Riverdale 2×08 – House of the Devil | Recensione
Pubblicato il 8 Dicembre 2017 alle 20:00
Un ragazzo, una ragazza…
Dopo aver chiuso la prima sotto trama di questa seconda stagione nel sesto episodio ovvero quella legata all’arrivo della pericolosa droga Jingle Jangle per le strade della città – la nostra recensione qui – Riverdale era ritornato al filone narrativo principale, quello legato al mistero killer Black Hood, con un settimo episodio molto sornione per forma più che per contenuto – la nostra recensione qui.
Proprio quello che sembrava un divertissement del precedente episodio – la paurosa storia di un altro misterioso omicidio avvenuto a Riverdale negli anni ’70 – è il perno attorno a cui ruota questo ottavo episodio House of the Devil: Jughead e Betty infatti iniziano a sospettare che quell’omicidio e la comparsa di Black Hood siano collegati. La loro investigazione però deve fermarsi perché FP, il padre di Jug, sta per uscire di prigione, i due chiedono perciò ad Archie e Veronica di portare avanti le ricerche.
Se Black Hood rimane quindi centrale, l’episodio ci offre un importante punto di svolta per le due coppie che sono in realtà il vero punto focale che showrunner e sceneggiatori mettono sempre di più in primo piano nel corso dell’episodio.
L’uscita di prigione di FP è costata cara a Jughead che sembra essere stato ormai invischiato negli affari loschi dei Serpents dalla avvocatessa, e a quanto pare mente occulta, Peabody. Mentre Jug cerca di portare i Serpents sulla strada del compromesso con la sindaca McCoy, proprio FP comunica al figlio di non voler rientrare nella banda. Betty suggerisce al ragazzo di organizzare una festa di “pensionamento” per l’ex-leader.
Mentre Archie e Veronica scoprono che apparentemente che il fatto di cronaca degli anni ’70 e Black Hood non sono collegati stanno affrontando la loro prima crisi del loro rapporto. I due infatti non sembrano avere lo stesso livello di coinvolgimento.
Betty fa di tutto per entrare nel mondo di Jug, il ragazzo decide di allontanarla definitivamente troppo spaventato dalla possibilità che si faccia male e che possa rappresentare un punto debole. Veronica e Archie intanto arrivano ad un duro confronto sullo stato della loro relazione, ma è proprio Veronica che decide di troncare la relazione con il ragazzo perché non sicura dei propri sentimenti.
L’episodio quindi si chiude, ritornando idealmente al primo episodio della prima stagione, con un Archie sconsolato che dalla sua finestra incrocia lo sguardo di una altrettanto afflitta Betty… per i due si prospetta quindi un riavvicinamento che va oltre la semplice amicizia?
Bisogna ammettere che House of the Devil non è un episodio brillantissimo: la sceneggiatura esagera in alcuni aspetti – lo spogliarello di Betty ad esempio – così come la regia non riesce a trovare un giusto ritmo spesso saltando troppo repentinamente da una situazione all’altra. Tuttavia l’episodio riesce negli ultimi 10 minuti soprattutto a trovare la proverbiale quadratura del cerchio mettendo sotto i riflettori le coppie.
Sceneggiatori e showrunner hanno sapientemente diluito la componente teen drama con quella drama, mystery e a volte anche horror in un mix perfetto e quasi sempre equilibrato, ma questo ottavo episodio ci ricorda che Riverdale è prima di tutto un teen drama e lo fa ritornando al più tipico dei triangoli amorosi: il spunto di interesse però è stato il modo a cui si è ritornati un po’ al punto di partenza e come verrà gestito d’ora in poi.
Con questo nuovo importante status quo ci prepariamo quindi ad un midseason finale della prossima settimana che si prospetta scoppiettante!