I Sapienti | Recensione in anteprima
Pubblicato il 3 Novembre 2017 alle 15:00
Il volume numero 21 di SCP ci porta una bande dessinée con molto made in Italy
Siamo nel marzo 1511 e Niccolò Copernico è chiamato all’Università di Ferrara con la scusa di tenere alcune conferenze davanti ai migliori giovani studenti d’Europa. Al suo arrivo trova l’Università scossa dal presunto suicidio di uno studente. Tuttavia un brillante giovane, cui piace usare lo pseudonimo Paracelso, è invece convinto che si tratti di un crimine e intende provarlo con l’aiuto di Copernico, il quale si troverà all’inizio in difficoltà nel collaborare con questo spirito libero.
Nella seconda storia, invece, ci troviamo nell’osservatorio di Uraniborg del regno di Danimarca, nel 1594. La piccola isola scandinava di Vhen è teatro di sanguinosi rituali legati a culti pagani con la luna piena. Galileo Galilei viene inviato da Venezia nel nord dell’Europa per aiutare il celebre astronomo Tycho Brahe. Johannes Von Kepler gli farà da assitente, anche se in realtà avrebbe voluto ben altro ruolo…
In questo volume vengono raccolte le prime due storie, completamente indipendenti, pubblicate in Francia da Soleil come Les Savants, in cui Luca Blengino (già autore dei due volumi de Le 7 Meraviglie, pubblicato da Star Comics in questa stessa collana) tenta di coniugare storia e fantasia in un thriller. E il tentativo, tanto per fugare ogni dubbio, è riuscito in pieno. Blengino utilizza alcuni fatti storici (come l’esistenza dell’osservatorio di Uraniborg, il naso finto di Brahe,…), ma questi fatti sono solo la base su cui poi costruire una storia completamente di fantasia, ma che risulta pienamente credibile, in quanto per l’appunto non svincolata dal dato storico (anche se sentire “il Regno di Venezia” non aiuta ad immedesimarsi nella Storia…).
Le storie costruite sono poi ben strutturate, non risolvendosi nella semplice ricerca di un assassino, ma cercando di mostrare finali più complessi, dove la soluzione del mistero non è così scontata (così nella prima storia, ma soprattutto nella seconda). Il ritmo poi non è mai pedante, la narrazione prosegue veloce senza inutili pause grazie ai vivaci dialoghi tra i personaggi.
Questo avviene anche grazie alle coppie di protagonisti, che sono ben calibrati: nella prima storia poi la coppia è ben differenziata, con un riflessivo Copernico ed un Paracelso fuori dagli schemi, che non risparmiano con i loro dialoghi qualche sorriso al lettore. Nella seconda parte i caratteri sono all’apparenza più simili e Galileo Galilei ruba spesso la scena a Keplero, che parte un po’ in sordina, ma tuttavia nel finale riesce a dimostrare quanto vale davvero.
Ad immergere nell’ambientazione storica ci pensano poi anche i bei disegni di Stefano Carloni (Clémenceau di Ils Ont Fait L’Histoire), che è veramente da apprezzare nel disegno degli ambienti e dei paesaggi, oltre che nella raffigurazione delle vesti, grazie al gusto del particolare che lo contraddistingue. Alcune scene però peccano un po’ di dinamicità.
Un giusto riconoscimento va anche al colorista, Franck Isembert.
Venendo alla confezione dell’edizione italiana, abbiamo un volume brossurato classico per il nostro mercato, con una copertina robusta ed una carta di qualità, come sempre per questa collana.