Cloth Road vol. 1 di Hideyuki Kurata e Okama: Recensione
Pubblicato il 21 Novembre 2011 alle 08:30
GP Publishing porta in Italia “Cloth Road”, seinen manga che combina azione e sci-fi, scritta da Hideyuki Kurata e affidata alle abili matite di Okama.
Autore: Hideyuki Kurata (testi), Okama (disegni)
Editore: GP Publishing
Provenienza: Giappone, 2003
Prezzo: € 5,90
In un mondo dove le nanotecnologie sono state sviluppate sfruttando il loro massimo potenziale, si è attuata la rivoluzione tessile, che ha finito con il fondere la produzione di computer con quella della moda prêt-à-porter: cavi sottili come fili, processori trasformati in stoffe, che hanno completamente trasformato il volto dell’umanità, dominato dalle sette maggiori compagnie di moda, e dove le vere celebrità sono i modelli in grado di impiegare al meglio le possibilità dei loro abiti.
Ai modelli e agli stilisti-programmatori di basso livello non rimane che farsi valere in occasione del War King, un evento che combina l’eleganza della sfilata alla violenza della lotta.
Il giovane apprendista sarto Fergus fa di tutto per farsi notare nei bassifondi, sognando l’alta moda e una vita migliore. Quando le condizioni di salute del suo maestro si aggravano e il suo mondo sta per crollare, l’inaspettato incontro con la sorella gemella Jennifer offre al ragazzo l’opportunità di superare la sfida della passerella mortale del War King, seguendo il filo rosso del destino verso una nuova vita.
GP Publishing porta in Italia “Cloth Road”, seinen manga che combina azione e sci-fi, scritta da Hideyuki Kurata e affidata alle abili matite di Okama. La serie si compone in totale di undici volumi.
Con tratto preciso e accattivante, Okama dimostra la sua dimestichezza con il genere fantascientifico, dando vita all’ottima intuizione di Kurata. Il risultato è un manga molto curato sia sotto il profilo del character design che della realizzazione delle scenografie, riuscendo a restituire tutto il fascino del mondo della moda coniugandolo con l’attenzione ai dettagli tecnologici.
Il disegno di Okama si distingue per uno stile eclettico e per la sua capacità di variare abilmente le inquadrature, componendo una regia scorrevole e chiara, mai appesantita nonostante la considerevole mole di dettagli delle figure e degli sfondi. Ben gestita anche la retinatura e l’uso dei chiaroscuri.
La narrazione pecca inizialmente di scorrevolezza in alcuni punti, con il rischio di spiazzare il lettore, già alle prese con un mondo dalle caratteristiche particolari. Scorrendo i capitoli comunque tutti gli elementi trovano il loro giusto spazio, per una storia che invita a proseguire nella lettura.
Per quanto riguarda i personaggi, sono molte le figure che entrano in scena in questo primo volume, tutti adeguatamente sviluppati, anche i comprimari (su tutti la modella Bibisuke). I protagonisti sono i fratelli Fergus e Jennifer, l’uno il bilanciamento ideale dell’altra, piuttosto classici nella loro caratterizzazione, ma comunque ben riusciti.
L’edizione proposta da GP Publishing è ben confezionata, per un volume da fumetteria di grande formato (13×18), con sovraccoperta, e consistente inserto di pagine a colori su carta lucida. Qualche problema con la resa della stampa, che appare sfocata e pixelata. Nel complesso il rapporto qualità-prezzo è comunque proporzionato.
Per concludere “Cloth Road” è una lettura con un ottimo potenziale, che in questo primo numero convince con la sua capacità di coniugare con naturalezza scene d’azione e momenti più intensi, facendo del tema fantascientifico l’elemento di unione del tutto. Da provare.