Giorgio Cavazzano: intervista al Maestro dell’arte disneyana e non solo – Lucca Comics & Games 2017
Pubblicato il 7 Novembre 2017 alle 17:25
Cinquant’anni di carriera e tanti grandi autori da ricordare: da Sclavi a Hugo Pratt.
Trovarsi di fronte al maestro Giorgio Cavazzano è come avere davanti un pezzo di storia del fumetto.
Oltre cinquant’anni di carriera come disegnatore, soprattutto nel segno della Disney e dei character che ne hanno segnato il successo. Grazie alla gentile concessione di Panini Comics abbiamo avuto la possibilità di intervistare il maestro Cavazzano durante il Lucca Comics & Games 2017.
Maestro Cavazzano, ha superato i cinquant’anni di carriera. Ha avuto un percorso folgorante iniziando sin da giovanissimo a collaborare con la Disney, sembrerà una domanda scontata ma: è soddisfatto della sua carriera?
Moltissimo, non avrei mai immaginato di avere così tanto entusiasmo e di fare un lavoro capace di regalarmi così tanta voglia di mettermi continuamente in gioco e di voler creare sempre qualcosa di nuovo.
Nella sua carriera ha fatto tutto ciò che un grande disegnatore potrebbe mai desiderare, ma c’è qualche sogno che è rimasto ancora nel cassetto?
Devo dire che i cassetti cerco sempre di aprirli. Sognare è bellissimo ma cerco di vivere il più possibile nella realtà e di renderla più concreta possibile.
Lei non ha lavorato solo per la Disney. Una della sue collaborazioni più celebri riguarda la serie Altai & Jonson, realizzata assieme a Tiziano Sclavi. Cosa può dirci riguardo quell’esperienza e riguardo a Tiziano Sclavi?
Grazie a Tiziano ho capito che potevo avere uno stile parallelo a quello disneyano. Ricordo che iniziai la serie di Altai & Jonson disegnando in un modo, e la chiusi disegnando in un altro. Sclavi mi ha aiutato molto in questo processo di maturazione di uno stile parallelo.
A proposito di Sclavi, lei ha da pochissimo realizzato uno dei Grouchini che la Sergio Bonelli Editore ha presentato e messo in vendita proprio qui al Lucca Comics & Games 2017. Com’è stato lavorare su Groucho?
Mi sono divertito molto. Lo sceneggiatore della storia che è Francesco Artibani è un autore con il quale avevo già collaborato quindi non ho incontrato alcuna difficoltà durante quest’esperienza, ed anzi devo dire che ho scoperto un Groucho così straordinario che penso meriterebbe di avere più storie autonome.
L’amore ed il legame con Disney nacque prima ancora che iniziasse a collaborarci?
Bé iniziai a lavorare con Disney che avevo 14 anni, ero davvero molto piccolo, perciò molto di quel mondo lo conobbi lavorandoci da giovane. Non conoscevo ancora autori come Carl Barks, li ho apprezzati nel tempo. Quindi direi che amore e carriera sono andati di pari passo nei confronti di Disney.
Nel corso di quest’anno è stato pubblicato Topo Maltese, una storia da lei disegnata che omaggia Hugo Pratt e che celebra i suoi cinquant’anni di carriera. Molti l’hanno già definita un capolavoro. Cosa ne pensa?
Credo che sia stato il miglior modo per omaggiare il grande Hugo Pratt e celebrare i miei cinquant’anni di carriera. Pratt era un mio amico, e sono contento di aver fatto qualcosa che lo rievocasse. Mi fa molto piacere che sia considerato un capolavoro, sicuramente è un qualcosa di livello.