Cowboys & Aliens: la recensione del fumetto
Pubblicato il 2 Novembre 2011 alle 10:43
Arriva l’adattamento fumettistico di ‘Cowboys & Aliens’, il film di Jon Favreau interpretato da Daniel Craig ed Harrison Ford che unisce il western alla fantascienza, ottimamente illustrato da Dennis Calero e Luciano Lima!
Cowboys & Aliens
Autori: Andrew Foley, Fred Van Lente (testi), Dennis Calero, Luciano Lima (disegni)
Casa Editrice: Rizzoli/Lizard
Provenienza: USA
Prezzo: € 16,00, 17 x 24, pp. 112, col.
Data di pubblicazione: settembre 2011
Generi narrativi come l’horror, il noir, la fantascienza e il western sono contrassegnati da caratteristiche e regole precise; ma anche, ovviamente, soggetti a modifiche e a contaminazioni che spesso sfociano in opere valide e interessanti.
Nel caso di Cowboys & Aliens, è facile rendersene conto, dal momento che la graphic novel è di fatto un curioso mix di western e fantascienza.
Del western abbiamo gli elementi tipici: i cowboy, innanzitutto, e gli indiani; e non mancano i paesaggi del Far West, le praterie, i saloon e così via e, almeno all’inizio della story-line, anche le sparatorie. Per ciò che concerne, invece, l’aspetto sci-fi, vanno presi in considerazione gli alieni, ostili e decisamente mostruosi, le astronavi e le armi futuribili. L’idea in sé, quella di mixare, appunto, i due generi non è proprio nuova. In ambito letterario, per esempio, William Burroughs, nel romanzo Strade Morte, che narrava le vicissitudini di pistoleri e pionieri, per giunta gay, aveva utilizzato stilemi e cliché di chiara matrice fantascientifica.
Nel settore musicale, rammento che, sul finire dei seventies, i francesi Rockets, che si esibivano con un look alieno, indossarono per un breve periodo costumi da cowboy, cercando di impersonare versioni extraterrestri di Clint Eastwood o John Wayne. Quanto ai fumetti, una delle tante serie di Jonah Hex si svolgeva in un contesto futuribile. E potrei continuare con molti altri esempi.
Cowboys & Aliens, quindi, può essere accostata nello spirito a simili esiti creativi. Pubblicata negli Stati Uniti dalla Platinum, la società di Scott Mitchell Rosenberg che produce fumetti pensati per l’adattamento ai vari media (film, serial televisivi, videogames), e tradotto in Italia da Rizzoli/Lizard, è la graphic novel che ha dato vita alla pellicola diretta da Jon Favreau (il regista di Iron Man) e interpretata da Harrison Ford e Daniel Craig.
La vicenda è narrata da Fred Van Lente e Andrew Foley e disegnata dal bravo Luciano Lima (mentre il penciler del prologo è l’altrettanto bravo Dennis Calero di X-Factor e Legion of Super-Heroes). Ambientata, ovviamente, nel Far West, parte con uno scontro tra cowboy e indiani, in linea con la tradizione dei racconti western. Ma, a un certo punto, una tribù di agguerriti alieni atterra con un disco volante e ciò costituisce l’iniziale passo di un’invasione.
Dopo il primo momento di orrore, cowboy e indiani sono costretti, loro malgrado, a superare l’odio e la diffidenza reciproci e a fare fronte comune contro gli extraterrestri. La storia è tutta qui e, fondamentalmente, si tratta di un fumetto di intrattenimento che però mantiene ciò che promette e, cioè, una sana distrazione.
Van Lente, comunque, denuncia il colonialismo. È evidente, infatti, che gli alieni si comportano con i terrestri nello stesso modo in cui i bianchi si comportano con i pellerossa e, di tanto in tanto, alcuni personaggi non mancano di fare commenti sarcastici al riguardo. La trama è veloce e scorrevole, basata sull’azione allo stato puro, e di buona fattura.
La parte grafica è pregevole. Il prologo, illustrato da Calero, è suggestivo, grazie ai giochi d’ombra e agli intensi chiaroscuri del penciler; e il resto della graphic novel, appannaggio di Luciano Lima, è efficace, con un’interessante impostazione del lay-out e un tratto cinematico che conferisce vivacità e velocità al tutto. Complessivamente, Cowboys & Aliens non è un prodotto rivoluzionario e innovativo. Ma c’è qualità e piacerà a coloro che sono in cerca di un buon fumetto di intrattenimento e che amano sia il western sia la fantascienza. Da segnalare, infine, la cura editoriale della Rizzoli/Lizard.