John Carter The End di Brian Wood & Hayden Sherman | Recensione
Pubblicato il 16 Settembre 2017 alle 10:00
Ritorna uno storico personaggio creato da Edgar Rice Burroughs: John Carter di Marte! Non perdete un’avvincente miniserie scritta da Brian Wood, caratterizzata da atmosfere cupe e drammatiche, imperdibile per tutti gli amanti della fantascienza!
Edgar Rice Burroughs è un nome fondamentale della letteratura popolare. Grazie a lui, infatti, si deve la nascita di due personaggi entrati nell’immaginario collettivo. Il primo è Tarzan, il re della giungla protagonista di romanzi, pellicole cinematografiche e fumetti. Il secondo è John Carter di Marte, l’uomo che per una serie di circostanze finisce sul pianeta rosso e vive incredibili avventure al fianco della splendida principessa Deja Thoris.
Anche John Carter ha avuto le sue apparizioni al cinema e non sono mancati fumetti a lui dedicati. Adesso l’Editoriale Cosmo propone in un volume a colori un’avvincente miniserie incentrata sullo storico eroe, pubblicata negli Stati Uniti dalla Dynamite, l’etichetta indipendente che spesso si concentra su personaggi vintage, rivisti in chiave contemporanea.
La miniserie in questione si intitola John Carter The End e, come è facile intuire, potrebbe costituire l’ultimo ideale capitolo della lunga e complessa saga dell’eroe. A scriverla è Brian Wood che molti conoscono per DMZ e altri gioielli, coadiuvato da Alex Cox. I due autori scelgono di narrare una storia ambientata in un periodo seguente quello delle vicende classiche. John Carter è ormai anziano, ha abbandonato Marte e vive insieme alla moglie Deja Thoris.
Ha dimenticato dunque i problemi della società marziana e, a quanto pare, vuole semplicemente trascorrere il resto dei suoi giorni in pace. Ma la pace è un lusso che John Carter non può permettersi. Alcuni marziani, infatti, lo trovano e gli comunicano che il pianeta rosso si trova in una situazione a dir poco preoccupante. La colpa è del nipote di John. Ma, come avrete modo di scoprire leggendo il volume, pure il figlio di John e Deja Thoris avrà un ruolo determinante nella story-line.
Suo malgrado, dunque, John e Deja torneranno su Marte e si confronteranno con una realtà spiacevole. Di fatto, Carter dovrà affrontare il suo passato, rivivendo la vita di una volta, quella che sperava di essersi lasciato alle spalle. Brian Wood descrive un uomo disincantato, cupo, malinconico, ma sempre e comunque coraggioso, inserendolo in un contesto narrativo inquietante, lontano dalla solarità delle primissime avventure in stile space opera che fecero la fortuna dell’eroe.
Si tratta di una rilettura post-moderna di John Carter, adatta alla drammaticità dei tempi odierni. Con il pretesto di una trama sci-fi, Wood riflette su un tema importante come quello della guerra; ma è soprattutto la natura spietata del potere a interessarlo, rappresentata dal nipote di John Carter. Non mancano, però, lotte, inseguimenti, creature mostruose e tutti quegli elementi cari agli estimatori della fantascienza. Di conseguenza, John Carter The End è un fumetto che coniuga in modo efficace riflessione e intrattenimento.
I disegni sono di Hayden Sherman. Il suo tratto è contorto, aspro e grezzo, specialmente per quanto riguarda le figure umane. Il penciler inserisce i personaggi in paesaggi ovviamente alieni che evocano un senso di straniamento. Vale in particolare per le immense, desolate distese del deserto marziano, intimidenti nella loro essenzialità. Gli interni, invece, contrassegnati da architetture astruse ed elementi tecnologici, evocano sensazioni claustrofobiche.
Da lodare i colori di Chris O’Halloran che impreziosiscono l’opera. In alcuni momenti, Chris opta per sfumature cromatiche piuttosto vivide, degne di un trip psichedelico; in altre, invece, insiste su tonalità sfumate ed evanescenti, adatte all’atmosfera triste e pessimista della storia. In definitiva, John Carter The End è un fumetto da tenere d’occhio. Se volete, dunque, scoprire o riscoprire un eroe imprescindibile della fantascienza, questo è il volume che fa per voi.