The Complete D.R. & Quinch | Recensione

Pubblicato il 9 Agosto 2017 alle 10:00

Chi sono D.R. & Quinch? Sono due adolescenti alieni dediti alla distruzione e al massacro! Non perdete una delle più divertenti e dirompenti opere di Alan Moore, illustrata dal leggendario disegnatore di Excalibur, Alan Davis!

Valutare la produzione di Alan Moore non è facile, considerando che il più importante autore di comics a livello mondiale ha realizzato, nel corso della sua straordinaria carriera, lavori molto diversi tra loro. Il Magus ha infatti firmato opere supereroiche, fantascientifiche, horror e altre che potremmo definire intimiste e riflessive. Non mancano nemmeno quelle ironiche se non addirittura comiche (è il caso di Bojeffries Saga, per esempio).

L’Editoriale Cosmo propone in un unico volume tutto il materiale di D.R. & Quinch, serial pubblicato a puntate negli anni ottanta sulla seminale rivista 2000AD. Lo si può, in effetti, considerare comico poiché si ride parecchio. Trattandosi, tuttavia, di un esito creativo del Bardo di Northampton, la comicità è particolare. L’umorismo è nero, British nell’impostazione, filtrato da suggestioni fantascientifiche e da un’attitudine irriverente e provocatoria che ricorda quella del punk.

Bisogna chiarire che Dr. & Quinch non ha nulla a che fare con il politicamente corretto e Moore non rispetta niente e nessuno. Del resto, non lo fanno neanche gli strampalati protagonisti della serie. D.R., che sta per Dubbia Responsabilità, e Quinch sono due adolescenti alieni, amici per la pelle, indisciplinati e ribelli, come ogni buon adolescente degno di questo nome. Non studiano, si limitano a oziare e l’unico obiettivo nella loro vita è cercare di combattere la noia.

Tuttavia, per non annoiarsi, D.R. & Quinch compiono gesti terribili: distruggono pianeti, creano scompiglio utilizzando armi termo-nucleari, vanno a Hollywood e provocano una serie incredibile di disastri, uccidono animali, maltrattano le ragazze e così via. Tutto, però, con il sorriso sulle labbra. In pratica, D.R. e Quinch sono il simbolo del caos assoluto, gli autentici rappresentanti del ‘no future’ teorizzato dai Sex Pistols.

Con questo pretesto, però, Moore prende in giro la mentalità militarista, nell’episodio in cui D.R. e Quinch si arruolano in un esercito galattico; sfotte il conformismo stucchevole e la retorica degli animalisti; è sarcastico nei confronti del sessismo e del maschilismo (tramite Chrisophrasia, personaggio femminile della serie) e fa una descrizione al vetriolo dell’ignoranza imperante a Hollywood (a farne le spese è Marlon Brando).

Insomma, Dr. & Quinch è un lavoro che rappresenta degnamente il lato eccessivo e sopra le righe di Alan Moore. I testi e i dialoghi sono inventivi, a volte impreziositi da curiosi giochi di parole, e il ritmo delle story-line è veloce e adrenalinico. Spesso si ha l’impressione di leggere un fumetto influenzato dallo spirito eversivo dei Monthy Python. L’opera è comunque da tenere d’occhio anche per gli splendidi disegni di Alan Davis.

Coloro che già conoscono l’acclamato penciler di Excalibur, Captain Britain, Batman and The Outsiders e altri gioielli sa già cosa aspettarsi. Il suo stile elegante, plastico e fluido, valorizzato dal bianco e nero e da riusciti giochi d’ombra, è una gioia per gli occhi. Alan raffigura le varie creature aliene rendendole nello stesso tempo grottesche e realistiche, senza scadere in eccessi cartoon. Il risultato è superlativo. Davis, inoltre, scrive i testi delle deliziose storielle d’appendice, insieme a un altro celebrato scrittore britannico, Jamie Delano, noto per la sua storica run di Hellblazer.

In questo caso, i due autori prendono di mira le pagine della posta, quelle che si possono trovare in numerosi giornali. Vari malcapitati scrivono a D.R. e Quinch, chiedendo loro consigli sull’amore, sul senso della vita, sui problemi quotidiani e così via. Inutile specificare che le risposte sono assurde e non certo costruttive. Alan Davis si occupa anche stavolta dei disegni e le tavole sono a colori.

Nel complesso, D.R. & Quinch rappresenta un momento importante per l’evoluzione artistica di Alan Moore ed è uno dei fumetti più incisivi da lui concepiti. Se non lo conoscete, dovreste provarlo. Avrete una bella sorpresa.

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