Io sono Thor | Recensione

Pubblicato il 14 Ottobre 2017 alle 17:00

Chi è il Dio del Tuono? Se volete vivere il percorso editoriale di uno dei personaggi di punta della Marvel, questo è il volume che fa per voi! Non perdete una raccolta delle migliori storie del biondo Vendicatore realizzate da autori leggendari del fumetto americano!

Thor è da sempre uno degli eroi più popolari della Marvel e nel corso della sua lunga vita editoriale ha suscitato l’entusiasmo di un nutrito numero di lettori. In principio, Lee e Kirby lo concepirono come una specie di Superman e le sue prime avventure erano caratterizzate da toni classicamente supereroici, analoghi a quelli presenti nelle storie dell’Uomo d’Acciaio. Solo in seguito, però, Stan Lee si rese conto che c’era un immenso pantheon mitologico da utilizzare e le situazioni fantasy caratterizzarono la collana, rendendola peculiare.

In occasione dell’uscita del nuovo film dedicato a Thor, Panini Comics ha varato numerose iniziative. Una di esse è questo corposo volume che include alcune delle storie di Thor più rappresentative e costituisce un ottimo punto di partenza per coloro che ancora non conoscono il character. Nello stesso tempo è anche un entusiasmante viaggio nella lunga e gloriosa esistenza della Marvel.

Si apre con il leggendario n. 83 di Journey Into Mystery che costituì l’esordio di Thor. Stan Lee, Larry Lieber e Jack Kirby introducono il medico claudicante Don Blake che per un caso fortuito trova un martello magico che, battuto per terra, lo trasforma nel possente Thor, il Dio del Tuono della tradizione norrena, e si confronta con un gruppo di alieni di pietra che intendono invadere la terra. L’episodio può sembrare datato e ingenuo ma ha un’importanza storica, se non altro perché introduce appunto Thor nonché l’infermiera Jane Foster che, come ben sanno i Marvel fan, sarà destinata a una notevole importanza. I disegni diKirby sono efficaci, anche se lontani dallo stile spettacolare che sfoggerà in seguito.

I nn. 126/129 di Mighty Thor sono cruciali perché è qui che Lee e Kirby realizzano una delle migliori story-line del primo periodo editoriale dell’eroe, incentrato sullo scontro senza esclusione di colpi tra il Principe di Asgard e il dio della forza Ercole. Qui Stan delinea una storia ricca di pathos e intensità, iniziando a insistere sugli elementi fantasy. Gli dei di Asgard, infatti, hanno un ruolo rilevante nelle vicende e appare Plutone, nemico giurato di Ercole, dio degli inferi del mito greco. I disegni di Kirby hanno già il dinamismo e l’esuberanza che di lì a poco contraddistinguerà il suo stile.

Nei nn. 249/250 Thor invece dovrà vedersela con il mostruoso e gigantesco Mangog, una delle creazioni più inquietanti del duo Lee/KIrby. Ai testi c’è il compianto Len Wein, nome storico dei comics a stelle e strisce, che rispetta le caratteristiche originarie dei personaggi e si dimostra degno erede del Sorridente, coadiuvato dall’ottimo John Buscema che con il suo tratto muscolare ma elegante rende giustizia allo script.

Con l’episodio del n. 362 ci troviamo negli anni ottanta, periodo in cui Mighty Thor fu letteralmente stravolta e rivoluzionata dal geniale Walt Simonson che ignorò il passato e si avvicinò alle tradizioni nordiche, in maniera più radicale di quella dei suoi predecessori. L’episodio è fondamentale poiché è qui che si verifica la morte dell’Esecutore, uno dei principali nemici di Thor, nel corso di una battaglia con Harokin. Testi e disegni sono di grande livello e la storia va annoverata come una delle migliori della serie.

E’ sempre Simonson a sconvolgerci e a stupirci con la storia del n. 280 che, dal punto di vista della trama, potrebbe essere considerata convenzionale, dal momento che si basa su un consueto scontro tra Thor e il drago Fing Fang Foom. Simonson, però, la racconta utilizzando solo ventidue enormi vignette, realizzando quindi un’opera grafica spettacolare che evoca nel lettore un senso di gigantismo entusiasmante. Il n. 383 è firmato da un altro autore di talento, Tom De Falco, che ebbe il non facile compito di succedere a Simonson.

De Falco svolse un’operazione diametralmente opposta a quella di Walt, riportando Thor a un’atmosfera dichiaratamente sixties. Le sue storie si rifacevano in maniera palese all’era di Lee e Kirby ma nello stesso tempo, però, le sottoponeva a una rilettura post-moderna. A ciò contribuiscono i disegni di Ron Frenz, ispirati al tratto kirbyano. L’episodio ha a che fare con le macchinazioni della stupenda Lorelei, sorella dell’Incantatrice, ed è piacevole e divertente.

Il n. 493 è forse uno dei momenti più provocatori di Mighty Thor. Non per nulla è scritto dal britannico Warren Ellis che fece infuriare i fan più conservatori del Dio del Tuono, facendolo andare a letto con la perfida Incantatrice. In seguito la Marvel, spaventata dalle critiche, preferì non ritornare su questo dettaglio ma la storia è davvero eversiva e gli stupendi disegni di Mike Deodato jr. la rendono pregevole.

C’è poi il n. 1 della serie di Thor uscita nel 1998 e firmata da Dan Jurgens e John Romita jr. Furono loro a cercare di riportare il dio ai vecchi fasti, mixando innovazione e tradizione. Jurgens scrive una storia di impostazione classica ma gradevole, giocando con personaggi del calibro di Hela e un impostore che finge di essere Heimdall, e il tratto aggressivo di Romita jr. è efficace.

I nn. 1 e 8 della serie di Thor del 2007 sono forse meno riusciti. J. M. Straczynski scrive testi verbosi e inconcludenti e solo i disegni risultano interessanti. Il primo albo è illustrato da Olivier Coipel e il secondo dal talentuoso Marco Djurdjevic che raffigura con eleganza un immane scontro tra Thor e il demone del fuoco Surtur. Il n. 18 di Thor God of Thunder, scritto da Jason Aaron e disegnato da Das Pastorius, è intrigante e prelude all’attuale corso editoriale del personaggio.

Il volume, infatti, si chiude con il primo numero della serie odierna, anche questa controversa ma di alto livello qualitativo. Jason Aaron dà il via alle sue trame, dando un ruolo di primo piano a Jane Foster, ora proprietaria del martello magico. I disegni eleganti e raffinati del bravissimo Russell Dauterman sono un’altra dimostrazione del valore di Mighty Thor, una delle migliori collane della Casa delle Idee attualmente in corso di pubblicazione.

Nel complesso, questo libro è da prendere in considerazione per gli autori coinvolti. Se volete, perciò, scoprire o riscoprire i momenti fondamentali della vita di Thor, non potete perderlo.

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