Dark Horse Presenta n. 1: Recensione

Pubblicato il 1 Dicembre 2011 alle 11:05

Per celebrare i 25 anni di vita editoriale, la Dark Horse rilancia la storica testata antologica che ospita inedite graphic novels di alcuni dei più grandi autori americani. La nuova serie arriva in Italia sotto l’egida Bao.

Dark Horse Presenta n. 1

Autori: Frank Miller, Paul Chadwick, Neal Adams, Harlan Ellison, Geof Darrow, Howard Chaykin, Carla Speed McNeil, Richard Corben, Patrick Alexander, Michael T. Gilbert, David Chelsea, Mike Mignola, Guy Davis.
Casa editrice: Bao Publishing
Provenienza: USA
Prezzo: € 8,50
Data di pubblicazione: Novembre 2011

Iniziata nell’86 e chiusa nel 2000 a quota 158 numeri, Dark Horse Presents ha dato la luce ad opere fondamentali come Sin City di Frank Miller, Hellboy di Mike Mignola o The Goon di Eric Powell e riparte oggi con un nuovo formato, a colori anziché nel bianco e nero che contraddistingueva la versione precedente, trimestrale e con una foliazione di 80 pagine che potrà variare nei prossimi numeri.

Non cambia però il livello altissimo degli autori, molti dei quali già ospitati in passato sull’antologia. Il primo numero si apre con una storia autoconclusiva di Concrete, il buon samaritano dal corpo di pietra e dal cuore umano creato da Paul Chadwick proprio su Dark Horse Presents. Si tratta di una storiellina di otto tavole, non eccezionale ma gradevole, strutturata su un paio di casualità. Buona anche la resa grafica, realistica, con ottimi chiaroscuri e l’illuminazione artificiale della città a variare l’aspetto cromatico delle vignette.

Sempre fantastico nella caratterizzazione dei personaggi Howard Chaykin qui presente con la prima parte di Marked Man in cui seguiamo le vicende di un gruppo di rapinatori. Troppo presto per dire dove andrà a parare la storia ma i dialoghi sono accattivanti e lo stile grafico dell’autore è inconfondibile, con i consueti mascelloni e tante belle ragazze discinte, esaltati dalla colorazione raffinata di Jesus Aburto.

Dopo Batman Odyssey, Neal Adams continua ad andarci giù pesante con realismo e violenza presentando la prima parte di Blood. A prima vista sembra essere in arrivo uno di quei supereroi splatter ultraviolenti tipo Spawn o The Darkness. Certo, l’avvio è intrigante e i disegni sono di grande impatto illuminati dal bravo Moose.

Scivola via piacevolmente anche il primo capitolo di Finder: Terzo Mondo di Carla Speed McNeil, una vicenda deliziosamente surreale, lievemente allucinata e con dei risvolti spiazzanti. I disegni mescolano bene cartoon-style e realismo, colorati da Jenn Manley-Lee e Bill Mudron.

Delude Mr. Monster contro Oooak! di Michael T. Gilbert, banalissima e poco divertente parodia dei fumetti supereroistici anni ’60 di Jack Kirby e Stan Lee con il solito stile grafico retrò. Molto più bravo e pungente il nostro Leo Ortolani col suo Rat-Man.

Interessante l’intervista a Frank Miller che, dopo le polemiche di stampo politico delle ultime settimane, torna finalmente a parlare di fumetto di puro intrattenimento. L’autore introduce la sua nuova opera, Serse, prequel di 300, di cui vengono presentate anche le prime quattro tavole che denotano un ritorno al bianco e nero. Ci si allontana dunque dal taglio orizzontale delle tavole che contraddistingueva 300 per la più convenzionale struttura verticale. Di Miller anche la copertina di questo primo numero di Dark Horse Presenta con tanto di cavallo nero ad omaggiare il nome della testata e della casa editrice indipendente americana.

Lo scrittore di fantascienza Harlan Ellison è presente con “Che strano: un uomo minuscolo”, un racconto breve in prosa su di un uomo che inventa un lillipuziano. Una vicenda grottesca, ben congegnata, con un doppio finale fortemente perturbante. Il racconto era stato pubblicato in USA su Realms of Fantasy e viene qui inserito per i lettori italiani con l’illustrazione di Leo e Diane Dillon.

Richard Corben, maestro del fanta-horror, ci porta su Mondo Fango, prima parte di una trilogia. Quanto lontano possa spingersi l’autore con tre storie di otto tavole è difficile dirlo. L’avvio non sembra originalissimo ma i personaggi e l’ambientazione post-apocalittica in uno sfumato bianco e nero creano la giusta atmosfera.

Presente in esclusiva solo per i lettori italiani Lo spirito del Natale di Mike Mignola che, in assenza di Hellboy, ci presenta un diavolo più sui generis che ha deciso di possedere un bambino nel giorno più sbagliato dell’anno. Una favola delicata con i caratteristici disegni di Guy Davis e la colorazione suggestiva di Dave Stewart.

David Chelsea ci presenta Snow Angel, la bambina in grado di diventare un’angelica supereroina per raddrizzare piccoli torti. Un personaggio che sembra uscito dal Corriere dei Piccoli e che difficilmente potrà essere gradito dai lettori più maturi a cui l’antologia è destinata.

Si chiude con le strampalate e trasversali strisce comiche di Patrick Alexander.

Era una delle testate più attese dell’anno, non delude le aspettative e raccoglie il testimone dalla vecchia Dark Horse Presents proseguendone la corsa con altrettanta efficacia. D’altronde una rassegna così sontuosa di grandi autori non lasciava molti dubbi e con certi nomi in copertina è una rivista che si vende da sola.

Voto: 7 1/2


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