Doctor Strange 21 | Recensione

Pubblicato il 28 Agosto 2017 alle 10:00

Cos’hanno in comune il Dr. Strange e il Punitore? Assolutamente niente! Eppure saranno costretti a collaborare per sventare una terribile minaccia! Inizia in questo albo un delizioso team-up tra i due personaggi illustrato dal bravo Andrea Boccardo!

Il quindicinale del Dr. Strange pubblicato da Panini Comics continua a essere interessante. La serie firmata da Jason Aaron e Chris Bachalo si conferma come una delle punte di diamante della Marvel contemporanea e le è stata affiancata un’ulteriore collana, Dr. Strange and The Sorcerers Supreme, incentrata sulle vicissitudini del Mago Supremo e dei suoi alleati.

Scritta da Robbie Thompson, in principio sembrava di livello lievemente inferiore rispetto a Doctor Strange. Tuttavia, dopo un inizio interlocutorio, l’autore sta delineando story-line che si preannunciano complesse e articolate, senza peraltro rinunciare alle sperimentazioni. In questa uscita avrete modo di leggere il sesto numero del comic-book e, come vedrete, Thompson gioca con la struttura stessa del plot.

Strange e i suoi alleati sono finiti in una trappola insidiosa concepita dal perfido Merlino. In pratica, Stephen, Wiccan, Kushala e compagni sono prigionieri di un loop dimensionale e temporale dal quale è arduo uscire. La storia può essere letta in due maniere, quella tradizionale che, ovviamente, prevede la lettura dalla prima all’ultima pagina. Oppure si può optare per un’altra modalità, dal momento che alla fine di ogni tavola c’è una scelta. In pratica, il lettore può seguire un’indicazione che lo conduce a un’altra pagina e in alcuni casi a una specifica vignetta.

Diciamo dunque che Thompson ha mimato lo stile dei libri game. In qualunque modo si legga l’episodio, comunque, c’è una logica e la storia risulta ugualmente comprensibile. L’idea non è proprio nuova (Mike Carey aveva fatto qualcosa di simile in un numero del suo The Unwritten) ma è senz’altro intrigante. I disegni di Javier Rodriguez sono sempre contorti e influenzati dallo stile ditkiano. Stavolta, l’influsso del leggendario Ditko è più evidente e il risultato complessivo è accattivante.

Dopo la conclusione della serie di Scarlet, giungono poi altre proposte. In appendice inizia un’intrigante miniserie, Doctor Strange/Punisher: Magic Bullets. Come è facile intuire dal titolo, ha a che fare con un curioso team-up tra due personaggi agli antipodi: il Dr. Strange e il temibile Punitore. Cos’hanno in comune Stephen e Frank Castle? Assolutamente niente ma gli eventi li spingono a collaborare. Punisher va in un ristorante gestito da mafiosi e compie una delle sue proverbiali stragi, senza però sospettare che il locale è infestato da demoni.

Se è per questo, nemmeno i proprietari ne erano al corrente e, una volta consapevoli della cosa, cercano di ottenere il loro potere. Ciò spinge un riluttante Frank Castle a chiedere aiuto a Strange. A scrivere la miniserie è John Barber, coadiuvato da Jason Muhr che si è occupato pure degli storyboard. L’autore scrive testi e dialoghi ironici e concepisce una trama dal ritmo veloce e sincopato. I disegni sono dell’ottimo Andrea Boccardo, ormai di casa negli States.

Il suo stile è plastico e dinamico e uno dei suoi meriti è quello di saper caratterizzare graficamente i personaggi. Il suo Punitore, in particolare, è suggestivo, con il viso scavato, la barba malfatta e l’espressione minacciosa. Interessanti sono poi i primi piani di impostazione cinematografica e il lay-out costantemente mutevole. Insomma, Doctor Strange/Punisher: Magic Bullets è promettente. In definitiva, come ho scritto all’inizio della recensione, questa testata Panini è tra le più valide attualmente in corso di pubblicazione e va tenuta d’occhio.

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