Arrow 6×02 – Tribute | Recensione
Pubblicato il 20 Ottobre 2017 alle 20:00
Triplice identità, triplici problemi.
Le conseguenze del cliffhanger della premiere della scorsa settimana – la nostra recensione qui – sono la spina dorsale di questo secondo episodio intitolato Tribute che vede Oliver barcamenarsi in una difficile difesa dall’accusa di essere Green Arrow, con l’ingresso in scena dell’FBI nella persona dell’agente Watson intepretata da Sydelle Noel (GLOW), mentre cerca di ricostruire Star City come sindaco e di riallacciare i rapporti con il figlio William.
Elemento scatenante degli eventi è però il rapimento di alcuni uomini d’affari provenienti dalla Markovia da parte di Anatoly qui in veste di cattivo vero dopo che nella passata stagione era stato un prezioso alleato di Oliver durante la sua permanenza in Russia come membro della Bratva come visto nei flashback.
Gli sceneggiatori fanno un discreto lavoro nel rimaneggiare il tema della doppia identità da un lato mostrando come questa situazione si ripercuota in maniera diversa sui vari personaggi e sulle varie “vite” di Oliver e dall’altro piegarlo in favore di una riflessione personale che Oliver fa con Rene sul suo ruolo di genitore.
Proprio questa è una sotto-trama su cui gli sceneggiatori sembrano voler investire molto offrendo i migliori dialoghi dell’episodio ma su cui bisogna lavorare almeno per quello che riguarda l’alchimia fra Oliver e suo figlio William in cui i due attori risultano ancora troppo imballati per risultare credibili e coinvolti emotivamente.
Alla fine dell’episodio la foto che incriminava Oliver si dimostrerà ovviamente un falso, grazie agli sforzi di Felicity e Curtis, e rappresentando di fatto un ostacolo non così insormontabile tuttavia l’eroe si trova per la prima volta davvero ad un bivio: gli impegni come sindaco, come genitore e come eroe sono troppi ed inconciliabili. Sarà interessante vedere se gli sceneggiatori vorranno approfondire questa mancanza di equilibrio e cosa rappresenterà per il personaggio. Seppur la foto si dimostra un falso chi l’ha fatta arrivare alle televisioni? e come mai questo improvviso interesse di Anatoly per Star City?
In tal senso il passaggio di consegne con Diggle e l’abbandono del costume – sicuramente temporaneo – sembrano un passaggio un po’ affrettato oltre che scontato.
Non convince ancora la sotto-trama con protagonista Diggle: se questa settimana scopriamo ufficialmente che i suoi problemi derivano da una ferita, gli sceneggiatori sembrano voler trattare la questione più dal versante psicologico aspetto che come fatto notare già la scorsa settimana stride un po’ con il personaggio da sempre dipinto come veterano di mille battaglie e avversità. Ne perde così anche il confronto con Dinah/Black Canary personaggio che non riesce a maturare e veste i panni della coscienza di Diggle senza però avere particolari basi solide su cui muoversi essendo di fatto una (super)eroina inesperta.
Rafforzati ne escono invece a sorpresa Felicity e Curtis che assumono il moderato ruolo di comic relief nonché di business partner. Se la prima non era mai riuscita a maturare come personaggio prettamente drammatico, il secondo non lo aveva fatto come eroe sul campo quindi un minor tempo in costume potrebbe rappresentare un ottimo cambiamento per il personaggio.
A dispetto di un plot abbastanza lineare, ed al tema già utilizzato nella serie della doppia identità, Tribute si distingue anche per l’ottimo lavoro alla regia sia in termini di ritmo con l’episodio che scorre bene – e non è interrotto dagli oramai ridondanti flashback – bilanciando tempi e spazi per ogni personaggio e sotto-trama sia nelle due scene d’azione presenti che, grazie a movimenti di camera azzeccati, non solo risultano credibili ma esaltano anche alcuni personaggi che cronicamente avevano problemi in questo tipo di scene come ad esempio Mister Terrific.
Pur con qualche evidente momento poco brillante questo secondo episodio dimostra la volontà degli sceneggiatori di trovare un nuovo terreno stabile per la serie. Alcune interazioni fra i personaggi e alcune sotto-trame risultano ancora acerbe e sembrano inoltre presagire un cambiamento drastico nella composizione e nelle dinamiche del Team Arrow.
EASTER EGGS & RIFERIMENTI – ATTENZIONE AGLI SPOILER
Ad inizio puntata assediato dai giornalisti che gli chiedono spiegazioni su Green Arrow, Oliver dice che una foto può essere ritoccata e che chiunque può incollare una testa su un corpo diverso anche quella di Bruce Wayne! E’ la prima volta che l’alter-ego di Batman viene esplicitamente citato nella serie: è lecito aspettarsi quindi una apparizione dell’eroe come è accaduto in Supergirl dove abbiamo un Superman televisivo ben diverso da quello cinematografico?
Curtis propone come soluzione al problema della doppia identità di Oliver di ingaggiare Human Target personaggio DC Comics/Vertigo visto in una delle precedenti stagioni il cui lavoro è quello di sostituirsi alle vittime di crimini come omicidi, rapimenti e simili.