The Last Temptation di Neil Gaiman & Alice Cooper | Recensione

Pubblicato il 30 Novembre 2017 alle 17:00

Luglio 1994: Alice Cooper pubblica il suo ventesimo album in studio, “The Last Temptation”, un concept album realizzato grazie alla collaborazione con Neil Gaiman. L’album fa parte di una trilogia e vede come protagonista Steven, un ragazzo che un Teatrante misterioso vuole portare in giro con sé nei suoi spettacoli.
Nello stesso anno, The Last Temptation diventa una storia a fumetti scritta sempre da Neil Gaiman e illustrata da Michael Zulli, nei cui meandri abbiamo il piacere di scortarvi.

The Last Temptation è una storia horror a fumetti nata dalla collaborazione fra Neil Gaiman e la leggenda del rock Alice Cooper. Nella sua prima edizione, la storia venne suddivisa in 3 capitoli, il primo dei quali fu incluso nel libretto dell’omonimo album di Alice Cooper.

In questa speciale versione pubblicata per il ventesimo anniversario dalla prima uscita, inedita in Italia prima d’ora, è presente la storia completa, oltre a una ricca serie di succulenti contenuti aggiuntivi.

  • La visione congiunta del teatro degli orrori: l’introduzione di Neil Gaiman

Il volume The Last Temptation è aperto da una introduzione scritta da Neil Gaiman nel 1995, nella quale l’autore spiega come lui e Alice Cooper si siano messi in contatto per collaborare alla creazione della storia dell’omonimo concept album del musicista americano (si tratta di un album musicale in cui tutte le tracce sono collegate fra loro, in modo da creare una storia il cui filo conduttore attraversa l’intero album).

Bob Pfeifer della Epic Records contattò Gaiman dietro richiesta specifica di Alice Cooper, che avrebbe gradito la collaborazione dell’autore di Sandman per creare insieme a lui la storia alla base del suo album in studio.

Nell’introduzione viene anche spiegato il processo che ha portato alla scelta degli argomenti da trattare, della storia e dell’ambientazione. Fonte di ispirazione sono stati i film horror classici italiani di serie B, di cui Alice Cooper è un cultore, Faust e il “Grand Guignol, il teatro francese del sangue e dell’orrore, tanto celebre nei primi anni del secolo”.

Dopo aver discusso insieme i dettagli, Gaiman si è messo al lavoro sulla storia: il protagonista sarebbe stato un ragazzo di nome Steven, che un giorno incontra “un Teatrante che aveva una strana somiglianza con Alice Cooper e che era in parte spettro machiavellico, in parte commentatore, in parte demonio”.

Quando Cooper e Gaiman si sono incontrati di nuovo erano passati sei mesi, e Gaiman propose al musicista americano alcune idee per i testi e i titoli dei brani del suo album. Dal lavoro congiunto di questi due mostri sacri sono nati sia l’album che il fumetto The Last Temptation: quella che inizialmente era solo una storia nella mente di Neil Gaiman stava prendendo vita nella forma di concept album di una delle più celebri e controverse leggende del rock della storia.

Ovviamente, una storia a fumetti non è fatta di sole parole: Dave McKean aveva realizzato la copertina dell’album, che è divenuta anche la copertina del volume a fumetti The Last Temptation. Gaiman chiese anche la collaborazione per le illustrazioni di Michael Zulli, il “sosia di Salvador Dalì” con il quale aveva già lavorato per Sandman e Sweeney Todd, The Demon Barber of Fleet Street, mentre Todd Klein si occupò del lettering originale.

L’intento di Gaiman era quello di creare una storia non troppo profonda, quanto piuttosto “un fumetto da leggere mentre l’album andava in sottofondo”.

  • L’ultima tentazione di Steven

È il 30 ottobre, e i ragazzi sono tutti in fermento per la festa di Halloween del giorno seguente. Steven è un adolescente circondato da amici che proprio amici non sono e che si divertono a prenderlo in giro.

Quel giorno, i ragazzi passeggiano nei pressi del Municipio cittadino, imbattendosi in un sedicente Teatrante che propone a uno solo di loro un’occasione irrinunciabile: assistere allo spettacolo del suo “Teatro del Reale: Il Grandioso Guignol”. Il Teatrante non verrà mai chiamato per nome, eppure sembra somigliare a qualcuno…

Il bizzarro impresario sembra particolarmente interessato a Steven, che si lascia convincere ad assistere al fantomatico spettacolo del suo ospite. Il “Teatro del Reale” si chiama così perché è, a detta del suo ideatore, una rappresentazione realistica di ciò che attende Steven al di fuori del teatro: una vita inutile e vuota, fatta di dolore e solitudine.

Ma Steven non è poi così sfortunato, perché ora può scegliere fra due alternative: tornare nel mondo reale e diventare “uno di loro”, in una città ostile in cui è completamente solo e incompreso, oppure non diventare mai grande ed entrare a far parte del cast del teatro. Per sempre.

  • “Nessuno di voi vuole entrare e assistere allo spettacolo?”

In una storia horror come questa, l’aspetto visivo è di vitale importanza: le illustrazioni di Michael Zulli trasmettono l’ansia, la paura e lo smarrimento provati da Steven, grazie a una messa in scena creata da tavole molto suggestive, che rappresentano anche scene oniriche:

Anche i volti dei personaggi sono resi in maniera molto espressiva, per poter trasmettere al lettore cosa stiano provando e le loro intenzioni; le colorate illustrazioni sono molto chiare ed esplicite e, grazie al contributo dei testi, spesso intrisi di un umorismo a volte un po’ macabro e sarcastico, danno vita a scene vivide e vivaci:

Come avrete potuto notare dall’estratto qui in alto, il linguaggio aulico e il lessico desueto del misterioso Teatrante, unito al suo aspetto e al suo abbigliamento, lo fanno apparire come un personaggio fuori dal tempo.

Non sapremo mai di che tipo di entità si tratti: se sia un fantasma, un mostro o il Diavolo in persona non è dato saperlo, ma questo fa parte del fascino della storia, come anche la fusione fra sogno e realtà.

Il misterioso teatro è infatti collocato in una sorta di dimensione a metà fra il mondo reale e quello dei sogni: non è un luogo fisico reale, poiché nessuno oltre a Steven riesce a vederlo, quanto piuttosto il ricordo di un luogo reale. Per questo, anche tutto ciò che accade al suo interno e le conseguenti visioni che Steven avrà, anche una volta uscito da esso, non si può mai dire se siano reali o solo il frutto di allucinazioni create dal Teatrante nella mente di Steven.

  • The Last Temptation, 20 anni dopo

Quella in esame è una edizione speciale celebrativa del ventennale di The Last Temptation, fino ad ora inedita in Italia, che contiene anche molti contenuti extra.

Oltre al fumetto originale e alla introduzione di Neil Gaiman, alla fine della storia è presente una postfazione di Michael Zulli, nella quale l’illustratore ammette di essersi avvicinato alla musica di Alice Cooper e di essersene innamorato proprio grazie alla sua collaborazione a questo progetto. Sono anche presenti ulteriori illustrazioni realizzate da Zulli e alcune sue tavole in bianco e nero.

Se poi volete conoscere meglio lo sviluppo del processo creativo che ha portato alla realizzazione di The Last Temptation, allora potrete trovare interessante la lettura della prima lettera che Neil Gaiman inviò ad Alice Cooper dopo il loro primo incontro, nella quale Gaiman inizia ad abbozzare le linee guida di quelli che saranno gli elementi costitutivi della storia.

Il volume è infine arricchito dalla presenza della sinossi originale e della sceneggiatura, scritte entrambe da Neil Gaiman, e da diverse proposte per la copertina, realizzate da Dave McKean.

L’edizione è davvero molto ricca, e permette di addentrarsi più fondo nella storia e nella sua simbologia, grazie alle parole dello stesso Gaiman. La storia, abbastanza breve, scorre senza intoppi, e mantiene vivo l’interesse del lettore, che si sente spinto a proseguire nella lettura, alla ricerca dell’anelato finale.

I temi trattati sono, come ha specificato lo stesso autore, molto semplici, ma d’impatto, anche grazie a delle illustrazioni suggestive e a tratti forti, come ci si aspetterebbe da una buona storia horror.

Un piccolo gioiello che non può mancare nella collezione di ogni appassionato del genere e di ogni buon fan del sano, vecchio rock’n roll, ai quali dedichiamo anche il video di “Lost in America”, brano presente nell’album di Alice Cooper The Last Temptation e nel quale potrete ammirare alcune delle tavole tratte dalla omonima storia a fumetti:

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