Dragon Ball: Recensione Evergreen Edition 1
Pubblicato il 5 Dicembre 2011 alle 10:02
Miliardesima ristampa per un fumetto “sempreverde”!
Dragon Ball Evergreen Edition 1
Autore: Akira Toriyama.
Casa editrice: Star Comics.
Provenienza: Giappone.
Prezzo: 4,20 Euro.
Note: 192 pagine, b/n, brossurato con bandelle.
Data di pubblicazione: 2011
Ennesima riedizione per un manga che arrivando alla quinta (!) edizione, ovvero alla quarta ristampa (di cui una in doppia versione, edicola/fumetteria), e le cui repliche della lunghissima serie televisiva vanno avanti da anni (a tutt’oggi è su Italia 1 addirittura in due fasce orarie dal lunedì al venerdì e nel week-end ci sono gli speciali la mattina), a questo punto non ha più bisogno di alcuna presentazione; bisogna dire che all’epoca della prima uscita, sempre per la Star nell’ormai lontano 1995 (!), fu a modo suo un evento sia per la lunghezza prevista in ben 62 volumetti (Kenshiro della Granata Press arrivò a 41, più 3 albi che ristampavano le prime avventure apparse su Zero, I Cavalieri dello Zodiaco a 42), che soprattutto per la lettura “alla giapponese”, oggi ormai data per scontata ma che allora non era per nulla certo incontrasse il favore dei lettori e facesse scuola come poi è accaduto.
Dopo la fine di quella storica collana nel 1997, fu quasi subito il turno della prima ristampa chiamata Dragon Ball Deluxe formata da 42 volumi, dal numero di pagine ovviamente maggiorato e in linea con le edizioni giapponesi, mentre la ristampa successiva, la Dragon Ball New, sempre con lo stesso numero di volumi, prevedeva anche una versione per le fumetterie con la sovracopertina (chiamata Dragon Ball Book); questa seconda ristampa fu però censurata a causa di certe scene un po’ spinte che vedevano coinvolti alcuni dei protagonisti, purtroppo tutti minorenni, in realtà le vignette incriminate nel contesto della storia più che oscene erano decisamente comiche.
Stesso destino per la recentissima terza ristampa, la Dragon Ball Perfect Edition (2005-2008), dal formato più imponente come foliazione (conclusasi infatti in 34 volumi più due extra di appendici) e anche come dimensioni, contenente le tavole a colori e un finale alternativo disegnato sempre dall’autore, ma che restava comunque censurata; il paradosso è quindi che a dispetto di tutte queste edizioni, con più o meno sovracopertine, pagine, volumi extra, tavole a colori o aggiunte inedite, nessuna aveva più presentato la storia nella sua integralità da quasi una decina d’anni.
A mettere fine a questa lunga censura ci pensa finalmente questa ennesima riproposta che torna a offrire l’intera collana in 42 agili volumetti, dove già dal primo possiamo ri-leggere la gag che vede coinvolta una Bulma “senza mutande” e il Maestro Muten, precedentemente censurata; la storia riparte ovviamente dagli albori, con Goku “ingenuo” quattordicenne con la coda (ignaro dell’esistenza delle donne e dell’utilità di un buon bagno), che finisce per scontrarsi durante i suoi allenamenti con la giovane Bulma di cui sopra, intenta nella ricerca delle sette sfere del Drago a bordo della sua utilitaria (la caricatura di una vecchia Renault 5 modificata da corsa).
Nel primo volume vedremo quindi la strana accoppiata Goku/Bulma incrociare una miriade di altrettanto strambi personaggi, un maialino trasformista di nome Oolong, un vecchio sporcaccione detto l’Eremita della Tartaruga, il giovane guerriero Yamcha, tanto battagliero quanto impacciato con le donne, una certa peperina di nome Chichi e una simpatica nuvoletta volante (la nuvola Kinto!); siamo ancora lontani dai diversi tornei di arti marziali, dai Sayan, i Super Sayan, i Super Super Super Sayan (ecc. ecc.), dai Vegeta e Freezer vari, elementi e personaggi per cui probabilmente questa serie è diventata tra le più popolari al mondo, ma già da queste prime battute c’è lo stesso di che divertirsi e appassionarsi nella lettura (e non solo per le gag un po’ spinte, finalmente ripristinate e sicuramente spassosissime, disseminate qua e là).
Questa nuova edizione si presenta con delle eleganti bandelle, che donano ai volumetti quel look che li fa assomigliare a dei piccoli libri, una carta abbastanza buona, non il massimo ma che consente un’ottima sfogliabilità, una qualità di stampa senza sbavature o sbiaditure, e la costina del dorso che va a comporre un disegno più esteso; le tavole a colori riprodotte in b/n non sono certo il massimo, ma s’è visto di peggio, gli extra in appendice invece sono costituiti dai frontespizi originali, così come sono stati presentati su Weekly Shonen Jump (ovvero la rivista che per prima ospitò i diversi capitoli del manga), e un paio di pagine con le risposte dell’autore alle domande dei lettori giapponesi.
Prezzo abbastanza buono di 4,20 Euro, per un’edizione che vuole comunque essere economica pur offrendo una discreta qualità complessiva (tra cura editoriale e stampa), anche se la precedente Perfect Edition di solo qualche anno fa era decisamente più lussuosa (aveva anche più pagine, formato maggiore, tavole a colori e un gadget allegato) e costava solo 4 Euro; il pregio principale rimane comunque la mancanza delle censure che hanno caratterizzato le due precedenti edizioni, oltre alla manciata di bonus alla fine di ogni volume, certo minimi, ma che saranno probabilmente molto apprezzati dai fan vecchi e nuovi della testata.