The fury of Firestorm: The Nuclear Men n. 1 – Review DC Comics

Pubblicato il 26 Ottobre 2011 alle 15:07

All’inizio fu il giovane Ronnie Raymond, la cui coscienza si unì a quella del geniale scienziato Martin Stein. In seguito alla morte di Raymond, fu lo stesso Stein a prendere il controllo e a diventare un supereroe. Infine toccò a Jason Rusch e la mente di Ronnie entrò in simbiosi con la sua. Chi sarà ora il nuovo Firestorm, l’Uomo Nucleare?

The Fury of Firestorm: The Nuclear Men n. 1

Autori: Ethan Van Sciver (Testi e copertina); Gail Simone (Testi); Yildiray Cinar (Disegni); Brian Buccellato (Colori); Hi-Fi (Copertina).
Casa editrice: DC Comics
Provenienza: USA
Prezzo: $ 2,99
Data di pubblicazione: 28 settembre 2011 (USA)

La storia editoriale di Firestorm ha vissuto fortune alterne. La prima serie, creata da Gerry Conway nel ’78 si fermò appena al n. 5. La seconda, nata nell’82, durò invece ben otto anni mentre la terza del 2004 giunse a 35 numeri. Un personaggio difficile su cui scommettere, da sempre basato sulla comunione di due differenti personalità nella matrice Firestorm.

Prova a rinverdire il concetto la brava Gail Simone, che sta rilanciando Batgirl ed è qui affiancata da Van Sciver. L’inizio è di forte impatto e non ci viene risparmiata una buona dose di violenza. Un team di pericolosi sicari agli ordini di una misteriosa corporazione sta cercando alcuni dispositivi e non esita a piantare un proiettile in testa ad un bambino pur di scovarli.

La loro ricerca li conduce alla Walton Mills High School frequentata da Ronnie e Jason, primo e terzo Firestorm della precedente continuity. Ronnie non è uno zuccone ma neanche un intellettuale e il suo futuro è nel football. Jason, invece, è un cervellone e tra i due viene a crearsi un certo attrito. Sembra di vedere Peter Parker e Flash Thompson nelle storie di Spider-Man.

La differenza sostanziale con la versione originale del personaggio è che entrambi i ragazzi diventano Firestorm con un ulteriore risvolto che rimane fedele al concetto originale e lo evolve allo stesso tempo. C’è grande attenzione alle dinamiche giovanili. La prima scazzottata tra i due Uomini Nucleari avviene per motivi futili, tipici di una rissa tra liceali.

A mancare totalmente il bersaglio sono i disegni di Cinar, dozzinali, dilettanteschi e pieni di errori che Buccellato tenta di nascondere con la colorazione sgargiante. Maggior cura è stata dedicata alle splash-page e ai momenti più spettacolari ma in linea di massima la resa grafica è davvero scadente.

Si ha la sensazione che questa nuova serie attirerà più i vecchi appassionati di Firestorm, incuriositi dalla rilettura sul personaggio, che i nuovi lettori. Il supereroe e i villain sono interessanti ma i due protagonisti sanno troppo di già visto. In ogni caso, finché i disegni restano questi, la serie non può decollare.

Voto: 5,5

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