Recensione Casi Violenti – Edizioni BD

Pubblicato il 30 Marzo 2010 alle 08:23

Autori Neil Gaiman (testi), Dave McKean (disegni)
Casa editrice Edizioni BD
Provenienza USA
Prezzo € 10,00
A cura di Sergio L. Duma


Il catalogo delle Edizioni BD presenta molte proposte fumettistiche interessanti, parecchie delle quali di provenienza britannica; e ogni amante dei comics anglofoni comprende l’importanza di autori leggendari come Alan Moore, Grant Morrison, Warren Ellis, Neil Gaiman, Jamie Delano e così via. Sono stati, anzi, questi e vari altri cartoonists inglesi a svecchiare e a rinnovare il fumetto americano. Cosa sarebbe stata la narrativa disegnata a stelle e strisce senza Animal Man o Swamp Thing? O senza lo splendido Sandman?

Ed è proprio l’autore delle stupende avventure del Dio dei Sogni Morfeo lo scrittore di Casi Violenti, graphic novel recentemente pubblicata dalle Edizioni BD. Scritta da un giovanissimo, e all’epoca sconosciuto, Neil Gaiman e impreziosita dai meravigliosi dipinti del bravissimo Dave McKean, fu il primo fumetto di una coppia che, nel giro di pochi mesi, avrebbe fatto parlare l’intero comicdom anglosassone. Infatti, leggendo Casi Violenti, Karen Berger, editor della DC Comics, offrì ai due la possibilità di lavorare per la casa editrice di Superman e Batman. Ne nacque la miniserie Black Orchid, opera sempre del duo Gaiman/McKean, e successivamente, quando Neil iniziò a scrivere Sandman, volle Dave come copertinista della serie. E McKean, dal canto suo, illustrò lo stupendo Arkham Asylum di Grant Morrison e il resto, come si suol dire, è storia.

Casi Violenti, come ho scritto, è la prima opera realizzata dai due autori e, per quanto concerne i testi e la trama, già si intuiscono le potenzialità di Gaiman e si possono riscontrare le atmosfere poetiche, sognanti e impalpabili, di grande valenza suggestiva, che i fans dello sceneggiatore hanno imparato ad apprezzare. Gaiman racconta le vicende di un bambino che vive a Portsmouth, negli anni sessanta, e che assomiglia in maniera curiosa proprio a Neil. Durante un diverbio con il padre si fa male a un braccio e il genitore lo affida a un anziano osteopata.

Questo vecchietto, però, è stato anche il fisioterapista di Al Capone, quando il celeberrimo gangster, nella Chicago degli anni venti, era all’apice del potere. Perciò la storia del pericolo pubblico numero uno e quella del bambino si intrecciano e Gaiman, con grande abilità, intesse un complesso e affascinante arazzo narrativo riguardante criminali, personaggi enigmatici nonché strani e inquietanti prestigiatori. I testi sono forse meno incisivi e poetici di quelli di Sandman ma bisogna considerare che si trattava della prima, autentica opera importante di un Neil Gaiman che ancora stava cercando di ‘prendere le misure’ con il medium fumettistico e, in definitiva, è un esperimento creativo pienamente riuscito.

Ma a valorizzare Casi Violenti c’è soprattutto l’arte di Dave McKean con la sua miscellanea di stili, che vanno dall’iperrealismo all’espressionismo; inoltre, usando un efficace mix di acquarello, pennino e immagini fotografiche, McKean riesce a visualizzare egregiamente le differenti atmosfere della trama: la storia, infatti, è a tratti intimista e a tratti noir e richiedeva diverse impostazioni grafiche. Insomma, abbiamo a che fare con un’opera che, nel corso del tempo, si è rivelata un classico e che costituisce, inoltre, un tassello fondamentale per comprendere l’evoluzione di due autori ormai leggendari nel panorama fumettistico internazionale. Il volume, per giunta, è da segnalare per l’ottima cura editoriale. Lo ribadisco: le Edizioni BD e il catalogo della casa editrice sono da tenere d’occhio e, a mio modesto parere, valgono certamente un tentativo.

 


VOTO 8

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