Aliens 5 | Recensione

Pubblicato il 31 Agosto 2017 alle 10:00

Penultimi due capitoli della serie Aliens: Defiance che saldaPress sta proponendo nello spillato Aliens.

La strategia di Davis-01, Zula e Hollis non si è rivelata vincente: l’Europa si sta spegnendo, l’ospite indesiderato sembra essersi svegliato dal suo sonno criogenico e dulcis in fundo la nave sta per essere abordata da pirati spaziali.

Con queste tutt’altro rosee premesse Brian Wood si prepara al gran finale ma non senza qualche guizzo. Nello scorso numero, qui la recensione, aveva spinto sul pedale dell’azione e l’inerzia ci porta ad un albo molto movimentato con la prima parte in cui Zula e Davis-01 devono respingere l’assalto dei pirati ma a differenza del numero precedente qui l’azione non è fine a sé stessa piuttosto è lo sfondo per il definitivo crollo psicologico e fisico dei protagonisti.

Quel filo che l’autore aveva teso lungo tutti i numeri precedenti – la tensione fra i personaggi che era cresciuta man mano che la situazione si era fatta sempre più critica – si spezza e Zula è costretta quindi a rivelare il suo piano per rientrare sulla Terra ad un Davis-01 che nella sua lucidità di sintetico, dimostrandosi ancora una volta di essere il miglior personaggio scritto da Wood nella serie, candidamente illustra il perché non c’è salvezza nell’accordo stretto fra Zula ed il governo della Terra.

Davis-01 dipinge così lo scenario futuro: la corte marziale per Zula e Hollis, la disattivazione e l’estrazione dei dati per lui.

La dura realtà che Davis-01 prospetta alle sue compagne umane serve in realtà a relativizzare tutta quella riflessione su umanità e sopravvivenza che aveva pervaso la serie sin dal suo primo numero.

Pur di sopravvivere l’equipaggio ha dovuto liberare lo xenomorfo nell’Europa come ultima risorsa per eliminare i pirati omologandosi così a chi, come la Weyland-Yutani, vedeva nell’esemplare uno strumento e non una forza distruttiva senza compromessi.

Pur di sopravvivere Zula ha stretto un accordo che consegnerà lo xenomorfo vivo in mano alle corporazioni che lo sfrutteranno e probabilmente ne faranno un’arma.

Si apre così la seconda parte dell’albo che non solo evidenza le capacità “registiche” dell’autore, con la sequenza spettacolare del rientro dell’Europa in orbita terrestre, e che culmina con il “tradimento” del governo terrestre che decide di abbattere la nave dopo aver constatato che la missione di recupero era fallita, toccherà a Davis-01 sacrificarsi pur di non lasciare l’esemplare in mano al governo.

Ma lo xenomorfo e Davis saranno davvero morti nell’esplosione della nave? Con questo quesito Wood chiude l’albo in attesa del finale.

Parte grafica ancora una volta divisa fra Tony Brescini e Stephen Thompson. Al primo spetta il compito, con una impostazione della tavola semplice e concisa, di illustrare l’assalto all’Europa che viene coreografato in maniera efficace grazie al tratto mai ridondante e sempre chiaro e ad un uso delle inquadrature che si rifà ad un certo cinema d’azione hollywoodiano. Al secondo invece spetta il compito di illustrare il rientro della Europa nell’orbita terrestre e quindi la “prospettiva” si allarga con le manovre della nave che catalizzano tutta l’azione mentre l’attenzione del lettore viene “ristretta” nelle ultime fondamentali interazioni fra i personaggi che il disegnatore riesce a concretizzare con un ottimo gioco di sguardi ed inquadrature senza tralasciare il lavoro sulla fisionomia e sulle espressioni facciali vero punto forte del suo operato sulla serie.

Per questi due capitoli Dan Jackson, dopo avere ben bilanciato la sua paletta nei numeri precendeti, gioca con il chiaroscuro e le ombre sia nello scontro all’interno della malmessa Europa e poi nelle sequenze ambientate all’esterno dello scafo della nave nonché in quelle drammatiche del rientro della stessa nell’orbita terrestre.

Come di consuetudine ineccepibile la cura carto-tecnica che saldaPress dedica allo spillato sia per la traduzione che per lettering senza dimenticare il corposo apparato redazionale di cui si segnala un bell’articolo sui pirati spaziali che spazia dall’universo di Alien fino al cinema ed al fumetto giapponese.

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