Starting Point 17: Nemesi S.p.a. (Il fumetto e la sua distribuzione)

Pubblicato il 12 Dicembre 2011 alle 19:25

Questo articolo parla di distribuzione… Al che direte: e il titolo che c’entra? C’entra perchè la parola “nemesi” viene dal greco “nemo”: “distribuire”, nello specifico “distribuzione di ciò che a uno si addice, secondo giustizia”. Soddisfatti? Penso di no, no perchè “nemesi” oltre all’idea di “giustizia” (la dea mitologica dava a ciascuno il suo e vendicava i delitti impuniti) richiama anche quella di “nemico”, allora perchè associare “distribuzione” e “nemesi”?

Se Nemesis aveva il compito di mantenere l’armonia tra gioie e dolori riequilibrandone il rapporto, stessa cosa dovrebbe fare un distributore consigliando alle fumetterie cosa prendere e in che quantità e dare agli editori dati su cui calibrare scelte editoriali e tirature in modo da mantenere il sistema in equilibrio, se questo però non avviene il distributore può diventare addirittura un antagonista.

Cerchiamo quindi di ripercorrere gli avvenimenti in ambito “distributivo” di questo ultimo anno e mezzo partendo da alcune date significative:

Settembre 2010: Italycomics introduce la possibilità di reso dei propri prodotti e al contempo, per motivi economici, riduce lo sconto al distributore che, di conseguenza, lo abbassa anche alle fumetterie. La proposta incontra scarso successo, anche perchè legata all’acquisto di un pack di prodotti della casa editrice con l’obbligo di esposizione, e da origine ad uno scambio di battute molto duro tra alcune fumetterie e Paolo Accolti Gil, papà di Italycomics. Questa notizia non è direttamente legata alla distribuzione, ma ci serve perchè introduce argomenti al centro del dibattito attuale.

Novembre 2010: gli arretrati Planeta spariti dalla circolazione ormai da mesi riappaiono sugli scaffali di Alastor a Lucca Comics.

Dicembre 2010: Pan Distribuzione firma un accordo con Bonelli per distribuirne gli arretrati in fumetteria.

Gennaio 2011: viene ufficializzato l’ingresso di Messaggerie Libri nel settore della distribuzione di fumetti, i suoi primi esclusivisti sono GP Publishing, d/visual (ufficializzata a maggio), Coconino/Fandango Libri, Comma 22 (tutti ex esclusivisti Pan).

Aprile 2011: Italycomics annuncia di stare pensando ad un’autodistribuzione, messa poi in atto a partire da settembre/ottobre 2011.

Aprile 2011: Me.Li. Comics annuncia un reso del 20% sui suoi esclusivisti, esclusa Comma 22; l’annuncio verrà confermato a Lucca Comics 2011.

Aprile/Maggio 2011: Me.Li. Comics avvia la sua attività come distributore e vara il mensile Premiére, gratuito, disponibile online e distribuito 30 giorni prima della data di chiusura degli ordini (tutte caratteristiche più volte richieste dalle fumetterie agli altri distributori), attraverso il quale annuncia le novità dei suoi esclusivisti.

Giugno 2011: Tunué passa a Messaggerie.

Giugno 2011: Alcune fumetterie valutano una azione legale contro Me.Li. Comics, rea, a loro avviso, di discriminare le fumetterie, registrate in Camera di Commercio come librerie, non concedendo loro le condizioni di vendita garantite alle librerie di varia.

Luglio 2011: Italycomics sul sito ecomics.it dà vita al Previews Italia, rivista online che raccoglie mese per mese le novità della casa editrice e degli esclusivisti Alastor.

Agosto 2011: Daniele Piccapane, responsabile commerciale di Alastor, annuncia in un’intervista rilasciata a Max Favatano che si starebbe studiando la possibilità di reso totale per le fumetterie, l’introduzione di una figura professionale che faccia da consulente nell’ordinazione del materiale e lo svecchiamento del sito Alastor.biz.

Settembre 2011: Edizioni Arcadia lascia Pan Distribuzione e Mario Taccolini, il proprietario, dichiara sul forum di Comicus: “Le Edizioni Arcadia non sono più distribuite da Pan, l’obiettivo di Pan Distribuzione è sempre stato quello di vendere i fumetti Panini: gli altri editori li tratta di malavoglia quando è in buoni rapporti, figuriamoci adesso che abbiamo litigato”.

Novembre 2011: BD Edizioni lascia Pan Distribuzione per Messaggerie e il CEO Marco Schiavone dichiara al blog della fumetteria Antani Comics: “Ci siamo trovati meglio in un momento storico in cui tra Pan e Panini c’era una sana rivalità e il distributore, guidato da Bertani, cercava di rendersi più autonomo. Ora così non è più e si è persa la complicità che c’era. Se oggi sono indeciso se comprare o no un titolo non posso discuterne a Modena”. Quest’ultima frase in particolare fa tornare alla memoria la vicenda dei diritti Avatar di cui BD sembrava essere esclusivista, mentre alla scorsa Lucca Panini Comics ha annunciato la pubblicazione di un titolo molto forte come “Crossed”.

Dicembre 2011: Planeta rompe definitivamente con Alastor e vieta a quest’ultima di distribuire i propri prodotti per la restante durata del contratto.

Da questa breve cronistoria si possono evincere diversi spunti interessanti su cui vorrei avviare un dibattito con voi, vediamone alcuni:

– L’immobilismo che aveva caratterizzato il settore distributivo sembra essersi sbloccato con l’ingresso di Messaggerie. Le richieste delle fumetterie sembrano, però, ancora lontane dall’essere soddisfatte e le condizioni di vendita proposte da Me.Li., diverse da quelle per le librerie di varia, hanno portato addirittura alla valutazione di un’azione legale.

– Vedremo mai il reso totale nel mondo della distribuzione di fumetti? Quanto potrebbero trarne giovamento le fumetterie? Sarebbe decisivo per la loro salute economica?

– Pan Distribuzione si sta sempre più concentrando sulla sola Panini (e gli arretrati Bonelli), con atteggiamenti che la fanno percepire agli altri editori come un avversario e non un alleato nel processo di selezione dei titoli da comprare e di calibrazione delle tirature (vedi dichiarazioni di Arcadia e BD).

– Italycomics, in un momento in cui sta pubblicando titoli molto forti come “A Game of Thrones”, opta per distribuirsi in proprio aumentando così i margini di guadagno, ma forse perdendone in visibilità e diffusione… O forse no?

– C’è spazio per i piccoli e i piccolissimi nel sistema distributivo attuale? A tal proposito vi ricordo anche l’iniziativa di Golden Distribution del gruppo Tespi, proprietario anche di Nicola Pesce Editore.

– Star Shop Distribuzione proverà a svolgere un ruolo più significativo nel panorama distributivo o rimarrà in una posizione defilata? L’intervista fatta a Sergio Cavallerin da Francesco Settembre farebbe propendere per la seconda ipotesi.

– La rottura tra Planeta e Alastor proprio sotto Natale risulta molto penalizzante per tutti i soggetti coinvolti (dall’editore, al distributore, fino al lettore), ma in particolare per le fumetterie che si ritrovano senza volumi importanti da proporre per i regali. Quali saranno le motivazioni dietro a questa scelta? Il contratto tra le due aziende prevede la possibilità di una decisione unilaterale di questa portata o l’azione di Planeta è indebita?

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