The Disciples | Recensione

Pubblicato il 26 Agosto 2017 alle 10:00

Una missione spaziale può trasformarsi in un incubo, specialmente se a descriverla è Steve Niles! Non perdete The Disciples, miniserie pubblicata da Edizioni BD, imperdibile per tutti gli amanti dell’orrore fantascientifico!

Quando nei primi anni ottanta il regista Ridley Scott sconvolse il mondo con Alien, forse non si rese conto di aver dato vita a un genere che i critici dell’epoca si affrettarono a definire fanta-horror. In realtà, le commistioni tra la fantascienza e l’horror esistevano già ma Scott dimostrò in maniera definitiva che si potevano immaginare avventure ambientate in pianeti alieni e lontane galassie ricorrendo però a concetti tipici delle storie del brivido.

Da questo punto di vista, Alien ha fatto scuola e non sono mancati film e fumetti caratterizzati da questa intrigante commistione. The Disciples, miniserie pubblicata dalla casa editrice indipendente Black Mask Studios, fondata dal regista Matt Pizzolo e dal chitarrista dei Bad Religion, Gurewitz, e tradotta in Italia da Edizioni BD, lo dimostra. Si tratta infatti di un’opera fantascientifica non priva di elementi horror.

Non per niente è stata scritta da Steve Niles, autore che deve proprio all’horror la sua fama. Lo scrittore ci presenta la nave stellare Venture, il cui equipaggio è composto da tre cacciatori di taglie: Rick, Dagmar e Jules. Costoro devono ritrovare Lisa, figlia di un potente senatore, fuggita insieme al guru di una setta su Ganimede, una delle lune di Giove. La ragazza è stata chiaramente plagiata e il senatore intende riaverla.

Potrebbe sembrare, tutto sommato, una missione semplice ma, come avrete modo di scoprire, i pericoli e le insidie non mancano. Niles delinea una story-line che non ha nulla di originale e si basa sui tipici canoni di un certo tipo di narrativa e cinematografia sci-fi. Abbiamo i protagonisti, duri e coraggiosi, e in particolare Dagmar sembra un’imitazione della Ripley di Alien.

Ci sono atmosfere claustrofobiche e destabilizzanti, allucinazioni e mostruose creature degne di un trip. Tutto sa di già visto, insomma, e se cercate dunque qualcosa di nuovo, non lo troverete. Se invece volete leggere un fumetto scacciapensieri, senza fronzoli e impreziosito da un ritmo veloce e adrenalinico, The Disciples è ciò che fa per voi.

I testi e i dialoghi sono nel complesso validi e un difetto di Niles è forse quello di non aver approfondito certi aspetti della trama (per esempio, non si sa nulla sulla setta e sulle creature aliene presenti su Ganimede); ma probabilmente l’autore ha solo voluto realizzare un fumetto, come ho già puntualizzato, di intrattenimento.

I disegni sono di Christopher Mitten che ha un tratto scarno, quasi evanescente, adatto all’atmosfera allucinatoria della trama. Di solito le sue vignette sono prive o quasi di sfondi ma ciò contribuisce a rendere più spiazzanti le sequenze ambientate su Ganimede. I colori di Jay Fotos sono splendidi. Alterna sfumature cromatiche intense e altre tenui e algide e in questo modo valorizza le matite di Mitten.

Nel complesso, The Disciples non è un capolavoro. Non è un’opera che può essere considerata una pietra miliare dei comics americani, ma è comunque realizzata con professionalità. Da provare.

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