Card captor Sakura – perfect edition vol. 1 di CLAMP: Recensione
Pubblicato il 17 Novembre 2011 alle 08:28
Star Comics ripropone quindi ai fan delle CLAMP la celebre serie “Card Captor Sakura”, presentandola nella lussuosa versione shinsoban, riveduta e corretta.
Editore: Star Comics
Provenienza: Giappone, 2004 (edizione shinsoban)
Prezzo: € 5,90
Tornano in una nuova veste le avventure della piccola Sakura Kinomoto, la prescelta incaricata di recuperare le potenti clow cards disperse per la città e imprigionarle nuovamente nel libro in cui erano custodite, per scongiurare la maledizione che rischia di gettare un’ombra di distruzione e caos sul mondo.
Star Comics ripropone quindi ai fan delle CLAMP la celebre serie “Card Captor Sakura”, presentandola nella lussuosa versione shinsoban, riveduta e corretta nei dialoghi, arricchita da tavole a colori e da una nuova veste grafica che completano un’edizione che finalmente può contare sul senso di lettura giapponese, senza ribaltamenti. Anche questa versione, come la precedente, si compone in totale di dodici volumi.
L’edizione curata da Star Comics presenta il classico formato delle perfect edition già in precedenza lanciate dalla casa editrice della stella, per volumi grandi (14,5×21) e corposi, di 208 pagine. Tuttavia, per il ritorno di Sakura nelle fumetterie italiane, si è scelto di adottare una cover in brossura con bandelle, nettamente più resistente e pesante, e di stampare su carta spessa e ruvida, color avorio. Il risultato è apprezzabile e gradevole, per pagine che tengono bene i neri senza fastidiose trasparenze. Nel complesso, pertanto, il rapporto qualità-prezzo è proporzionato.
Questa nuova edizione di “Card Captor Sakura” valorizza il talento artistico della CLAMP, facendone apprezzare la leggerezza del tratto e la cura del design, per una storia fantasy ormai divenuta un vero e proprio classico che ha fatto scuola nell’ambito del genere majokko, senza tuttavia perdere nulla in termini di freschezza e modernità, nonostante siano trascorsi ben quindici anni dall’inizio della sua serializzazione, nel 1996, un dato da non sottovalutare quando si parla di shojo manga, così sensibili alle mode.
Un gradito ritorno non solo per gli affezionati lettori del quartetto di Osaka e per quei fan di lunga data che hanno avuto modo di crescere con le avventure di Sakura e Kero-chan, che aspettavano da tempo una nuova ristampa dell’opera, ma anche un’ottima occasione per chi non ha avuto modo fino ad oggi di avvicinarsi al mondo di Sakura e delle sue creatrici.