Annabelle 2: la creazione del Male | Recensione home video
Pubblicato il 27 Novembre 2017 alle 15:00
Come si realizza un film horror oggi? Ce lo raccontano quelli del prequel sull’origine della bambola maledetta.
Quello che James Wan ha creato, all’inizio senza davvero saperlo, nel 2013 con The Conjuring è stata una nuova frontiera dell’horror, che fosse classico ma allo stesso tempo moderno e gettasse varie basi e storie da poter esplorare in un secondo momento. È così che la bambola Annabelle, dallo sguardo inquietante, dopo aver fatto capolino nei primi minuti di The Conjuring – L’evocazione scompare perché la storia da raccontare era un’altra – ispirata ai fatti realmente accaduti dei demonologi Ed e Lorraine Warren (interpretati da Patrick Wilson e Vera Farmiga).
Da subito però i fan sono stati desiderosi di saperne di più di quella bambola maledetta e di come fosse arrivata nella casa di quelle ragazze: è così che ha “preso vita” (mai espressione fu più azzeccata) il primo spin-off dell’universo cinematografico creato da Wan. A questo punto però, veniva da chiedersi quale fosse l’origin story della bambola? Chi l’aveva costruita e perchè? Ecco che Annabelle 2: Creation si prefigge di spiegarlo, in attesa dell’ulteriore spin-off The Nun sulla suora maledetta che provocava incubi e problemi a Lorraine Warren in The Conjuring 2 – Il caso Enfield, e che appare proprio in Annabelle 2 in due piccoli cameo. Senza dimenticare le scene post credits.
In Annabelle 2: Creation ci sono tutti gli elementi per rendere questo horror parte del puzzle generale e allo stesso tempo un’efficace new entry: al centro della storia (ambientata nel passato) il tema della maternità, di sangue o del “sistema”, a cui sembra essersi ispirata tra l’altro anche la seconda stagione di The Exorcist. Il tutto ambientato in una location che ben si presta al genere horror: una vecchia casa che scricchiola e che ha al suo interno un vecchio montavivande, un nascondiglio sotto le scale, una stanza segreta, un capanno degli attrezzi con un vecchio spaventapasseri, e via discorrendo.
L’universo sui generis creato da Wan è proprio uno degli aspetti analizzati degli originali contenuti speciali dell’edizione blu-ray di Annabelle 2: Creation. Originali perché, a parte il commento audio, sono diversi dal solito e davvero accattivanti. Da un lato la breve analisi del suddetto mondo horror nato dalla mente di Wan e ispirato a fatti realmente accaduti, dall’altro la creazione del prequel e le scene eliminate dallo stesso per renderlo più fluido. Non una banale sequela di scene, però, piuttosto una featurette con commento audio del regista, in questo caso David F. Sandberg, attraverso tutte le sequenze eliminate, mandate una dietro l’altra, con motivazioni e retroscena in voiceover.
Sandberg, noto per aver diretto l’horror Lights Out – Terrore nel buio, è stato scelto dopo l’abbandono di John R. Leonetti, che aveva diretto Annabelle, e realizza per l’edizione home video un contenuto ad hoc e sui generis: uno speciale di 40 minuti per spiegare agli spettatori in modo tecnico e pratico passo dopo passo qual è esattamente il ruolo del regista su un set e cosa significa dirigere un horror oggi e soprattutto un horror dentro un universo oramai consolidato.
La ciliegina sulla torta? I due corti horror realizzati sempre da Sandberg ispirandosi al film: “Attic Panic” vi ricorderà una certa sequenza del primo Annabelle con Annabelle Wallis, mentre “Coffer” andrà a fondo, anzi arriverà dal fondo, delle vostre paure più recondite. Una specialità di Sandberg, dato che anche Lights Out è nato dal cortometraggio omonimo.
Se siete fan della saga di The Conjuring, questo pezzo del puzzle horror non può proprio mancare sulla vostra libreria, specialmente in blu-ray, dati gli effetti speciali e visivi impiegati nella realizzazione dello stesso.