The Steams 2 & 3 | Recensione
Pubblicato il 1 Dicembre 2017 alle 10:00
Si concludono le vicende dell’Orso di Kodiak mentre procedono quella della sensuale Lady Ward! Di cosa stiamo parlando? Di The Steams, il fumetto steampunk made in Italy pubblicato dall’intraprendente Noise Press!
La casa editrice Noise Press è una realtà editoriale giovane e intraprendente che sta proponendo opere interessanti realizzate da autori di talento. Si concentra, almeno a giudicare dai lavori finora pubblicati, su fumetti ispirati allo stile grafico e narrativo statunitense. Tuttavia, non abbiamo a che fare con imitazioni ma con prodotti peculiari che non hanno nulla da invidiare a quelli provenienti dall’estero.
E’ il caso, per esempio, di The Steams, collana che presenta in ogni numero due serie caratterizzate da atmosfere steampunk. Si tratta di una tendenza inaugurata dal romanziere K.W. Jeter e in seguito resa celebre da William Gibson e Bruce Sterling. Le storie di questo tipo sono quasi sempre ambientate nell’Inghilterra del periodo vittoriano ma si parte dal presupposto che ci siano già i computer, le realtà virtuali e in generale la tecnologia del nostro presente.
In ambito fumettistico, la serie steampunk più conosciuta è forse The League of Extraordinary Gentlemen di Alan Moore e Kevin O’ Neill. Nel caso specifico di The Steams, il primo numero dava il via a due story-line incentrate su due intriganti personaggi: Lady Ward e l’Orso Kodiak. Le avventure della prima sono scritte da Luca Frigerio che ci presenta, appunto, Lady Ward, spia al servizio del S.I.S. (Secret Intelligent Service). Sexy e disinvolta, intimidisce gli uomini con la sua carismatica presenza e viene convocata dai suoi superiori poiché è stato commesso un efferato omicidio. Nell’indagine è assistita da un giovane tecnomago, timido e sensibile al suo fascino.
Nel secondo e nel terzo numero di The Steams, le cose diventeranno molto pericolose per la bella protagonista e il ritmo della narrazione si fa serrato e incalzante. Frigerio dimostra di conoscere bene le regole della fiction steampunk e scrive testi e dialoghi curati, con un pizzico di ironia. I disegni del n. 2 sono di Davide Pandozy e quelli del n. 3 di Fabrizio Castano che risentono chiaramente dello stile grafico USA e impostano tavole dinamiche e di buon impatto visivo.
Il secondo serial ha invece come protagonista l’aggressivo Volodymir Azarov, detto Orso di Kodiak, un lottatore che si è spesso scontrato con vari robot in incontri gestiti da individui loschi e privi di scrupoli. Per una serie di ragioni legate al suo passato, rimane coinvolto in una macchinazione riguardante ovviamente combattimenti e scommesse clandestine. Il personaggio è forse meno sfaccettato e intrigante di Lady Ward ma è comunque interessante.
Spetta all’incisivo Paul Izzo raccontarne le gesta e in questi due albi porta a conclusione le sue avventure. L’autore delinea una trama divertente, basata sull’azione adrenalinica. Il risultato complessivo è buono e la trama è coinvolgente. I disegni sono di Daniele Cosentino che si dimostra abile e funzionale. Le sue figure risultano a tratti grezze e sgraziate, nonché vagamente cartoon senza sfociare però nel grottesco. Anche le sue tavole sono dotate di dinamismo, cosa appropriata per una storia che fa dei continui colpi di scena l’elemento essenziale.
In definitiva, The Steams si conferma come un esperimento interessante e vale la pena tenerlo d’occhio, così come vale la pena tenere d’occhio le altre proposte targate Noise Press.