Logan Lucky di Steven Soderbergh | Recensione
Pubblicato il 19 Novembre 2017 alle 15:00
Il nuovo film di Steven Soderbergh spoglia la saga di Ocean’s da tutto il luccicante glam della vita d’alto borgo e la trapianta nella fangosa e rozza Carolina del Nord, senza per questo perdere in brillantezza.
Che Steven Soderbergh sia un genio del cinema è un fatto già ampiamente assodato fin dal 1989, quando col suo film d’esordio Sesso, Bugie e Videotape vinse la Palma d’Oro a Cannes diventando (all’epoca) il più giovane regista a riuscire nell’impresa. E il suo cinema, da lì in avanti, ha sempre raccontato le imprese, se vogliamo, che siano esse vertiginose rapine in eleganti casino compiute da ladri altrettanto eleganti, guerre al cartello, rivoluzioni cubane, rivalse legali o spettacoli di spogliarello maschile.
Con Logan Lucky, l’arista cinematografico di Atlanta (il termine artista è doveroso perché quello di regista sarebbe riduttivo: nella sua carriera è stato regista, sceneggiatore, produttore, direttore della fotografia, montatore e perfino attore in qualche rara occasione) è tornato all’heist movie della saga di Ocean’s ma lo ha trascinato nel fango degli Stati Uniti del sud e lo ha popolato di personaggi inusuali, mai parossistici, sempre spassosi e profondamente umani.
Channing Tatum ed Adam Driver sono Jimmy e Clyde Logan, due fratelli inguaiati che per svoltare definitivamente le loro miserande vite decidono di organizzare la rapina perfetta svaligiando il caveau della Charlotte Motor Speedway. Continuare a parlare della trama di questo splendido e coloratissimo heist movie sarebbe un peccato, perché come ogni heist movie che si rispetti deve essere scoperto gradualmente, sorprendente scena per sorprendente scena.
Dunque per questa recensione faremo le cose in maniera un po’ diversa dal solito: come Jimmy Logan, che affisso al frigorifero ha un foglio con su scritte le dieci regole per attuare la rapina perfetta, vi spiegherò in dieci punti perché non potete perdervi il nuovo film di Soderbergh, che ritorna alla regia cinematografica dopo ben 4 anni.
10 – E’ un film di Steven Soderbergh, e ogni film di Steven Soderbergh merita la vostra attenzione.
09 – E’ un film corale con un grande cast che comprende, oltre Channing Tatum e Adam Driver, un divertito e divertente Daniel Craig (sempre felicissimo e ispiratissimo quando può allontanarsi dal suo odiato James Bond) e un inedito Seth MacFarlane coi baffi.
08 – Riderete ad ogni scena …
07 – … grazie alla brillante, irriverente sceneggiatura dell’esordiente Rebecca Blunt, che per la rapina dei protagonisti imbastisce uno svolgimento diabolicamente intelligente dal risvolto assolutamente imprevedibile.
06 – Ci si farà gioco di George R.R. Martin e dei suoi attesissimi e sempre rinviati romanzi risolutivi della saga de Il Trono di Spade, The Winds of Winter e A Dream of Spring.
05 – Joe Bang, l’esaltato galeotto interpretato da Daniel Craig, realizzerà una bomba con degli orsetti gommosi. Vorreste davvero perdervi un film in cui degli orsetti gommosi vengono usati per realizzare una bomba?
04 – C’è un tizio chiamato L’Orso che vive nel bosco e indossa un costume da orso bruno.
03 – E’ un film di rivalsa, di underdog e redneck che vogliono ribellarsi al sistema, di ladri buoni e guasconi per cui vale la pena fare il tifo e ai quali vi affezionerete.
02 – Il finto accento del sud del bravissimo Channing Tatum è impagabile e il personaggio di Adam Driver è esilarante.
01 – A rischio di ripetermi: questo è un film di Steven Soderbergh, e ogni film di Steven Soderbergh merita la vostra attenzione.