I migliori 10 film di Woody Allen
Pubblicato il 10 Dicembre 2017 alle 12:45
In attesa dell’uscita del suo nuovo lavoro, Wonder Wheel, ripercorriamo insieme la leggendaria carriera di uno degli artisti più importanti del XX secolo.
Con una media quasi perfetta di un film all’anno fin dall’esordio nel 1966, il classe 1935 Woody Allen inizia ad intravedere l’impressionante traguardo dei 50 lungometraggi (l’imminente Wonder Wheel, che lo vedrà collaborare per la prima volta con Kate Winslet, sarà la sua 48esima opera).
Attore, regista e soprattutto sceneggiatore (detiene tutt’ora il record per il maggior numero di nomination ricevute nella categoria Miglior Sceneggiatura Originale, 16 con 3 vittorie), Woody Allen è da oltre cinquant’anni il punto di riferimento della commedia americana: mantenendo lo status del più “europeo” fra gli artisti statunitensi (i suoi idoli di sempre sono Fellini e Bergman) ha saputo flirtare con tantissimi generi, dal fantasy alla satira, dal thriller hitchcockiano al dramma, sempre però riadattandoli al suo stile teatrale, sofisticato e unico.
In attesa di vedere quelli che arriveranno nei prossimi anni, questi sono i suoi dieci migliori film.
10 – Irrational Man (2015)
Mescolando le atmosfere di Hitchcock alla filosofia (che il protagonista, lui stesso filosofo,riduce a “masturbazione verbale”) Woody Allen usa il suo tocco unico per elaborare un noir raffinato e divertente, meno tragico e oscuro di Ombre e Delitti e meno cinico e disincantato di Match Point. La chimica fra Emma Stone e Joaquin Phoenix (con una panza già mitologica) impreziosisce i dialoghi e le situazioni magistralmente orchestrate dal regista.
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09 – Amore e Guerra (1975)
Tra strizzatine d’occhio al cinema di Ingmar Bergman e alla letteratura di Tolstoj e Dostoevskij, Woody Allen abbandona quasi del tutto la comicità slapstick dei primi film in favore di una più verbale, meno farsesca e più scorrevole. Battute indimenticabili a palate (“il sesso è la cosa più divertente che abbia fatto senza ridere!”) costellano un’opera complessa e affilata sui tanti aspetti della vita e le sue ambivalenze.
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08 – Crimini e Misfatti (1989)
Una parabola sulla moralità, il potere e il classismo capace costantemente di mutare i propri toni e alternare magistralmente delicatezza e tensione, gravitas e leggerezza, offrendo una serie sconfinata di riflessioni e chiavi di lettura tanto sulla società di allora quanto su quella contemporanea.
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07 – Prendi i Soldi e Scappa (1969)
Tra indimenticabili gag sagacemente slapstick e il coinvolgente stile da falso documentario, Prendi I Soldi e Scappa rimane ancora oggi fra i film più divertenti che Allen abbia mai realizzato: tra inettitudine e accanita sfortuna, la vicenda del protagonista Virgil Starkwell è straripante di eccentricità e battute d’antologia.
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06 – Broadway Danny Rose (1984)
La terza collaborazione consecutiva con Mia Farrow (dopo Una Commedia Sexy In Una Notte Di Mezza Estate e Zelig) coincide con quella che è probabilmente la miglior prova del Woody Allen attore: un aspetto del suo straripante talento che molto spesso viene dimenticato (Allen è prima di tutto uno sceneggiatore), ma che in Broadway Danny Rose è impossibile non notare grazie all’umanità, alla gentilezza e all’umanità che l’interprete riesce a trasmettere attraverso il suo personaggio.
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05 – Hannah e le Sue Sorelle (1986)
Nove anni dopo aver scritto una delle migliori protagoniste femminili della storia del cinema, Woody Allen strafa in Hannah e le Sue Sorelle partorendo le vite, i dubbi, le forze e (soprattutto) i pensieri di Hannah, Lee e Holly, interpretate magnificamente da Mia Farrow, Barbara Herhsey e Dianne West. La carrellata circolare nella scena del ristorante (la trovate qui sopra) è uno dei momenti di cinema più belli di tutta la filmografia di Allen (citata, per altro, nel capolavoro di Quentin Tarantino A Prova di Morte).
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04 – Io e Annie (1977)
Io e Annie mise fine alla prima produzione del cineasta (più prettamente satirica/parodistica/caricaturale) ponendo le basi per le atmosfere più introspettive che avrebbero delineato tutta la parantesi del suo cinema anni ’80. Il film inoltre vanta la presenza di una straordinaria Diane Keaton nel ruolo di quello che forse è il miglior personaggio femminile scritto da Allen e lui, che è un genio, lo sapeva benissimo: non a caso la Keaton ha un numero di battute e di minuti a schermo equivalente a quello del protagonista Alvy (del resto lo si può capire guardando i titoli: quello italiano, che li mette sullo stesso piano, e soprattutto quello originale, Annie Hall, che sottolinea ancora di più quanto sia centrale per il film la figura di questa donna).
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03 – Midnight in Paris (2011)
Fra romanticismo e realismo magico Midnight in Paris racconta una storia magnificamente inventiva, intelligente e dolce. La fotografia sognante di Darius Khondji immortala questa fiaba al di là del tempo in cui Allen ci parla, come solo lui sa fare, di sogni, amore e arte e del fascino che riflettono sull’anima dell’artista.
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2 – Stardust Memories (1980)
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01 – Manhattan (1979)
Tanto lettera d’amore alla città che gli ha dato i natali quanto disincantato autoritratto, Manhattan è soprattutto un inno alla purezza del cinema (non solo per lo straordinario uso del bianco e nero). Mescolando alla perfezione le atmosfere comiche di Io ed Annie con quelle tragiche di Interiors (i due film che avevano preceduto Manhattan) il film travalica i confini di commedia e dramma e, fra tutte le opere di Allen, è quella che più riesce a dipingere la vera essenza della figura dell’artista, riassumendo in se tutti i dogmi del suo cinema: sagacia, divertimento, amarezza e romanticismo.