Preacher 2×12: “On Your Knees” | Recensione
Pubblicato il 7 Settembre 2017 alle 15:00
“Cosa succede adesso?”
On Your Knees, penultimo episodio della seconda stagione di Preacher, rispetta le inquietanti premesse di Backdoors e riporta in scena il temibile Santo degli Assassini, pronto ad ottenere la sua vendetta su Jesse. L’episodio è denso, movimentato e pieno d’azione, ma si prende anche dei momenti per tirare il fiato e allineare i pezzi sulla scacchiera in attesa del finale della prossima settimana.
Se per tutta questa seconda stagione finora era stato sottolineato soltanto il lato da Terminator de Il Santo degli Assassini, in On Your Knees ci viene ricordato il background del personaggio con nuovi flashback che offrono scorci della sua vita passata (lo vediamo felice con la sua famiglia, quando addirittura sapeva sorridere!). Gli autori vogliono ricordarci che il Santo non è solo una macchina per uccidere, ma un tempo era un uomo con degli ideali e soprattutto degli affetti: l’unica cosa che vuole dalla sua miserabile esistenza è poter riabbracciare la sua famiglia, o quanto meno saperla al sicuro dai tormenti dell’Inferno.
Per questo la risoluzione dello scontro impari con Jesse, Cassidy e Tulip oltre ad essere paradossale (un mostro del genere si arrende di fronte all’unica paura personale) è anche incommensurabilmente tragica e romantica: nonostante conosca benissimo quali orrori lo attendono nella sua cella all’Inferno, è disposto a lasciar vivere Jesse e soprattutto a tornare di propria volontà alla sua pietosa reclusione pur di impedire che sua moglie e sua figlia prendano il suo posto.
Si, l’inizio dell’episodio è abbastanza lento e soprattutto non fa altro che fornirci informazioni inutili che erano già chiarissime alla fine di Backdoors, ma da lì le cose vanno in discesa. E’ stato anche liberatorio e soddisfacente vedere come Tulip sia riuscita a superare le sue paure nello scontro col Santo, con Ruth Negga che ha potuto (finalmente) mostrare gli artigli.
Anche la storyline ambientata all’Inferno qui risulta un po’ più coesa e amalgamata a quella principale (è grazie alla sottotrama di Eugene, del resto, che conosciamo l’identità della corpulenta donnona che ha rimproverato il Santo e l’ha riportato da Satana) e chissà che nel prossimo episodio non giunga ad una definitiva conclusione.
Riuscite a immaginare cosa potrebbe succedere al mondo di Preacher se Hitler riuscisse a tornare in vita?