I 10 colpi più devastanti di Dragon Ball Z

Pubblicato il 8 Settembre 2017 alle 13:00

Dalla leggendaria Kamehameha al devastante Big Bang Attack, passando per il Makankosappo e la Genkidama: ecco a voi le 10 tecniche più potenti di Dragon Ball Z.

Dragon Ball Z è la seria nata dagli adattamenti per il piccolo schermo del manga nato dalla mente e dalla matita del Maestro Akira Toriyama. Indubbiamente una delle saghe anime più amate di sempre, Dragon Ball è sulla cresta dell’onda da ben 31 anni, poiché il manga fu pubblicato per la prima volta nell’ormai lontano 1986.

Una delle ragioni del grandissimo successo di questa serie consiste nel fatto che le sequenze di azione, già presenti nella serie originale di Dragon Ball, vengono qui ampliate e portate all’estremo, grazie alla presenza di tecniche di combattimento devastanti mai viste prima e a battaglie dalla durata incredibilmente estesa, il tutto corredato da una miriade di trasformazioni, a cui sono soggetti sia i protagonisti che i loro antagonisti.

Alcuni degli attacchi più folli e più potenti sono basati sul ki; nell’universo di Dragon Ball, il ki non è altro che l’aura energetica spirituale che risiede del profondo degli individui e che, una volta rilasciata, si trasforma in onde di energia dalle caratteristiche molto diverse fra loro, dando vita a una miriade di colpi incredibilmente potenti.

Dunque, il ki (o aura, come viene chiamata nell’edizione italiana dell’anime) può essere impiegato in una grandissima varietà di tecniche, incluse quelle che permettono di aumentare la propria forza, di volare o, più comunemente, di scagliare ondate di energia contro i nemici.

Alcuni di questi attacchi sono ormai celeberrimi, e senza di essi Dragon Ball Z quasi perderebbe senso: basti pensare alla sola Kamehameha. Fra i molteplici attacchi basati sul ki, ovviamente alcuni sono più potenti di altri, e ogni Combattente Z dispone di tecniche personali, alcune del tutto originali, altre derivate da variazioni di differenti tipi di colpi.

Negli oltre 30 anni di storia di Dragon Ball, sono nati alcuni colpi basati sul ki incredibilmente potenti e folli, nel corso dell’evoluzione della serie. MA quali sono i colpi più potenti presenti in Dragon Ball Z? per rispondere a questa domanda, abbiamo deciso di mettere insieme questa lista: ecco dunque un elenco, che non segue alcun ordine particolare, dei 10 attacchi basati sul ki più devastanti presenti in Dragon Ball Z.

10. Kienzan (Cerchio Magico)

Iniziamo subito con quello che è uno degli attacchi più amati di Dragon Ball Z: il Kienzan (“Lama Circolare dell’Anima”), una delle tecniche distintive di Crillin. Questa tecnica è stata impiegata per la prima volta nello scontro con Nappa. Per eseguire l’attacco, Crillin incanala il proprio ki per formare un disco di energia, utilizzando un solo braccio, teso completamente verso l’alto, e il palmo della mano aperto, sempre verso l’alto:

https://youtu.be/yQPIggal_RI

Dopodiché, questa massa di ki viene appiattita e fatta roteare: questo disco rotante di ki si trasforma, così, in un proiettile affilatissimo che viene lanciato da chi lo utilizza per poter colpire il nemico, affettando più o meno qualunque cosa si trovi davanti sul suo cammino.

Questo attacco è così potente che non soltanto ha permesso a Crillin di poter resistere per un po’ ai terribili attacchi di Freezer, ma è stato anche reimpiegato, nella sua forma base o in diverse varianti, da altri Guerrieri Z, come Vegeta e lo stesso Freezer, ed è stato impiegato in numerosissime battaglie della serie. Fra i suoi utilizzatori, c’è anche quella che sarà la futura moglie di Crillin, l’androide C18.

9. Burning Attack/Buster Cannon

Per quanto non si tratti proprio della stessa tecnica, questi due potenti attacchi sono essenzialmente la variazione l’uno dell’altro, e sono stati creati da Trunks del Futuro.

Iniziamo con il Burning Attack, che è una delle tecniche principali impiegate e create da Trunks del Futuro: per prima cosa, Trunks muove molto rapidamente le mani per poter accumulare energia; in seguito, il ragazzo rilascia la massa di ki così accumulata attraverso una potente sfera energetica di colore giallo contro il suo avversario. Questa sfera di energia, inoltre, esplode all’impatto.

Probabilmente Trunks avrà impiegato questa tecnica molte volte nella sua linea temporale, e la stessa nasce in uno scontro con l’androide C18 del Futuro (come si vede nel film Dragon Ball Z: La Storia di Trunks), prima di compiere il viaggio nel tempo che lo porterà a utilizzarlo, invece, per distrarre Mecha Freezer, prima di affettarlo con la sua spada:

https://youtu.be/NCIGeJJ_zV0

Il Buster Cannon costituisce una sorta di versione migliorata, più potente e dalla durata maggiore del Burning Attack. Questo attacco è stato sfruttato da Trunks del Futuro nella linea temporale da cui proviene contro i due temibili androidi C17 e C18. Questo attacco non necessita del movimento delle mani per poter essere caricato, ma per poter essere eseguito Trunks crea due sfere di energia basata su ki che poi fonde insieme, prima di scagliarli contro i nemici sotto forma di potente raggio energetico:

Entrambi questi attacchi sono molto potenti, e hanno permesso a Trunks di sopravvivere agli attacchi di nemici cibernetici decisamente potenti.

8. Big Bang Attack

Il Big Bang è una delle tecniche firma del suo creatore, il Principe dei Saiyan in persona, Sua Maestà Vegeta, e il fatto che Vegata l’abbia chiamato in questo modo non è certo un caso: si tratta di un attacco simile alla KAmehameha, con la differenza, però, che in questo caso la sfera di energia accumulata e rilasciata dall’utilizzatore è nettamente più grande.

L’attacco è costituito, in buona sostanza, da una esplosione di ki che si origina dalla mano di Vegeta: dopo aver caricato una sfera di energia, Vegeta punta il suo attacco contro i suoi avversari. Questa sfera esplode all’impatto come una sorta di super granata caricata di ki.

Essendo una delle tecniche preferite di Vegeta, il Principe dei Saiyan l’ha utilizzata moltissime volte e contro una grande varietà di opponenti e, spesso, quando impatta al suolo crea una nube a forma di fungo, simile a quelle generate dalle grandi esplosioni.

Probabilmente, una delle circostanze in cui questo devastante attacco ha mostrato al meglio la sua potenza è stata quella che ha visto Vegeta sotto il controllo di Babidi; inoltre, come Majin Vegeta il Super Saiyan ha usato il suo Big Bang Attack per uccidere gli innocenti spettatori del Torneo Mondiale di Arti Marziali.

Inoltre Vegeta si è avvalso di questa tecnica così potente per disfarsi una volta per tutte dell’androide C19, mentre era trasformato in Super Vegeta:

https://youtu.be/pUQ0ODmkphE

7. Jinrui Zetsumetsu Kogeki

Questo colpo non ha un nome corrispettivo in italiano, ma significa letteralmente “Colpo dell’Estinzione dell’Umanità”, e non è per nulla una esagerazione, poiché questo attacco può uccidere davvero milioni di persone in un sol colpo.

Questa tecnica appartiene a Super Bu, una delle trasformazioni più potenti di Majin Bu. In sostanza, si tratta di uno di quegli attacchi basati sul lancio  in rapida successione, di molte, piccole sfere di energia. Per scagliare questo mostruoso colpo, Super Bu alza al cielo un braccio e piene il palmo completamente aperto sulla sua testa. Da qui, il super cattivo lancia una pioggia di sfere di energia che si abbattano letteralmente su tutto il mondo, provocando l’estinzione quasi totale della razza umana.

Super Bu usa questo colpo poco prima di combattere contro Gotenks: mentre i due piccoli Goten e Trunks si preparano per la battaglia, Bu si innervosisce a causa dell’attesa, per cui decide di ingannare il tempo sterminando gli esseri umani che dimorano sulla Terra:

6. Makankosappo

“Cannone Demoniaco della Luce Omicida Trapassante”, questa la terribile traduzione di Makankosappo, uno dei colpi più micidiali di Piccolo, ed è una delle mosse firma del vostro namecciano preferito, nonché padre surrogato di Gohan.

Se il nome sembra folle, il colpo in sé non fa che rispecchiarlo: l’utilizzatore del Makankosappo concentra il proprio ki per un lasso di tempo esteso, per poi rilasciare due raggi di ki dalle sue dita, indice e medio.

La particolarità della tecnica sta nel fatto che i due raggi si comportano in maniera differente fra loro: mentre uno prosegue dritto verso il suo obiettivo, il secondo si avvolge a spirale attorno al primo. Per questo, il Makankosappo è in grado letteralmente di trapassare la maggior parte dei nemici.

Il tempo che impiega Piccolo a scagliare il colpo, inoltre, ne determinerà la potenza: più il Makankosappo verrà caricato, più sarà devastante. Questo, a volte, può essere uno svantaggio, poiché la tecnica richiede a volte troppo tempo per essere preparata.

Piccolo utilizza il Makankosappo per la prima volta contro Raditz, anche se confida a Goku di aver messo a punto questa letale tecnica per impiegarla proprio contro di lui. Durante lo scontro, Raditz riesce a evitare i primi due Makankosappo, ma il terzo lo colpisce in pieno, uccidendo anche Goku che, per aiutare il namecciano, sta bloccando suo fratello maggiore con il proprio corpo:

5. Lampo Finale

Conosciuto anche come Final Flash, il Lampo Finale è un’altra delle mosse classiche del repertorio del Principe dei Saiyan, e probabilmente è anche il colpo più potente di Vegeta: questa esplosione di ki è creata da Vegeta protendendo le sue braccia verso l’esterno per poter accumulare energia, prima di unire le mani davanti a sé per scagliare un colpo violentissimo, caratterizzato da una devastante emissione di ki di colore giallo oro.

Il colpo è semplice e non richiede molto tempo per poter essere caricato, eppure ha una potenza incredibile. Vegeta mette a punto il Lampo Finale durante il proprio allenamento per poter sconfiggere Cell, nella Stanza dello Spirito e del Tempo.

Vegeta, infatti, userà il Final Flash per la prima volta proprio contro Perfect Cell: il colpo è talmente potente da disintegrare letteralmente una parte del corpo di Cell. Purtroppo, questo non è sufficiente a distruggerlo, ma non dovete pensare per questo che il Lampo Finale non sia poi un granché: questo lampo di energia, infatti, si protende ben oltre i confini del pianeta, ed è visibile dallo spazio. Niente male per un semplice raggio di ki:

4. Raggio Letale

Il nome di questo colpo lo descrive già alla perfezione, ed è una delle tecniche più micidiali dell’arsenale di Freezer, di suo fratello maggiore Cooler e di suo padre re Cold. I tre usano questa tecnica molte volte durante le battaglie a cui prendono parte, e in pratica consiste nel lanciare un’onda di ki concentratissima contro il proprio bersaglio, quasi come se fosse una sorta di raggio laser da distintivo colore rosa. Il colpo è rapidissimo, molto preciso e ovviamente letale, poiché quasi sempre va a segno con una accuratezza mortale.

Il Raggio Letale è talmente potente da uccidere perfino Vegeta con un solo colpo, che lo colpisce dritto al cuore con grande rapidità e una precisione chirurgica:

Questa tecnica è praticamente inarrestabile, inevitabile e quasi sempre mortale. La sua potenza è tale che è stato incorporato fin dall’inizio nell’arsenale dei colpi di Cell quando è stato creato, e Perfect Cell usa il Raggio Letale in battaglia contro il giovane Gohan.

3. Cannone Galik

Il Cannone Galik è un’altra delle tecniche più devastanti di Vegeta, anche se, stranamente, nel doppiaggio italiano dell’anime questo colpo non viene mai menzionato direttamente. Il Cannone Galik è una variazione dell’onda Kamehameha  eil suo nome è un gioco di parole che può essere tradotto con “Cannone Aglio”, sempre per restare in tema di nomi derivati da ortaggi, caratteristica tipica dei nomi di tutti i Saiyan.

Il Cannone Galik resta comunque una delle tecniche principali e più conosciute di Vegeta, che carica il colpo unendo le mani dietro di sé, per poi distenderle completamente davanti a sé per proiettare un raggio di energia dal caratteristico colore viola, e l’esplosione di ki che viene emanata dalle sue mani circonda completamente il suo corpo.

Vegeta ha usato per la prima volta questo attacco durante il suo primo incontro con Goku, e in quel caso fu contrastato da una Kamehameha, in modo da rendere palesi le similitudini fra queste due tecniche. Nel doppiaggio italiano, prima di scagliare il Cannone Galik Vegeta non ne pronuncia il nome, ma urla a Kakaroth: “Non fermerai il mio attacco!”:

https://youtu.be/0xEPdTT-caY

In seguito, Vegeta ha usato il Cannone Galik molte volte in battaglia, tecnica la cui creazione, nonostante le sue similitudini con la Kamehameha del Maestro Muten, viene attribuita comunque a Vegeta.

2. Genkidama

La Genkidama, che letteralmente vuol dire “Sfera di Energia”, nel doppiaggio italiano dell’anime di Dragon Ball è chiamata Energia Sferica. Questa tecnica ha una potenza molto elevata, e per questo non tutti sono in grado di controllarla. Tale potenza deriva dal fatto che la Genkidama non utilizza soltanto l’energia di chi la impiega: si tratta di una sfera di ki gigantesca che viene formata raccogliendo energia da fonti esterne, siano esse degli animali, degli esseri umani e perfino vegetali e oggetti inanimati.

L’Energia Sferica è stata usata soltanto 4 volte nel corso di Dragon Ball Z, la più grande delle quali è quella lanciata contro Kid Bu:

Una tecnica del genere richiede molto tempo per poter essere preparata, il che lascia, ovviamente, il corpo dell’utilizzatore indifeso dagli attacchi nemici per un certo lasso di tempo, piuttosto prolungato; inoltre il colpo è molto lento, una volta lanciato, ma l’energia al suo interno è moltissima, e in pratica la Genkidama si comporta come una versione potenziata di una gigantesca bomba atomica, in quanto è in grado di distruggere un intero pianeta, se chi la usa non è attento a ciò che fa.

1. Kamehameha

La storia del nome di questa tecnica è già di per sé interessante, e non tutti i fan di Dragon Ball la conoscono: il nome, infatti, fu suggerito al Maestro Toriyama da sua moglie, e ha un duplice significato: mentre in giapponese significa “Onda Distruttiva della Tartaruga”, in realtà il nome Kamehameha appartiene a un re hawaiano; la parola Kamehameha, inoltre, significa “uomo solitario” in lingua hawaiana.

Si tratta indubbiamente dell’attacco più utilizzato, nonché più celebre dell’intera saga, e la tartaruga di cui si fa menzione nella sua traduzione giapponese è un chiaro riferimento al Maestro Muten, il Genio delle Tartarughe, ovvero colui che ha creato quella che in italiano è conosciuta anche come Onda Energetica.

Si tratta di una tecnica versatile e che può essere usata anche in maniera non convenzionale: Muten, ad esempio, la impiega addirittura per spegnere un incendio:

Subito dopo aver spento l’incendio, un giovanissimo Goku chiede a Muten di insegnargli la tecnica. Il Maestro risponde che per poterla padroneggiare servono 50 anni di studio. Ecco la risposta di Goku:

Anche chi non è appassionato di Dragon Ball saprà come si lancia una perfetta Kamehameha: dopo aver unito le mani per poter accumulare energia, sotto forma di piccola sfera blu, la stessa viene rilasciata distendendo rapidamente davanti a sé le proprie mani. Il risultato è un potentissimo raggio di ki.

Questa tecnica è una delle più usate da Goku, ma moltissimi dei Guerrieri Z e non solo, e ha un notevole potenziale distruttivo, al punto da venire utilizzata dai guerrieri Saiyan anche quando sono trasformati in Super Saiyan:

Indubbiamente, la Kamehameha è la tecnica più versatile e migliore che si possa usare nel mondo di Dragon Ball.

Fonte: CBR.

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