4 Hoods 0 – Tunnel & Troll | Recensione in anteprima
Pubblicato il 23 Ottobre 2017 alle 15:00
La nuova serie targata Sergio Bonelli Editore debutterà in anteprima a Lucca Comics & Games 2017 con questo albo speciale.
Nato qualche anno fa sul web come puro e semplice divertissement dalla vulcanica mente di Roberto Recchioni, il progetto 4 Hoods ha raccolto consensi e generato un entusiasmo tale da convincere SBE a trasformarlo in una serie regolare che debutterà nella primavera del 2018.
Fra poco meno di due settimane però si potrà avere un assaggio della serie con questo #0 intitolato Tunnel & Troll che sarà in vendita a Lucca Comics & Games 2017 ed in cui facciamo la conoscenza ufficiale, sul campo di battaglia, del quartetto di eroi protagonista della serie: Verde, il carismatico arciere, Rosso, il mago misterioso, Viola, il ladro silente e Barba, il guerriero barbaro.
Non c’è tempo per lunghi prologhi o per articolate back-story, ma solo per eroismo, magia e avventura come recita lo “strillo” della splendida copertina. Il gruppo allora è pronto a penetrare nella caverne di Spaccanuvole, la più alta montagna del continente Aurora, alla ricerca di sconfinate ricchezze oltre il gigantesco portone che porta alla vetta della montagna.
I binari su cui si muove quest’albo sono due: azione umorismo. L’azione è repentina e coinvolgente con i 4 eroi dapprima impegnati contro un gruppo di goblin e poi contro un troll di caverna dandoci un primo assaggio delle loro abilità e dei loro poteri; il tono invece è prettamente umoristico con le “punzecchiature” fra i protagonisti che rendono la lettura piacevolmente scorrevole ma ci forniscono anche importanti indizi sui loro caratteri e sulla loro indole.
Come sottolinea la breve introduzione dell’albo la serie è rivolta ad un pubblico giovane se non giovanissimo ma anche a lettori più grandicelli ed è in questa sinergia che la serie attecchisce e stupisce.
Il character design essenziale strizza l’occhio all’animazione, si cita sempre nell’introduzione e giustamente il fenomeno Adventure Time, ma anche ad un certo fumetto all-ages che attraversa trasversalmente vari continenti e scuole dal Giappone agli USA fino alla BD, mentre Riccardo Torti e Federico Rossi Edrighi coreografano scene d’azione efficacissime forti di una struttura della tavola semplice che esalta ora gli stili di combattimento – resi superbamente e facilmente distinguibili grazie ai particolari mai lasciati al caso come quando Rosso lancia il suo Fulmine Magico – ora i dialoghi sempre pungenti e mai banali o fini sé stessi.
La serie poi attinge a piene mani dalla tradizione del gioco di ruolo – tradizionale “cartacea”, videoludica e ludica – modellando la struttura dell’albo sostanzialmente come quella di una campagna o di un livello di un qualsiasi GDR: piccoli avversari, boss finale – in cui la serie si fa per un attimo “adulta” con la splendida illustrazione del “colpo critico” di Rosso – e completamento della quest con successivo aumento di livello dei personaggi.
Non è una scelta casuale ma mirata ad utilizzare un linguaggio comprensibile, e condiviso seppur declinato in maniera differente, da almeno 4 generazioni di giocatori di ruolo e non solo.
C’è indubbiamente una componente “nostalgica” che incuriosisce i lettori più navigati come la mappa a fine albo o la copertina, splendida, che ricalca la mitica scatola del primo D&D ma non è soverchiante come successo per altre “operazioni” filmiche, televisive e a fumetti degli ultimi anni.
Alla base di 4 Hoods vi è una ricerca e una voglia di coniugare una serie istanze e di farlo nella maniera più “universale” e allo stesso tempo accattivante possibile. Sarebbe sbagliato però giudicare quest’albo solo da un punto di vista formale: a dispetto delle 32 pagine è evidente la voglia degli autori di costruire un mondo in cui il lettore può perdersi, nella più classica tradizione del genere fantasy, ma soprattutto di non svelare troppo dei protagonisti. Chi è la donna misteriosa che ha fatto passare la voglia di cantare a Verde? Dov’è la scuola di magia di Rosso? Dove hanno preso la Chiave per aprire il grande cancello della montagna Spaccanuvole?
Eccola qui l’Avventura: immergersi in una lettura e perdersi in essa. Questo è da subito il cuore pulsante di 4 Hoods.
Ed è anche la marcia in più della serie che così facendo permette ai lettori esperti e meno esperti di poter “fantasticare” sui personaggi, di fare supposizioni e soprattutto incuriosisce aspetto che, fondamentale nelle grandi saghe del passato, è stato quasi accantonato nel moderno story-telling optando per trame spesso convulse e personaggi troppo imballati ma che più in generale sfociano in una mancanza di respiro e freschezza che qui invece abbondano.