di[e]ce vol. 1 di Otoh Saki e Kana Yamamoto: Recensione
Pubblicato il 30 Novembre 2011 alle 08:30
Goen propone al pubblico italiano “di[e]ce”, josei soprannaturale scritto da Otoh Saki e illustrato da Kana Yamamoto.
di[e]ce vol. 1
Autore: Otoh Saki (testi), Kana Yamamoto (disegni)
Editore: Goen
Provenienza: Giappone, 2007
Prezzo: € 4,95
Anno di pubblicazione: 2011
Kazuki Naruse, studente del primo anno all’istituto Seitoko, è un campione di videogames, conosciuto con il nome di King e imbattibile anche nel mondo reale.
Suo grande amico e unico in grado di tenergli testa, il presidente del consiglio studentesco, Haruki Koutake, con il quale il ragazzo condivide molte somiglianze, fisiche e non.
Il giorno del loro sedicesimo compleanno, tuttavia, qualcosa di misterioso accade, e viene intimata l’evacuazione dalla scuola. Si attiva così un gioco mortale che coinvolge l’intero istituto e unisce inevitabilmente i destini di Kazuki e Haruki.
Goen propone al pubblico italiano “di[e]ce”, josei soprannaturale scritto da Otoh Saki e illustrato da Kana Yamamoto. La serie è composta da sei volumi.
Lo stile della Yamamoto è sicuro e consolidato, dalle linee sottili e precise, e che pone attenzione ai dettagli, senza tuttavia calcare troppo la mano, per un disegno che nel complesso si mantiene piuttosto leggero.
Il character design fa riferimento al classico modello dei bishonen, per figure dal look curato ma scontato e banale, più vicino al gusto di certi shojo che non dei josei, generalmente più asciutti nelle forme, e pertanto i disegni rientrano nella media di altri titoli simili. Questo si riflette anche nella composizione delle tavole, dalla gabbia libera e destrutturata.
La narrazione pecca di coerenza e organicità, per uno storytelling confusionario e caotico, cui si aggiunge l’assenza di una netta distinzione tra i personaggi, sia a livello caratteriale che grafico, che rende difficoltoso seguire la trama, in special modo nelle sequenze d’azione più movimentate, dove le personalità dei protagonisti alternano senza logica coerente momenti di debolezza a momenti di straordinaria presenza di spirito.
Il ritmo delle vicende si mantiene sostenuto per tutto il volume, il che facilita la lettura, ma non si accompagna ad un’adeguata presentazione del gioco e dei personaggi, lasciando la sensazione che si voglia costruire un’atmosfera di mistero a tutti i costi. Ben realizzato invece il parallelismo tra la finzione dei videogiochi e la realtà in cui Kazuki è obbligato a trattenersi.
Il risultato è in ogni caso uno sviluppo della trama che non dà il giusto respiro ad elementi che potrebbero invece fungere da interessanti anticipazioni e/o rivelazioni sul rapporto tra Kazuki e Haruki e sulle numerose coincidenze che li accomunano. Da questo punto di vista, la connotazione dei due risente in larga misura dell’esperienza della Yamamoto nell’ambito del circuito delle doujinshi shonen ai, che dà vita ad alcune ambiguità caratteriali non intenzionali che accentuano la confusione di due caratteri non ben strutturati dall’inizio.
L’edizione proposta da Goen è ben confezionata, per volumi di piccolo formato con sovraccoperta, con inserto a colori su carta lucida. L’albo presenta rilegature solide, ed è stampato su carta bianca un po’ trasparente, ma che tiene abbastanza bene i neri. Il rapporto qualità-prezzo è in ogni caso proporzionato.
In conclusione “di[e]ce” è una lettura deludente, che vorrebbe incuriosire ma che finisce troppo spesso con il confondere e rimanere avviluppata su se stessa.