I 10 cliché più utilizzati negli anime
Pubblicato il 7 Novembre 2017 alle 13:25
Sei un vero fan degli anime se sai che…
Sono cliches, elementi comuni, presenti in una quantità sterminata di anime, caratteristiche talmente ripetitive da essere diventate parti integranti del mondo dell’animazione. Aspetti che tutti i veri fan del genere sanno riconoscere fin da subito.
Attenzione, non vanno confusi con quegli stereotipi o luoghi comuni che tutti pensano sia veri, bensì veri e propri aspetti ricorrenti in moltissime serie.
10 – L’assordante suono delle cicale
Un luogo ameno e incontaminato, una cittadina di campagna o il classico sfondo dove il protagonista cammina lungo il canale con la bella del momento, una cosa è certa: le cicale ci sono.
Forse non si vedranno, ma il suono del loro frinire è assordante. Usato non solo per enfatizzare una giornata calda, ma semplicemente come rumore di sottofondo, è un elemento che tutti gli amanti degli anime ben conoscono.
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9 – L’eroe ha sempre un appetito insaziabile
Che lo stomaco di Naruto, Goku, Rubber, Gohan e Vegeta sia la chiave per svelare il mistero dei buchi neri? A giudicare da quanto mangiano potrebbe veramente essere così.
Ciotole enormi, pile di piatti vuoti dell’altezza di un uomo e scorte di mesi terminate in un solo pasto. Il pranzo dei campioni prevede di ingurgitare chili e chili di cibo. Dopotutto per difendere la terra, salvare il proprio villaggio e sconfiggere i 4 imperatori servono un sacco di energie.
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8 – Le espressioni facciali esagerate
Occhi enormi, bocche larghissime e ovviamente il riuscire a fare espressioni ridicole, impossibili ed esagerate con il viso.
In realtà il motivo per cui le buffe facce dei personaggi vengono “deformate” in questo modo ha una spiegazione razionale. Essendo persone animate e non in carne ed ossa, l’esagerazione delle espressioni, così come disegnare degli occhi enormi, servono per trasmettere meglio le emozioni e gli stati d’animo dei protagonisti al pubblico.
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7 – Il personaggio pervertito
Eccolo lì. Narici dilatate, bocca spalancata con un leggero accenno di bava, le guance rosse non per il caloro, sguardo lascivo e una goccia di sangue che scende dal naso.
Trovato! Lui è il personaggio pervertito, la persona che non può resistere al richiamo dei suoi istinti primordiali. Corre dietro a tutte le belle gonnelle che vede e i suoi pensieri sono decisamente vietati ai minori di 18 anni.
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6 – Il cibo sembra squisito
Delizioso.
Il cibo degli anime si può definire solo così. Molti dei piatti e delle prelibatezze che ci sono negli anime sono piatti comuni, tipici alla cucina giapponese. Tuttavia visti in 2D hanno un aspetto meraviglioso e paradisiaco.
Decisamente più belli e succulenti di quelli della realtà. Sarà il fascino dei colori, ma fanno venire l’acquolina in bocca solo vedendoli.
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5 – Sedersi in fondo alla classe, vicino alla finestra
Indovinello: una classe di un’ordinario liceo giapponese; tutti in divisa, banchi disposti in perfetto ordine simmetrico e alunni che bene o male si assomigliano tutti. Come si fa a riconoscere il pratagonista della serie in mezzo alle comparse?
Facile, se sei un boss e quindi meriti di avere l’onore di un anime tutto tuo devi per forza sedere in fondo alla classe vicino alla finestra. Guardare fuori mentre l’insegnante spiega fa la differenza tra lo straordinario e l’ordinario.
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4 – Le spade capaci di tagliare qualsiasi cosa
Le amate katana, l’arma che ha reso famoso il Sol Levante e il sogno proibito di tutti i fan. Un “banale” pezzo di ferro modellato e temprato con una tecnica di forgiatura segreta, il cui mistero deve ancora essere svelato.
Comunque una spada, non un attrezzo magico o un oggetto fatto con un materiale più duro del diamante. Non importa cosa ci sia davanti, la nostra katana può tagliare qualsiasi cosa, indipendentemente dalla grandezza, dallo spessore, dal materiale o dalla resistenza.
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3 – I protagonisti senza genitori
Non importa che tu abbia cinque, sette, dieci o sedici anni. I genitori sono solo delle entità astratte. Se sono ancora vivi non vengono mai mostrati nel corso della storia, ma nella maggioranza dei casi mamma e papà sono morti.
Il decesso dei genitori è spesso la spinta per diventare forte, supereare le avversità, guadagnarsi il rispetto della gente e ottenere quella felicità che, fino a quel momento, è stata negata.
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2 – L’acerrimo nemico che diventa il migliore amico
Botte senza esclusioni di colpi tra il protagonista e l’acerrimo rivale. L’antagonista per eccellenza, cattivo, spietato e pronto a tutto pur di distruggere tutto ciò che l’eroe reputa importante. La lotta è epica, all’ultimo sangue, ma sul più bello si ferma: non può uccidere il suo nemico.
Sarà forse per questo ultimo gesto di pietà o per l’affronto della sconfitta, ma colui che prima era un nemico che ha fatto qualsiasi tipo di scorrettezza si pente, diventando il migliore amico e alleato del nostro eroe.
Insieme possono affrontare qualsiasi avversità.
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1 – Urlare il nome dell’attacco
Concludiamo la serie di clichè che ogni anime che si rispetti deve avare, con la caratteristica per eccellenza di ogni buona serie shounen e di successo.
Non sei nessuno se non urli a sguarciagola il nome dell’attacco che stai per sferrare e mi raccomando, che sia il più bello, lungo e fantasioso che viene in mente.
A nulla serve preoccuparsi del fatto che annunciare al proprio avversario con cosa e come stiamo per attaccarlo potrebbe servirgli per preparsi al contrattacco. Quando si colpisce bisogna farlo in grande stile e annunciare a tutto il mondo le proprie intenzioni.
Gom Gom jet… alla prossima!
Fonte: Ranker