Secondo parere: The Savage Hawkman 1 di Tony S. Daniel

Pubblicato il 28 Ottobre 2011 alle 00:00

Altro personaggio uscito da Brightest Day questa volta tocca ad Hawkman ripartire da #1, The Savage Hawkman # 1 è un inizio promettente.

The Savage Hawkman n. 1

Autori: Tony S. Daniel (Testi); Philip Tan (Disegni); Sunny Gho (Colori).
Casa editrice: DC Comics
Provenienza: USA
Prezzo: $ 2,99
Data di pubblicazione: 28 settembre 2011 (USA)

La conclusione della sottotrama dei Falchi in Brightest Day, di cui non vi anticipo nulla, è stata senz’altro quella che mi ha sorpreso di più per costruzione e tempistica da parte di Johns risultando tanto di “rottura” quanto convincente.

Tony S. Daniel riparte esattamente, o quasi, da lì con un Carter Hall col vizio del bere che tenta invano di distruggere le ali di Hawkman ma con scarsi, scarsissimi risultati, Carter Hall è sempre un archeologo anzi qui viene qualificato come criptologo per la precisione ed il plot inizia ora quando il nostro protagonista viene svegliato a casa, pur non sapendo come ci è tornato, da un suo collaboratore Terrence che deve scortarlo su una nave di ricerca al largo delle Bermuda dove è stato ripescato una presunta nave aliena perfettamente conservata.

Si sa però le navi aliene, soprattutto quelle ben conservate, contengono brutte sorprese come l’entità parassitica che attacca l’equipaggio solo l’intervento di Hawkman infatti scongiura il peggio o forse no come il ben congegnato cliffhanger finale lascia presagire.

TSH # 1 è un albo semplice, concepito semplicemente e scritto in maniera lineare da un Tony Daniel ispirato ma che mostra ancora notevoli margini di miglioramento. Si inizia bene l’autore prende le misure al personaggio, riallacciandosi come già detto alle trame di Johns, ma sembra voler rinunciare a dare al personaggio un tocco personale: azzeccate sia le didascalie iniziali sulle ali e sul metallo NTH, che non solo danno una infarinatura del personaggio ma introducono anche il dualismo classico eroe-alter ego, e la decisione di voler far sterzare il personaggio verso il suo lato “spaziale” accantonando per ora la mitologia egizia che per decenni aveva costituito il tratto peculiare del personaggio.

Dialoghi brevi ma puntuali ed attenzione allo story-telling ci portano alla seconda parte dell’albo ed al finale forse è proprio il finale a lasciarmi più perplesso non tanto per il villain, passabile ma non una creazione memorabile, quanto la scelta della nuova corazza e della come dire nuova vestizione…insomma si vede che la parte da fan di Daniel prende il sopravvento e l’autore calca un po’ la mano.

Parte grafica affidata ad un Philip Tan finalmente sobrio e che si assesta su buoni livelli per tutte le 22 pagine come è ovvio sono le scene d’azione ed i primi piani ad esaltare il disegnatore che mostra finalmente la giusta attenzione anche per la costruzione delle tavole e lo story-telling mostrandosi così più ordinato del solito anche grazie a chine e colori delicati e mai troppo invasivi.

The Savage Hawkman #1 è un albo più che sufficiente che mostra sì delle incertezze ma anche potenzialità che speriamo il suo autore riesca finalmente e pienamente ad esprimere.

Consigliato sia ai nuovi lettori che verranno catapultati senza troppi fronzoli, ma stuzzicati a dovere, nell’azione sia ai vecchi lettori che troveranno un Hawkman famigliare quanto basta forse un po’ troppo estremizzato dall’autore ma non per questo meno coinvolgente.

VOTO: 6,5

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