Le Terrificanti Avventure di Sabrina | Recensione

Pubblicato il 1 Settembre 2017 alle 10:00

L’invasione dei fumetti di Archie & Co. in Italia ha visto anche l’arrivo di Le Terrificanti Avventure di Sabrina, satanica versione della vita di una delle streghe più famose del piccolo schermo e che il nostro Paese non aveva ancora conosciuto in formato cartaceo: Hilda, Zelda, Salem e tutti gli altri vi aspettano per il Sabba delle streghe!

Dopo il successo di Archie tra i morti viventi (sempre scritto da Roberto Aguirre-Sacasa, capo creativo della Archie Comics e sceneggiatore di fumetti, serie tv e film), nel 2014 negli Stati Uniti cominciò una seconda reinterpretazione in chiave horror di un altro famoso personaggio di Archie: Sabrina Spellman, in Italia nota quasi esclusivamente per la serie tv con Melissa Joan Hart e per il cartone animato.

Sabrina, la strega che vive nel mondo degli uomini perché magica solo per metà (il padre è uno stregone, la madre è un’umana), ha una lunga storia nel mondo dei comics: infatti appare per la prima volta in un fumetto della Archie Comics nel lontano 1962, stesso periodo in cui Aguirre-Sacasa e il disegnatore Robert Hack ambientano Le Terrificanti Avventure di Sabrina.

La base è la stessa che tutti noi, bene o male, conosciamo: Sabrina è un’adolescente che vive con le due zie Hilda e Zelda, ha una cotta per Harvey Kinkle e viene consigliata dal gatto Salem.

Il contesto, però, viene reinterpretato in modo intelligente in chiave esoterica, tant’è che lo sceneggiatore descrive il fumetto come un “racconto di formazione cupo“: le streghe di Le Terrificanti Avventure di Sabrina, infatti, sono esplicitamente votate al Diavolo, si riuniscono in Sabba e compiono riti satanici. Hilda e Zelda, addirittura, sono cannibali e si nutrono di cadaveri.

Le relazioni tra i personaggi classici, però, non cambiano: Hilda e Zelda vogliono bene alla nipote Sabrina, la quale è innamorata di Harvey.

Anche il rapporto con Salem, stregone tramutato in gatto dopo aver tentato di evocare l’Apocalisse, è il medesimo. Decisamente, però, cambiano il tipo di villain e il passato della giovane strega, la cui madre si trova ora in una clinica psichiatrica dopo aver sposato non uno stregone qualsiasi, ma l’Alto Sacerdote della Chiesa della Notte: Edward Theodore Spellman.

È proprio l’ex fidanzata di Edward ad essere la villain di questo arco narrativo: Madam Satan, la quale, dopo essere ritornata dagli Inferi, decide di vendicarsi sulla figlia con un piano diabolico.

A rapire il lettore, però, non è solo la storia in sé: anche l’adattamento e il tipo di narrazione (per il quale Aguirre-Sacasa si è ispirato al Sandman di Neil Gaiman) fanno di Le Terrificanti Avventure di Sabrina un buon fumetto, anche per chi non conosce i personaggi originali.

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