttosto convenzionale. Ma è solo apparenza e questo è solo il pretesto che gli permette di delineare una trama che si preannuncia complessa e articolata, relativa alla probabile ricomparsa della terribile Fenice Nera.

Come reagirà Jean? Sarà destinata a ospitare la crudele entità che già tanti danni ha causato in passato? E cosa significherà questa minaccia potenziale per l’intera comunità mutante? Hopeless riesce a incuriosire, utilizzando diversi personaggi e, come nel caso di Bunn, dimostrando di avere una conoscenza approfondita delle vicende targate X. La psicologia di Jean è ben delineata e Hopeless descrive una ragazza coraggiosa e volitiva, ma non priva di fragilità interiori che la rendono più umana.

I disegni sono di Victor Ibanez che risultano efficaci e funzionali. Il penciler ha un lay-out inventivo ed è convincente soprattutto nelle sequenze d’azione. In definitiva, anche Jean Grey è una serie promettente che potrebbe riservare parecchie sorprese. Nel complesso, questo mensile Panini Comics va tenuto d’occhio.

 

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