Supergirl 3×05 – Damage | Recensione

Pubblicato il 8 Novembre 2017 alle 15:00

Kevin Smith (Clerks, Dogma) dirige l’episodio di questa settimana!

Continua il momento positivo per Supergirl che, dopo il buon episodio della scorsa settimana – la nostra recensione qui, con questo quinto episodio intitolato Damage probabilmente realizza uno degli episodi più riusciti non solo di questa stagione ma idealmente anche della seconda parte della precedente.

Con il ritorno di Morgan Edge sulla scena infatti si riprendono le fila del drammatico finale della quarta stagione. L’invasione daxamita era stata respinta grazie alla bomba “al piombo” di Lena ma è possibile che quel congegno abbia avuto effetto anche sugli umani e nello specifico sui bambini? Edge inizia così una campagna denigratoria nei confronti della Luthor e toccherà a Sam e Kara cercare di scagionare l’amica. Intanto Alex ha preso la sua decisione e sta per rompere la relazione con Maggie.

L’episodio si muove quindi su due binari paralleli ovvero quello investigativo di Kara e quello sentimentale di Maggie.

Per quanto riguarda il primo Kevin Smith sembra strappare una pagina dal Superman fumettistico anni ’90 dando al plot un taglio giornalistico-investigativo che permette a Melissa Benoist di far crescere il personaggio di Kara e dare consistenza ad una Supergirl che compare in maniera più preponderante solo nella parte finale dell’episodio.

Seppur Morgan Edge dimostra i suoi limiti come villain – monodimensionale e poco carismatico – il suo piano è semplice ma efficace nel costringere Lena a confrontarsi con la sua eredità di Luthor e Supergirl a confrontarsi invece con la sua più alta tempra morale.

Sono questi i due cardini dell’episodio e che Smith, e gli sceneggiatori, riesco bene a rendere in due separate occasioni. La prima volta in un serratissimo dialogo fra Kara e Lena: è possibile che “fare del male” sia insito nel DNA di Lena in quanto Luthor ed è possibile che ci sia speranza di redenzione anche quando tutte le azioni sono mosse dalle buone intenzioni?

La seconda volta nel teso dialogo fra Supergirl e Edge: il villain prova a dimostrare all’eroina quanto i suoi sforzi siano sempre vani e la sua moralità fallace, uomini come lui troveranno sempre un modo per farla franca perché l’eroe non ha il coraggio di prendere decisioni drastiche.

Damage ha anche il merito di evidenziare l’ottima alchimia fra Melissa Benoist, Katie McGrath e Odette Annable. Le tre riescono ad interagire in maniera eccellente costruendo una connessione credibile fra i personaggi ed una tensione che gli spettatori vedono crescere episodio dopo episodio: quando Supergirl e Lena Luthor arriveranno all’inevitabile scontro? quando la trasformazione di Sam in Reign sarà completa dopo l’ennesimo drammatico passo avanti nel finale dell’episodio?

L’altro binario narrativo è quello che porta al capolinea la romance fra Maggie e Alex. Quello che era stato uno dei momenti migliori della quarta stagione soprattutto dal punto di vista narrativo, riuscendo nella non facile impresa di coinvolgere emotivamente gli spettatori, si conclude in maniera banalmente prolissa e stereotipata. Per quanto le due attrici in particolar modo negli ultimi episodio abbiano cercato di rendere vibrante e tesa la fine della relazione fra i due personaggi la decisione giunge quasi come una liberazione e la scena di break-up sex non è altro che l’ennesima prova di una scarsa chiarezza di intenti degli sceneggiatori che condiscono poi il tutto con dialoghi poco incisivi e mai convincenti.

Se il precedente episodio aveva quindi iniziato ad esaminare l’idea di fede, quello di questa settimana tocca invece l’idea di etica e morale. Oltre ad essere intimamente legate alla mitologia supermaniana, questi sono temi importanti che possono trovare risonanza negli spettatori ed aiutare ad affrontare temi di scottante attualità ma solo se affrontati in maniera intelligente e tenendo sempre presente che si tratta di uno show sui supereroi.

Damage è tutt’altro che un episodio perfetto essendo appesantito da alcuni dialoghi lacunosi e da qualche ingenuità oltre che dalla sotto-trama eccessivamente artefatta di Maggie e Alex – giunta per fortuna a conclusione –  ma dimostra una solidità nello svolgimento che spesso manca alla serie CW ed è impreziosito da una performance davvero convincente del trio composto da Melissa Benoist, Katie McGrath e Odette Annable.

Plauso va anche alla regia di Kevin Smith che fa valere tutta la sua esperienza rendendo coese le due parti di un plot che seppur abbastanza lineare viene giostrato in maniera sempre dinamica dal regista di Clerks il quale, da sempre avido lettore di fumetti e geek dichiarato da tempi non sospetti, scandisce azione ed interazione fra i personaggi come se davvero ci trovassimo a sfogliare un albo a fumetti utilizzando tutti gli stilemi e rimandi che i fan di vecchia data vorrebbero vedere trasposti ogni settimana in uno show basato su supereroi.

Speriamo quindi che questo momento positivo dello show continui e la qualità generale migliori!

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