Slaine Uccisore di Demoni: Recensione
Pubblicato il 28 Novembre 2011 alle 10:20
Continua l’avvincente e violenta saga di Slaine, il guerriero celtico di Pat Mills, uno dei nomi fondamentali del fumetto Made in UK, in uno splendido volume pubblicato da Magic Press, con i disegni di maestri del calibro di Glenn Fabry!
Slaine Uccisore di Demoni
Autori: Pat Mills (testi), Glenn Fabry, Greg Staples, Dermot Power, David Lloyd (disegni)
Casa Editrice: Magic Press
Provenienza: UK
Prezzo: € 15,00, 21 x 27, pp. 160, col. e b/n
Data di pubblicazione: novembre 2011
Quando si riflette sulla portata rivoluzionaria e innovativa del fumetto britannico, i nomi ricorrenti sono sempre gli stessi: Alan Moore, Grant Morrison, Neil Gaiman, Peter Milligan e qualcun altro. Ma poche volte viene citato uno sceneggiatore che ha ricoperto un ruolo fondamentale per lo sviluppo e l’evoluzione dei comics Made in UK: Pat Mills. Costui è meno celebre del Bardo di Northampton, per esempio, o del folle scozzese che ci delizia con Batman e numerosi capolavori. Tuttavia, Mills non è una figura di secondo piano.
È stato innanzitutto il primo, storico editore di 2000 AD, la rivista che ha fatto conoscere autori trasgressivi come non mai; ha collaborato con Warrior e Crisis!, ha realizzato riuscite sequenze di Judge Dredd e di Nemesis The Warlock, tra le altre cose. E’ ricordato per essere l’autore di Charlie’s War, uno dei fumetti anti-militaristi più rilevanti di tutti i tempi, nonché dell’eversivo Marshall Law, agghiacciante e spietata satira dei supereroi.
E non è trascurabile il suo apporto alle storie di Slaine, brutale guerriero celtico che per molto tempo costituì il piatto forte di 2000 AD. Il suo serial potrebbe essere definito fantasy e infatti rientra a pieno titolo nel genere; ma, rispetto ad altri comics analoghi, c’è un grado di efferatezza superiore, non privo di elementi provocatori. Mills ha svolto ricerche sugli usi e i costumi celtici, le credenze e le tecniche di battaglia, e lo stesso si può dire per gli invasori romani, avversari del personaggio.
Magic Press pubblica con regolarità le storie di Slaine e se non le conoscete, il più recente volume, Slaine Uccisore di Demoni, può costituire un buon punto di partenza per il neofita. Gli episodi qui inclusi sono particolarmente aggressivi nei toni e nelle situazioni descritte. Non bisogna dimenticare infatti che Mills venne alla ribalta negli anni ottanta, in piena epoca Thatcher, e la rabbia socio-politica ha influenzato la sua ispirazione. In questa sequenza Slaine si confronta con i romani invasori e Mills si pone chiaramente dalla parte dell’eroe, considerato come simbolo di ribellione contro l’ordine costituito.
Non mancano istanze anti-cattoliche e l’esaltazione del paganesimo, interpretato come esempio di libertà di pensiero e individualismo, il tutto con il pretesto di una saga fantasy. Ciò non significa che gli estimatori del genere sword and sorcery non avranno pane per i loro denti: ci sono battaglie, maghi, streghe, mostri orripilanti, demoni, sangue, mutilazioni; ma a differenza, per esempio, delle storie di Conan o di Elric (perlomeno quelle a fumetti), Mills delinea l’eroe in modo molto più brutale: Slaine, infatti, non esita ad uccidere donne e bambini, visti come oppressori. Da un punto di vista superficiale, può sembrare eccessivo e discutibile. Tuttavia, come scrive Mills nell’introduzione, in quell’epoca di scontri accesi tra romani invasori e popoli celtici, le donne e i bambini romani erano considerati nemici e basta e, nelle guerre, si agiva di conseguenza. Non è giustificabile; ma plausibile. E la plausibilità, al di là dello sfondo immaginifico della narrazione, è uno dei dettagli più interessanti dell’opera.
Mills gioca poi con una tematica tipica dei miti pagani, quella dell’eroe che discende negli inferi per ritornare nel mondo terreno dopo svariati anni. L’autore imbastisce tale story-line con classe impeccabile e ci sono molteplici registri narrativi, con rimandi alla poesia orale e alla tradizione lirica dei canti anglosassoni. E c’è, di tanto in tanto, un pizzico di ironia che alleggerisce l’atmosfera cupa della trama. E l’ironia torna pure nell’episodio conclusivo, illustrato dal magnifico David Lloyd di V for Vendetta, in cui Mills si diverte con i cliché dei game-book a tematica fantasy (tale idea è stata recentemente ripresa da Mike Carey in un numero di The Unwritten).
La parte grafica è spettacolare: oltre a Lloyd, gli altri penciler sono Glenn Fabry, copertinista di Preacher, Greg Staples e Dermot Powers. Di fatto i tre artisti usano una meravigliosa tecnica pittorica e riescono a rappresentare la prestanza fisica di Slaine, la mostruosità dei demoni, la carica erotica dei sensuali personaggi femminili, la farsesca e grottesca comicità del nano Ukko, amico non tanto fedele di Slaine, e sanno evocare visivamente le emozioni intense e i violenti stati d’animo (quasi simili alle istanze romantiche dello sturm und drang) dei character coinvolti. Nel complesso, dunque, il volume è, oltre che un’ottima opera da leggere, un’intrigante collezione di quadri. Da segnalare, infine, la cura dell’edizione Magic Press, la qualità di stampa e la cover gallery finale. Se già seguite Slaine, questa nuova uscita non vi deluderà. Ma se ancora non conoscete l’estro di Pat Mills e la valenza seminale del guerriero celtico sarebbe un delitto trascurarla.