Nicolò Pellizon: il nuovo fantasy Made in Italy [VIDEO INTERVISTA] – Lucca Comics & Games 2017

Pubblicato il 30 Novembre 2017 alle 16:00

Abbiamo incontrato a Lucca Comics And Games l’autore di Haxa, una forte storia fantasy.

Imponente all’interno del Padiglione Napoleone, si staglia un enorme stand, capeggiato dalla scritta “Yellow Baomarine”. Lo stand della casa editrice milanese BAO Publishing è colmo di lettori che comprano e attendono gli autori per farsi firmare i propri volumi.

Tra questi, troviamo Nicolò Pellizon con il suo Haxa, una saga fantasy del quale è uscito il primo volume a ottobre 2017. Dalla grafica e dalla trama interessanti, abbiamo fatto qualche domanda all’autore che ha dato forma alle magiche avventure di un gruppo di reietti.

Ringraziamo BAO Publishing per la disponibilità e l’ospitalità presso il loro stand.

GIRATE PAGINA SE DESIDERATE LEGGERE L’INTERVISTA

MF: Diamo il benvenuto su Manga forever a Niccolo Pellizzon e il suo Haxa!

NP: Ciao!

MF: Parlaci della genesi di questo primo di quattro volumi della tua saga.

NP: È una saga ambientata nel futuro, fra circa un centinaio di anni. Ho sempre avuto l’idea che le persone che possono usare la magia, che hanno un legame con cose misteriose, sono tra di noi. In realtà è un’idea abbastanza classica della fantascienza in generale, dei racconti fantasy. Io l’ho sviluppata e ci ho aggiunto un sacco di cose che hanno a che fare con i miei interessi letterari (come Tolkien) ed è venuto fuori un libro molto lungo. In pratica è un libro diviso in diversi atti, ogni libro è a sé stante ed è leggibile singolarmente, ma la storia di base è la stessa per tutti i volumi.

MF: In questo mondo fantasy, dove i protagonisti sono soprattutto dei ragazzi, ti chiediamo di spiegare cos’è di preciso cos’è l’”haxa”.

NP: L’haxa è una forza magica che, a seconda di diverse scuole di pensiero, esiste al di fuori delle persone che la possono usare, oppure viene sfruttata o creata direttamente. È anche una forza dimostrabile scientificamente soltanto nella misura in cui funziona la dimostrazione empirica che gli si da. Non è però gestibile con le altre cose dimostrabili con il metodo scientifico.

MF: Oltre ad Haxa, hai già pubblicato in passato un altro volume con Bao Publishing, dal titolo Gli amari consigli. Quali cambiamenti ci sono stati da quell’esperienza?

NP: Dal punto di vista estetico, il disegno in Haxa è molto più sintetico, molto più direzionato. Ad esempio gli sfondi sono semplici ma molto descrittivi. Mi sono basato molto su Tin Tin e sulla linea chiara francese. Rispetto a questo, Gli amari consigli è molto diverso, in cui il dettaglio era tutto uguale a seconda dell’inquadratura e della lontananza del soggetto, il che è una cosa molto pratica. In questo libro (Haxa) ci sono primi piani molto dettagliati e vignette funzionali alla narrazione, anche perché ci sono molte scene d’azione, e in cui lo spettatore deve trovare il proprio spazio all’interno dell’immagine.

MF: Sei già stato ospite negli scorsi anni del Lucca Comics And Games. Com’è Lucca da ospite ieri e oggi?

NP: L’ultima volta che venni a Lucca fu nel 2014 e oggi, nel 2017, gli stand sono ben sparsi in giro per la città, è più fruibile rispetto a prima e mi sembra più saggia la scelta di distribuire meglio gli stand lontani tra di loro, in modo tale che uno si gira davvero la città e che riesce a sopravvivere, senza rimanere schiacciato dalla ressa.

MF: Dato il genere fantasy di Haxa, quale colonna sonora può accompagnare questo volume?

NP: Come genere direi la new retro wave, un genere elettronico che si ispira molto agli anni ’80. Sto facendo il video-trailer del primo volume e la canzone è di Compilerbau, un musicista tedesco che ha fatto un remix di Bach in versione dance.

MF: Dopo questo primo volume, cosa dobbiamo aspettarci dal secondo?

NP: Senza fare spoiler, il secondo volume è ambientato dopo due anni dal primo volume. Proprio ieri ne parlavo con Alessio Trabacchini, che si è occupato dell’editing insieme a Leonardo Favia. Se tu pensi a Harry Potter, lui rimane sempre in quella fase di adolescenza; i personaggi di Haxa, invece, diventeranno adulti e ti stupirai di come sono diventati rispetto al primo volume. Tra un libro e l’altro c’è sempre uno stacco di qualche anno e molte delle certezze che vengono prima verranno scardinate e messe in discussione: sembra impegnativo da dire, ma è tutto suggerito nel primo libro.

 

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